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Italo Bolano celebra Mario Luzi

Scritto da  International Art Centre Sabato, 02 Marzo 2013 09:15

L'assessore alla Cultura del Comune di Prato, Anna Beltrame, ha inaugurato la mostra dal titolo “Dove mi porti viaggio”, una storica collezione di 10 acquarelli di Italo Bolano titolati e firmati dall'amico Poeta Mario Luzi. Nel Caffe' delle Logge, attiguo allo "Spazio Mostre Valenti", l'esposizione è completata da una serie di acquarelli e ceramiche recenti sempre ispirate alla poesia del grande Poeta che, ricordiamo, nel 1996 ricevette la cittadinanza onoraria elbana.

Giovedi' 28 febbraio, nello “Spazio Mostre Valentini” di Prato l'assessore alla Cultura del Comune di Prato, Anna Beltrame, ha inaugurato la mostra dal titolo “Dove mi porti viaggio”, una ormai storica collezione di 10 acquarelli di Italo Bolano titolati e firmati dall'amico Poeta Mario Luzi. Nall'attiguo Caffe' delle Logge completa l'esposizione una serie di acquarelli e ceramiche recenti sempre ispirate alla poesia del grande Poeta che, ricordiamo, nel 1996 ricevette la cittadinanza onoraria elbana.

Nel suo Open Air Museum a San Martino Bolano ricorda Mario Luzi con un grande monumento in ceramica.L'artista elbano ha celebrato la figura di Mario Luzi con un intervento che qui riportiamo:

“Oggi ricorre l'ottavo anno dalla morte del Poeta.
Per me è molto triste, Mario Luzi è stato un fratello, un padre.
Quel giorno, davanti alla sua bara, in palazzo Vecchio e in Duomo a Firenze ho pianto tanto, così non avevo mai pianto.
Mario mi ha insegnato saggezza moralità e vita...e la sua poesia mia ha acceso gli occhi e l'anima e mi ha fatto vedere immagini piccole e incommensurabili.
Mi sconcertava la sua semplicità.
La parola si alternava al silenzio. I famosi silenzi di Luzi mi trasmettevano pace e allo stesso tempo drammaticità.
Ci si accostava a lui per un conforto, per dare un senso alla nostra vita.
Luzi alternava espressioni serie a sorrisi di dolcezza. In alcuni momenti sentivo placare il mio dramma esistenziale con il suo.
Andava oltre la realtà con la semplicità di un bambino. L'umiltà del grande uomo mi stupiva.
Uomo né di parte né di partito avvertiva con dolore i mali della società del nostro tempo, diceva che le parole possono unire o separare e che talvolta il silenzio poteva dare valore alla parola, che per lui era sacra.
Temeva chi ci comandava e pensava che la parola, appunto, poteva diventare urlo e portarci persino alla guerra; ma l'arte alle volte ci dà il piacere di portarci fuori da questa realtà e liberarci dal mondo delle menzogne e delle “imposizioni” che ci vengono date.
La vita, l'universo, la donna...I suoi pensieri mi hanno trasmesso grandi visioni; ricche di immagini. Sono state ad esempio le poesie del “Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini”, dove... l'azzurro genera l'azzurro, pensando al pittore senese e tante altre.
Alcune espressioni, ad esempio, “sotto la volta che non c'era”, titolo di un mio acquarello, mi suggerivano il senso enigmatico delle cose.
Questo essere e non essere rimane infatti il problema della mia pittura o meglio quel mistero che vorrei raggiungere in arte trasmettendo all'osservatore quel quid come se vedesse senza vedere.”

Nella prossima estate sara' inaugurato il “Museo Diffuso d'Arte Contemporanea dell'Isola d'Elba di Italo Bolano”.
E’ il primo caso in Italia di un artista che abbia arredato con l'arte un'isola. Inoltre sta per essere pubblicato un grosso volume sull'argomento edito dall'Editore Mondadori.

International Art Center Association

Foto: Acquarello "Libertà! Verso l'Elba" con dedica autografa all'isola  di Mario Luzi

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