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Mostra del Patchwork alla Linguella - La stoffa giapponese ed il lenzuolo del corredo di nonna Flora

Scritto da  Cecilia Pacini Domenica, 26 Agosto 2012 05:45
Pensare di andare a vedere una mostra di "ago e filo" e sentirsi invece spiazzati: e' quello che puo' succedere alla mostra del Patchwork appena inaugurata al primo piano di quell'edificio suggestivo e unico che e' la Torre della Linguella.    Intanto, non si tratta solo di "ago e filo", ma di una varieta' incredibile, ad ogni appuntamento, di lavori di ogni genere, vari tanto quante sono le persone che vi aderiscono.  Ogni pezzo rispecchia il carattere, il gusto, la personalita', le capacita' dell'autrice.   

Pensare di andare a vedere una mostra di "ago e filo" e sentirsi invece spiazzati: e' quello che puo' succedere alla mostra del Patchwork appena inaugurata al primo piano di quell'edificio suggestivo e unico che e' la Torre della Linguella.    Intanto, non si tratta solo di "ago e filo", ma di una varieta' incredibile, ad ogni appuntamento, di lavori di ogni genere, vari tanto quante sono le persone che vi aderiscono.  Ogni pezzo rispecchia il carattere, il gusto, la personalita', le capacita' dell'autrice.  
 
Ad aumentare le aspettative contribuisce l'ospite di questa edizione, Claudia Belluzzi, il cui interesse per il settore tessile inizia nel 1975, presente e premiata in mostre nazionali ed internazionali.  E' incredibile quello che si puo' ricamare a mano libera.  Se visitate anche l'ultimo piano della Linguella, sarete attratti dalle sue stoffe, tinte e stampate a mano, e dai suoi punti cosi particolari e diversi, difficili da immaginare.    Le tecniche, che hanno nomi particolari, verranno "svelate" alle quilter elbane con diversi corsi: la tecnica dello snippet, dipingere con la stoffa, arte di fare paesaggi, nature morte ritratti con i pezzettini di stoffa, sicuramente un buon esordio per un lavoro libero da schemi rigidi in piena libertà creativa, il trapunto a mano libera "free motion" e la tintura di stoffe.
 
Una delle domande piu' ricorrenti che ci sentiamo porgere e': dove prendete le vostre stoffe? come le scegliete?  La domanda sembra banale, ma in effetti e' la chiave di inizio del lavoro di ognuna di noi.  Ogni stoffa ha una storia, una spiegazione, un significato speciale.  Non e' mai affidata al caso.  La ricerca della stoffa "giusta" puo' prendere tempo, e' capitato di andare in continente solo per procurarci delle buone scorte, anche se all'Elba e' prezioso il banco di Antonella al mercatino.  Durante le mostre internazionali del 2005 e 2006 tutto il lungomare di Marina di Campo accolse  tanti espositori di altissimo livello.  Ma le nostre stoffe non sono solo comprate.  Altre derivano dalla storia personale di ognuna di noi e ci rappresentano. 
 
La coperta con cui mia madre partecipa alla mostra di agosto, e alla quale ho collaborato in veste di assistente se non proprio diligente, comunque attenta e propositiva, e' stata ideata privilegiando stoffe ricevute negli anni da una sua amica, regalatele di ritorno dai suoi viaggi in Sud Africa e Australia, unite naturalmente a qualche stoffa giapponese, nostra grande passione, e ad un lenzuolo di cotone pesante del corredo della nonna Flora.
Quindi l'abbiamo dedicata alla Carla, che come tante nostre amiche, spesso (conoscendoci bene) quando ci vengono a trovare ci offrono, come segno della loro profonda amicizia, ritagli di stoffe prese dalla loro storia familiare, ricordi intimi di vita vissuta, oppure invece stoffe trovate durante viaggi o in seguito ad esperienze diverse per ognuna di loro, che hanno pero’, sempre, un significato speciale, di cui ci fanno partecipi.

Un po’ della loro vita si interseca cosi con la nostra, e la nostra passione e divertimento, e certo anche l’impegno nel fare questi quilt, si unisce indissolubilmente ad una comunione di interessi tra noi tutte.

Quindi, se andate a vedere la mostra, cercate il nome dell'autrice, e fate domande, scoprirete tante storie, tanti racconti, tante esperienze sincere.  Non ultimo, amicizia e complicita' tra i quilter di tutti i paesi.

Cecilia Pacini

Associazione Quilter Elbane

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