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A sciambere dei poveri cinghialini

Scritto da  Daniela - sergio rossi Mercoledì, 03 Febbraio 2016 10:11

Ma come siamo buffi...fatemelo dire ...Grazie a Federico Serradimigni per l'illuminante relazione giornalistica che meglio non si poteva, e che da un video sul web non era immaginabile...allora ditele le cose!!! Comunque ho letto di tutto, ho rassicurato una donna terrorizzata, ho letto di gente davvero arrabbiata e preoccupata perchè i cinghiali "distruggono" i terreni e le colture...c'è chi sogna l'arrosto e il ragù fatto con al carne già salata di questa bestiola...e insomma ma quanti ce ne sono all'Elba? Son davvero così terribili?
Allora bisogna aver paura del cignalino, bisogna ammazzarlo e mangiarlo prima che lui sbrani noi o ci ferisca a morte con le sue due zanne terribili,possibilmente aiutati da una muta di cani addestrati ....bhe ...tutto vero, in questo caso il cignalino non era gioioso certo, se c'erano in giro tanti cani e tanti umani...e tutto ciò di cui si parla è la feroce legge della natura...da cui noi cerchiamo, con la ragione e anche con un po' di ironia e autoironia, di sollevarci un poco.
Ma, a dirla tutta, se ci mettiamo sullo stesso piano, se i cinghiali li temiamo, li odiamo, gli mandiamo addosso mute di cani che francamente farebbero ben altro nella loro vita - ne ho soccorso uno in fin di vita squarciato da una di queste zanne durante una battuta di caccia notturna, e scortato dal suo amico di muta fin sulla strada, dove il cane sano cercava di fermare le auto inutilmente...ebbene lo abbiamo salvato, soprattutto grazie al suo fedele amico che lo ha portato fuori dal bosco...e animato e fatto coraggio, e avevano fatto tanti chilometri...un altro che si era perso era piccolo e stava per morire di fame, in Maremma...lo abbiamo soccorso...e di questi episodi ce ne sono tanti...
Allora continueremo a nutrire solo l'odio, la paura che ne deriva, e la freddezza del non vedere la gioia della vita che si dispiega in tutte le sue sfaccettature; a onor del vero, e sono io che ho scritto che il cinghiale giocava con gioia tra le onde, io credo perchè ho visto molte volte con i miei occhi, che gli animali possono provare e provano davvero gioia e dolore molto più di molti esseri umani, e questo non è umanizzarli assolutamente, ma solo guardarli e non solo vederli; ai proprietari di terreni dove i cinghiali vanno a depredare cosa possiamo suggerire?
A voi la scelta: o seguire la legge feroce della natura e del più forte e cercare di farli fuori, riuscendoci a quel punto possibilmente perchè un cinghiale spaventato è innocuo ma un cinghiale ferito è davvero pericoloso - oppure usate l'ingegno e l'amore per trovare una soluzione per farli mangiare in un posto che gli insegnate voi,portandovi gli scarti del vostro cibo ad esempio - che dite??
Una soluzione ci sarà per una pacifica convivenza... ah per inciso...e per concludere spero in simpatia: una volta una mia amica fu testimone di un fatto curioso avvenuto su una collina a Firenze in una torrida estate cittadina: in una villa i proprietari e gli amici si rinfrescavano in piscina, quando vedono venire giù dalla collina correndo un cinghiale...tutti escono dall'acqua spaventati e si dirigono al sicuro delle mura domestiche a guardare fuori...alla fine della corsa il cinghiale...si tuffa in piscina e comincia a nuotare sotto gli occhi attoniti dei fiorentini!!
Ora converrete con me che non era rincorso da nessuno se non dalla calura estiva...e i presenti mi hanno assicurato che la sua espressione era di vera ..bhe evitando gioia che pare fuori moda...soddisfazione!!! Mi dispiace che questo invece della Biodola non fosse altrettanto sereno e che questo fosse un bagno...forzato...ma ora l'ordine è stato ristabilito, la verità resa pubblica... e noi siamo ancora dalla parte del cinghiale, della biodiversità e della bellezza della flora e della fauna di posti e persone veri e forti come l'Isola d'Elba ed i suoi abitanti.
Un cordiale saluto a tutti
Daniela

Gentile Signora
Le confesso che ho provato già per 5 (cinque) volte a stendere un commento alla Sua lettera, ritrovandomi sempre al punto di partenza.
Una cosa del genere mi può accadere solo in due casi: il primo è che l'interlocutore (portatore di un pensiero originariamente diverso dal mio) produca una massa schiacciante di argomenti logici a suo favore, tale da mettere in dubbio le mie stesse convinzioni, e mi induca a rifletterci ed al modificarle.
L'altra circostanza è opposta: è il cadere delle braccia di fronte ad una massa (non mi faccia dire dire di fesserie) di irrazionali ingenuità che, formulate in perfetta buona buona fede, prodotte da un animo sensibile e ispirate da genuino amore per la natura, sempre ingenuità restano in tutta la loro devastante pericolosità. E allora non si sa da che parte incominciare.
Cito solo a puro titolo esemplificativo la Sua proposta di pasturare i cinghiali con gli scarti alimentari degli umani stabilmente o temporaneamente presenti all'Elba. A parte che la pratica in questione è (giustamente) punita dalla legge, come penserebbe Signora di organizzare o disorganizzare il tutto: creando appositi punti di ristoro silvestri per suini selvatici alimentati da una raccolta centralizzata, o lasciando i singoli filo-ungulati spontaneisticamente spargere per le macchie gli avanzi delle nostre mense, prodotti scaduti etc?
La realtà dura e cruda è la seguente: i cosiddetti "cinghiali" introdotti sciaguratamente all'Elba (al pari di un altro selvatico il muflone) per soddisfare la libido sparacchiatoria di una minoranza, sono una specie devastante, che ha prodotto già una infinità di danni all'habitat, determinando, in assenza di veri competitori, la rarefazione e la scomparsa di preziosi ed originali elementi della flora e della fauna.

Quanti saranno mai - si chiede - i "poveri cinghialini"? Molti più di quelli che crede sa, tanti che contenerne l'abnorme numero e la esponenziale tendenza a moltiplicarsi mediante trappole o abbattimenti è costato, costa e costerà un pozzo di soldi pubblici, e non cito, per non apparirle arido, gli altri danni economici provocati dal "Sus scrofa" all'"Homo sapiens" che sono notevolissimi.
Un patto di coesistenza da cartoni animati come Ella propone è assolutamente impraticabile, la Sua "bontà" deve essere temperata dalla conoscenza di una realtà in cui noi "forti elbani" dobbiamo vivere ogni giorno.
Mi permetta un consiglio Signora, prima di essere lei a consigliarci su come dovremmo gestire questo scoglio ed i suoi problemi (cinghiali ben inclusi) assuma informazioni da chi l'Elba la conosce e da chi ha competenze scientifiche comprovate.
La ringrazio comunque di averci scritto
sergio rossi

 

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