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A sciambere del non strizzare i coglioni al gatto

Scritto da  Lunedì, 15 Maggio 2017 22:17

I bimbi e i vecchi possono dire quello che vogliono, i primi perché ancora vergini, non contaminati dal potere e dai suoi giochi, i secondi perché (salvo casi clinici di giovanilismo) tendono a starne fuori.
Essendo prossimo (o già inserito, fate voi) nella seconda categoria, mi concedo il lusso di ricordare, senza filtri e censure, senza badare ad opportunità e conseguenze.
Mi ricordo di un tempo in cui i sindacalisti non finivano la loro carriera come presidenti delle società di navigazione, mi ricordo di averli sentiti dire-denunciare: "E' possibile, come è spiegabile che gli 800 (allora) dipendenti della (allora) Navarma non ci sia un iscritto al sindacato?"
Mi ricordo anche di una furibonda litigata tra il sottoscritto (allora indegnamente anche dirigente del locale PCI) e i suddetti sindacalisti, che fu da parte mia suggellata dalla seguente frase: "Comincerò a rispettarvi quando condurrete le vostre "lotte" per i diritti dei lavoratori non solo contro la dirigenza della (allora) pubblica Toremar, ma quando vi vedrò accostare ai bordi di Onorato, anche se per essere cacciati, da chi dovreste conquistare, a calci nel culo!"
Certo qualche povero di spirito, con una inconsistene personale storia e senza cognizione della storia locale,  gettonato per produrre un simil-giornale, che si fa notare solo per lo spettegolare da comari, che fa udire solo la voce del padrone dei vapori, curandone interessi e bizze, distribuito "aggratisse", ("tirato dietro" si direbbe in ferajese), può  impudentemente appiccicare l'etichetta di radical chic a chi scrive,  ed al giornale "senza padroni" che da 15 anni, ogni giorno, spesso "in direzione ostinata e contraria" rispetto ai vari potentati, informa anche l'ultimo degli elbani, sempre dalla parte dei lavoratori; può farlo, con evidente grande sprezzo del ridicolo, ma non creda di darla con successo a bere, il troppo stroppia pure per gli elbani .
Potrei chiudere questa "lettera aperta a una mezza cartuccia" citando il marchese del Grillo: "Rassegnatevi... io so' io.. e voi - fatti salvi i soldi che non so ancora per quanto vi daranno - quel che segue", ma lo dico per essere meglio inteso,  in sardo, ricordando l'inno della "Brigada Tattaresa", la Brigata Sassari, che recita nei finali versi: "Sa fide nostra no la pagat dinari, aioh! dimonios! avanti forza paris!".
Dice il saggio cinese: se strizzi i coglioni al gatto, ti graffia 

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