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Il fantasma del canale

Scritto da  beppe contin Martedì, 19 Giugno 2012 17:21

 La risposta a SEL del neo presidente Toremar è apprezzabile, pur nella comprensibile confusione dei ruoli dato il rapido passaggio da dirigente politico a dirigente industriale, se non altro, quale volonteroso tentativo di  far dimenticare il corposo fardello della privatizzazione Toremar effettuata dall’ensemble ferroviario/cementizio ceccontibao la cui più evidente conseguenza è stata la costituzione del semimonopolio Moby sulle rotte del canale.

 La risposta a SEL del neo presidente Toremar è apprezzabile, pur nella comprensibile confusione dei ruoli dato il rapido passaggio da dirigente politico a dirigente industriale, se non altro, quale volonteroso tentativo di:

• far dimenticare il corposo fardello della privatizzazione Toremar effettuata dall’ensemble ferroviario/cementizio ceccontibao la cui più evidente conseguenza è stata la costituzione del semimonopolio Moby sulle rotte del canale,
• addebitare sia i guasti che i disservizi attuali della stessa Toremar addirittura alla scomparsa ma non rimpianta Tirrenia (fine corsa 2009).
Dicevamo volonteroso ma, senza tralasciare quanto accaduto da allora, sfortunatamente dimostratosi alla luce del nuovo guasto, stavolta del (nuovissimo) mezzo veloce, il Maria Sole Lauro, un generoso, ma inevitabilmente destinato all’insuccesso, tentativo di arrampicatura libera su specchio verticale ben oleato.
Visto che parliamo di date, volentieri ricapitoliamo.
Toremar fu ceduta da Tirrenia alla Regione Toscana immediatamente dopo la conversione in legge del decreto 135/2009, alla fine appunto del 2009.
Il 26/5/2011 (quasi un anno e mezzo dopo l’acquisizione di Toremar da parte della Regione) scoppia un motore all’Oglasa. La responsabilità, secondo il presidente Toremar, è di Tirrenia.
Il 12/04/2012 (dopo due anni di gestione regionale e più di tre mesi di gestione Moby) salta un motore alla Liburna. La responsabilità, secondo il presidente Toremar, è ancora di Tirrenia.
Il 10/05/2012 (dopo due anni di gestione regionale e più di 4 mesi di gestione Moby) La Marmorica ha un black out a causa del quale urta una banchina. Secondo il presidente Toremar è sempre il famtasma della deceduta Tirrenia che ha tolto la luce.
Ciliegiona sulla torta, giova ricordare che Toremar, nei due anni di gestione regionale, spende qualcosa come 14 milioni di euro in manutenzione della flotta (fonte: proprietà Moby/Toremar). Soldi che si direbbero spesi male a giudicare dai guasti, dal licenziamento del responsabile dell’armamento da parte di Toremar/Moby e dalle quasi contemporanee dimissioni dell’allora presidente Roma, ma la Regione tace e glissa e il neopresidente Toremar, che casualmente è stato fino alla nomina a presidente un autorevole esponente del partito che governa la regione , non trova di meglio che prendersela con il morto (la solita Tirrenia).
Mi perdoni, caro presidente, ma, ectoplasmi a parte , l’impressione che calma e gesso sarebbero servite prima di decidere frettolosamente e senza appello la privatizzazione, abbandonando a sé stessa la ancora pubblica Toremar, e di dare vita al pasticcio che ci pupperemo per almeno 12 (dicesi dodici) anni.
La calma, si sa, è la virtù dei forti e il gesso aiuta i giocatori di biliardo a non steccare. Nella partita in corso sembra non solo che qualcuno abbia già steccato, ma abbia perdipiù strappato il panno.

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