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A sciambere: dalla tromba di Porta a Terra alla tomba del lucumone

Scritto da  Nonna Corinna - s.r. Martedì, 04 Agosto 2015 12:01

Leggo spesso, dal mio esilio in continente, e di gusto anche, gli sciambere che pubblicate sul vostro giornale, ma ho trovato l'ultimo apparso, nella parte della risposta a Giacinto Mosso, meno puntiglioso e più buonista del solito... che il Direttore si stia annacquando? che ci diventi Renziano anche lui?
Mosso si dispiace che sia usata la parola "fornice", ma fornice è una parola italianissima, tra l'altro ha la stessa radice latina di un'altra parola o verbo: "fornicare", che si poteva leggere nei Dieci Comandamenti, e che non proibiva gli scavi ma altre più pruriginose attività. Non so, sempre per restare in situ di fornicazioni e naturali conseguenze neonatali, se il direttore (che è appena meno anziano di me) ricorda di un portoferraiese di allora, "un po' impastoiato con la politica" che chiamava la galleria "il forcipe di Porta a Terra". Al contrario la parola "tunnel" è perfettamente inglese (tanto che sarebbe grave errore scrivere ad esempio "due tunnels")
Ed a proposito di inglese, il Direttore mi è sembrato distaccato come un inglese nel commentare, pur rigettandola, la balzana proposta alternativa a posteriori di "adeguare" al transito veicolare la Tromba (così la chiamavamo noi antichi portoferraiesi) di Porta a Terra (!)
Il tutto - anche se Mosso non è detto sia stato mosso da una tale intenzione - avendo seguito i precedenti interventi sulla questione (zecchineide ed appendice) si potrebbe leggere anche come un soccorso portato al noto "scopritore" che è stato parecchio "ricoperto" sia dal Prof. Berti (che ho conosciuto e stimo), sia dal Signor Pino Fabbri scalpellatore di coti che non conosco, ma che amo già alla follia (platonicamente per limiti di età).
Appello finale: Direttore non s'ammosci, la vogliamo cattivo come sempre.
Nonna Corinna

Stimata (anche se probabilmente apocrifa) signora
E' vero il tempo ci segna ed ineluttabilmente ci trasforma (pure ammosciandoci) ed è anche vero che, al pari delle corna, il rincoglionimento - come mi pare anche la generale questione trattata dimostri - è avvertito dal suo portatore per ultimo, ma che io sia diventato renziano a mia insaputa, mi pare assai improbabile. E noto pure incongruenza nella sua missiva, perchè credo che solo un antropofago potrebbe - magari con patate -  definire "buono" il putto di Pontassieve in via di ingrasso.
Per il resto niente aggiungo alle sue considerazioni, mi perdonerà, ma in questi ultimi giorni sono a corto di forze, non già perché fiaccato dalla calura, ma perché stroncato e mortificato dalle sferzanti prose di un Titano della cultura, noto in tutto il mondo, da Lavacchio alla Caletta, da Timonaia al fosso di Guazzaculo, fino a Lucca, per il mio vizio (e vezzo) assurdo di infarcire di brutte e pessime parole miserrimi scritti.
Sopravviverò, ne sono certo, ma segnato da cotanta condanna comminatami dal maturo Indiana Jones in salsa marinese. Tornerò tra i vivi dopo un lungo penitenziale stazionamento in un Pippogeo, celato agli occhi del mondo, ma a contatto con gli spiriti degli etruschi lucumoni che Marciana fecero grande, checché ne dicano pseudostudiosi e burocrati imboscati nelle soprintendenze.

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