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A Sciambere delle batterie scariche e dell'infido marocchino

Scritto da  Lunedì, 23 Febbraio 2015 00:36

Piove come le noce (per i foresti: è in corso un violento temporale) ho addosso un giubbetto semi- impermeabile ma sono completamente deombrellizzato, nei cinquanta metri fatti allo scoperto per tornare alla mia auto mi sono già proprio "crosciato".
Giro la chiave ma il motorino d'avviamento non dà segno di vita, come un tordo ho lasciato accese le luci e la già provata batteria si è scaricata del tutto.
Bel casino... e non basta, perché deve esserci in atto uno sciopero delle batterie, mi ha mollato pure quella del cellulare non posso chiedere soccorso, a casa manca ancora più di un chilometro, se aspetto che spiova faccio notte, se mi avvio a piedi quando giungo alla meta è come che se fossi cascato in mare.
La salvezza mi balugina davanti all'improvviso quando vedo una signora che conosco "di vista" entrare nell'auto parcheggiata giusto accanto alla mia, ho i cavi per fare ponte a bordo e mi fiondo fuori della macchina bussandole al finestrino.
Apre uno spiraglio visibilmente scocciata (forse visto come sono conciato pensa le chieda un passaggio o - che so? - l'elemosina):
"Signora , mi si è scaricata la batteria, ho i cavi, posso collegarli per un attimo alla sua tanto per farla ripartire?"
"Ah - dice dopo avermi guardato come se le avessi chiesto un elefante rosa in prestito  - ma io non so dove ce l'ho la batteria!"
"Lo so io signora è qui a sinistra sotto il cofano..."
"Ma io il cofano non l'ho mai aperto. .. non so come si fa..." Non so se menta o dica la verità.
"Basta che tiri quella levetta che c'è a sinistra sotto il cruscotto"
Esegue di malavoglia - alzo il suo cofano mi precipito a prendere i cavi che stanno nel mio bagaglio collego i morsetti della mia batteria mi avvicino con il "coccodrillo" del positivo aperto alla sua.
"E ora che fa?" mi chiede allarmata
"Quello che le ho detto, faccio ponte tra le due batterie, poi accendo il mio motore e le scollego"
"Ma se la sua è scarica non si scarica anche la mia? così si rimane fermi in due!"
Ricordo ai lettori che continua a piovere a dirotto e il dialogo non è molto paritario (io sto sotto l'acqua), faccio un estremo tentativo per tranquillizzarla
"Ma no signora non si scarica la sua, comunque per sicurezza basta che metta in moto .."
Ho pestato la merda ... l'ho messa ancora più in confusione
"Eeeeeh... e se mi prende foco?" 
Istintivamente mi verrebbe da risponderle qualcosa di raffinato del tipo: "la susina ti pigliasse foco!", mi faccio violenza e cerco di spiegarle che non rischia il falò della sua bella macchinetta, ma non c'è niente da fare ormai si è impuntata.
"Guardi è meglio che non se ne fa di niente - dice tra il perentorio ed il terrorizzato - mi richiude il cofano?"
Appoggio i cavi, eseguo con delicatezza e le dico
"Comunque grazie eh, buon viaggio e ..."
Parte senza cogliere l'ironia, e per ascoltare il più esplicito "vada pure affanculo" è ormai troppo distante.
Sono punto e a capo, anzi sempre più zuppo, quando vedo arrivare un'altra auto che si ferma ad una decina di metri dalla mia, è una vecchia e scassata Citroen, la guida un nordafricano sulla quarantina, non spiccica una parola di italiano, riesco a spiegarmi un po' a cenni un po' in francese: deve fare manovra per arrivare a portata di cavo. Pochi secondi e l'operazione è possibile, oltretutto il mio salvatore esce dall'abitacolo con un ombrello e mi ripara - anche se d'asciutto m'è rimasto poco o nulla - mentre collego e scollego i cavi.
Il motore è ripartito gli allungo la mano e gli dico "Merci monsieur" "Pas de quoi - riponde - Ciao!"
Tu vatti a fidare dei marocchini ...

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