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Purtroppo... le parole in libertà di un ministro

Scritto da  mitile ignoto Sabato, 23 Giugno 2018 17:21

Purtroppo è un avverbio. Esprime dispiacere, rammarico, rimpianto, amarezza e simili per cosa che si considera spiacevole o dannosa. La definizione è del Treccani on line.

Può capitare talvolta che, per la fretta, per la stanchezza o perché si pensa ad altro si usino termini o, come nel caso presente, avverbi che non collimano con il pensiero che intendevamo esprimere.

Se succede, dopo aver pronunciato quella che si può definire una errata rappresentazione verbale del nostro pensiero, è d’uso scusarsi chiamando in causa appunto la fretta, o la stanchezza o la distrazione.

Se non succede si conviene che quello che abbiamo detto è la esatta rappresentazione verbale di quanto pensiamo. Ho aspettato qualche giorno nella speranza che il Ministro dell’Interno avrebbe chiarito che quel purtroppo pronunciato quando, parlando dei rom e dichiarando la sua volontà di sottoporli a censimento per espellerne gli irregolari, aveva aggiunto che quelli di nazionalità italiana “purtroppo” avremmo dovuto tenerli, non era il suo pensiero. Non è successo.
La prima affermazione è probabilmente già oltre i limiti della legalità repubblicana. Se il Ministro vuole espellere gli irregolari la cosa rientra nei suoi poteri ma deve farlo in quanto irregolari, non perché rom o perché biondi.

Pur con tutte le riserve umanitarie e ideologiche che possiamo avere, l’ordine di espellere gli irregolari rientra nelle prerogative del Ministro. Non rientra invece nelle prerogative del Ministro, anzi, sembra una cosa molto molto vicina al tradimento dello spirito costituzionale, esprimere convincimenti in palese contrasto con il dettato l’articolo 3 della Costituzione (Principi Fondamentali).

Se il Ministro considera ora dannoso avere fra noi dei cittadini di etnia rom potrebbe un giorno, sulla base di dati statistici attendibili o meno che assegnano ai calvi una maggiore propensione a delinquere, considerare dannosi i cittadini calvi per ereditarietà genetica. (A proposito, sono calvo).

E se io diventassi ministro, sulla base del fatto che considero pericoloso uno di questi, potrei considerare pericolosi tutti quelli il cui cognome fa Salvini. E’ comprensibile perché l’art. 3 sia fra i Principi Fondamentali della Costituzione, ed è comprensibile perché violarlo o solo cominciare a pensare di poterlo fare possa produrre le peggiori, nefande, tragiche, criminali idiozie. Purtroppo.

 

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