Stampa questa pagina

L’Open Air Museum di Italo Bolano nella Guida dei Parchi museo della Toscana

Scritto da  Sabato, 26 Maggio 2012 11:53

Lo scorso 22 maggio si è svolto un convegno dei rappresentanti ed autori di venti Parchi-Museo della Toscana a Celle di Pistoia, in uno dei più grandi musei a cielo aperto del mondo che raccoglie le opere “ambientali” di tutti i più famosi artisti di arte moderna che hanno caratterizzato il nostro ventunesimo secolo tra le colline pistoiesi, intorno ad una fattoria rinascimentale. Consegnato le nuove guide illustrate edite dalla Regione Toscana con questi percorsi dei quali quello elbano di Bolano si trova nella vallata di San Martino assieme all’antica fortezza etrusca di Castiglioncello e alla residenza estiva di Napoleone, tre epoche che costituiscono il più grande itinerario culturale dell’Elba che andrebbe organizzato come un percorso della vita nell’arte, che è “vita della vita e della cultura”.

Lo scorso 22 maggio si è svolto un convegno dei rappresentanti ed autori di venti Parchi-Museo della Toscana a Celle di Pistoia, in uno dei più grandi musei a cielo aperto del mondo che raccoglie le opere “ambientali” di tutti i più famosi artisti di arte moderna che hanno caratterizzato il nostro ventunesimo secolo tra le colline pistoiesi, intorno ad una fattoria rinascimentale.

Luciano Gori, ideatore e creatore del museo di arte ambientale di Celle, ha fatto realizzare le opere sul posto dando agli artisti un tempo illimitato di permanenza. Alcuni hanno abitato là anche per due anni per studiare un’opera nel suo ambiente.

Quindi arte ambientale e non arte ambientata . Un grande convegno al quale hanno partecipato giornalisti e televisioni nazionali in cui l’Assessore alla cultura e al turismo della Regione Toscana, Cristina Scaletti, ha parlato dell’importanza di far conoscere gli itinerari d’arte nella natura nella nostra regione e pubblicizzare questa realtà toscana a fini culturali e artistici. Un modo per scegliere un itinerario, fare un’esperienza, incentivare l’offerta cultura ed investire nel turismo presente e futuro.

Come Celle, con le sue 76 grandi opere d’arte, vi sono altri luoghi dove giovani e famiglie possono ammirare l’arte nel paesaggio penetrando nei particolari del “Made in Italy”.

E’ la cultura che determina il valore di un popolo e deve essere garantita. L’arte e’ una continuazione della Natura, una seconda natura.

Quindi l’Assessore ha presentato la Guida dei Parchi-Museo, patrimonio fondamentale della nostra Regione che sempre più va fatto conoscere nel mondo.

Non si deve soltanto “navigare” con il computer ma anche scoprire la realtà di nuovi luoghi così straordinari, in modo che anche i bambini possano, sin da piccoli, portare avanti un bagaglio di storia, natura e arte e, a loro volta, mettersi in gioco con una libertà che le guide, con le loro “bandierine” non concedono.

L’opera deve suscitare un dibattito e mettersi in relazione con il nostro tempo. La promozione di questi parchi è un aspetto fondamentale affinché rimangano nella memoria queste opere permanenti con i loro particolari linguaggi, dove tutti possano mettersi in sintonia con una poesia tra naturale e culturale; ciò che non puo’ avvenire nei musei chiusi.

Il direttore del Museo Pecci di Prato, Marco Bazzini ha detto: “Facciamo crescere questi Parchi-Museo internazionali! Facciamo scoprire il rapporto Arte-Natura-Artista, vivere l’atmosfera delle nostre anime, vivere lo spirito dell’immaginario collettivo della nostra Regione, al sole…”

Marco Bazzini ha illustrato ampiamente alcuni Parchi in particolare, come il nostro Parco Museo di Italo Bolano a San Martino, il Giardino dei Tarocchi a Grosseto, il Giardino delle Rose di Folon a Firenze.

Ha poi consegnato le nuove guide illustrate edite dalla Regione Toscana con questi percorsi dei quali quello elbano di Bolano si trova nella vallata di San Martino assieme all’antica fortezza etrusca di Castiglioncello e alla residenza estiva di Napoleone, tre epoche che costituiscono il più grande itinerario culturale dell’Elba che andrebbe organizzato come un percorso della vita nell’arte, che è “vita della vita e della cultura”.

Inoltre, nello stesso museo, a simbolo della cultura, Bolano ha edificato, insieme alle 35 ceramiche monumentali, il monumento al suo grande estimatore ed amico Mario Luzi.

In fine è auspicabile che i nostri amministratori facciano uso del Parco Museo elbano il quale può ospitare giornate culturali come quelle che Bolano ha realizzato, solo con i suoi mezzi, in circa 50 anni, nella misura di oltre 350.

Ad esempio si potrebbe svolgere una giornata di riflessione proprio in occasione di un anniversario del poeta Mario Luzi davanti al monumento a lui dedicato.

Dobbiamo conoscere ed esaltare questo itinerario di Natura-Arte aperto agli elbani e al turismo internazionale e del quale, soprattutto, anche le nostre scuole e non solo quelle del continente possano usufruire.

L’ Open Air Museum riaprirà i suoi cancelli per le numerose inizitive estive nella prima settimana di giugno.

A.R.

Vota questo articolo
(0 Voti)