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A Sciambere: Dopo Campo, venerdì Capoliveri ricorda Pietro Gori; tutti gli altri renitenti

Scritto da  Mercoledì, 23 Settembre 2015 12:34

 Anche la comunità capoliverese ha deciso di ricordare con uno spettacolo che andrà in scena alle ore 20.30 di venerdì 25 settembre nella piazza-anfiteatro della Vantina, il centocinquantesimo anniversario della nascita del più illustre degli "elbani" (tale Gori può considerarsi, oltre che cittadino del mondo) della storia moderna.

In questo Capoliveri anzi la sua gente - visto che l'iniziativa è stata promossa, e organizzata e finanziata dal basso, pure col beneplacito dell'Amministrazione - si allinea virtuosamente a quella campese, e santilariese, in particolare che avevamo organizzata una serata "goriana" nel mese di agosto.
Ma se il "cantiere" campese aveva puntato su una produzione culturale storica ed etnomusicologica sviluppata da operatori isolani la scelta di Capoliveri è stata quella di coinvolgere nella "celebrazione" un artista "continentale" il noto drammaturgo, attore e cantautore Pierfrancesco Poggi che presenterà il suo "Viaggio nel libero pensiero".
Resta il profondo rammarico di registrare come la ricorrenza sia stata a tutt'oggi ignorata dalle altre comunità ed amministrazioni isolane, a far capo da quelle Portoferraiesi, alle quali erano state avanzate proposte concrete (e che potevano perfino fruire delle spese di produzione coperte da altri), che hanno deciso di snobbare il tutto.
Invitando ancora gli elbani a presenziare allo spettacolo capoliverese di venerdì, ci viene da domandarci se per caso gli amministratori portoferraiesi nutrano disprezzo per il personaggio di che trattasi, e  si vergognino perfino di aprire le loro auguste finestre su una piazza che a Pietro Gori (l'intellettuale di maggiore spessore tra quanti tra di noi dimorarono) è dedicata.
E ci viene da osservare pure, che per assumere gli oneri e gli onori derivanti da una carica pubblica (ad esempio quella di Assessore alla Cultura) occorre avere avuto un minimo che fare con la storia e la cultura generale e soprattutto del posto che si amministra.
Chi questa estate chiuse l'apprezzato spettacolo santilariese, lo fece invitando questi renitenti e scadentissimi amministratori, a vergognarsi del loro "sgarbo" alla memoria di un concittadino che per fortuna , nonostante loro, resterà infinitamente più di loro nella storia.
Venerdì sera, a Capoliveri,  non ce lo dimentichiamo.

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