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Contro la violenza sulle donne la mostra fotografica "La mia voce è la tua voce" di Manuela Cavallin

Scritto da  Venerdì, 26 Novembre 2021 10:14

 

Vista la grande partecipazione la mostra fotografica "La mia voce è la tua voce" di Manuela Cavallin potrà essere visitata fino a sabato 27 dicembre aperta dalle 16.00 alle 19.00 presso la sala della Gran Guardia a Portoferraio.

 

All'inaugurazione hanno partecipato anche Francesca Ria e le Ultime sorelle di Jack con letture canti e balli e l'assessore Chiara Marotti. L'evento è stato presentato della Presidente del Soroptimist Elba Gina Petrucciuolo.

 

La mia voce è la tua voce di Manuela Cavallin

La violenza sulle donne riguarda tutti.

Il pensiero va anche all’ultimo gravissimo episodio accaduto.... "adesso"..... ogni 8 minuti nel mondo viene uccisa una donna.

È da qualche anno che anche in occasione dell’8 marzo ci troviamo a riflettere sul dramma dei femminicidi e della violenza contro le donne. Anche oggi lo facciamo, pur avendo preferito parlare di lotte e di conquiste, che pure sono state l’elemento che ha contraddistinto le donne del secolo scorso ed in parte di questo secolo.

Purtroppo sulle possibili e tante riflessioni, la violenza cieca e brutale sulle donne è un macigno che si abbatte su tutti noi, si impone e ci impone di metterla al centro per denunciare, per non dimenticare e per trovare le strade, i modi, i luoghi affinché questa di possa fermare ed arginare.

Ovviamente penso al ruolo dell’istruzione, della scuola, della famiglia e penso ai luoghi di lavoro. Qui uomini e donne si trovano insieme, condividono ore, una parte della vita e qui le donne, ma anche gli uomini, possono e devono trovare un luogo per il confronto, per la denuncia, per non sentirsi sole e isolate rispetto a piccole o grandi violenze che le colpiscono.

La violenza sulle donne non è una questione che riguarda una parte, riguarda l’intera società, donne e uomini, persone. Riguarda il diritto a sentirsi ed essere libere, in grado di autodeterminarsi, in grado di decidere della propria vita.

Ma la violenza sulle donne è ancora troppo spesso sottovalutata, sono sottovalutati i comportamenti degli aggressori antecedenti alla tragedia finale, sono sottovalutate le denunce, gli allarmi e le richieste di aiuto fatte dalle vittime. Così spesso ci troviamo a commentare tragedie, molto spesso annunciate e che potevano essere evitate, ci troviamo di fronte al cordoglio e alle lacrime tardive di chi poteva agire e per diversi motivi e con gradi diversi di responsabilità non lo ha fatto. Le leggi ci sono ma non bastano, vanno migliorate, serve applicarle, farle rispettare e prevenire.

È ovvio che il mio pensiero va anche all’ultimo gravissimo episodio quello che sta accadendo in questo momento nel quale un padre, un marito, uno sconosciuto picchia, violenta, uccide una donna ed un pensiero va anche a quelle che sopravvivono, alle quali si assorbiranno gli ematomi, si rimargineranno le ferite, ma che non saranno mai più le stesse a causa di un’idea deviata di possesso e di sopraffazione.

 

 

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Ultima modifica il Venerdì, 26 Novembre 2021 10:21