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A Sciambere: Le mardole, la rosa e le code di paglia

Scritto da  Lunedì, 29 Aprile 2019 09:12

Quando abitavo in centro storico, in via Elbano Gasperti, a piano terra, come molti "curavo" delle piante che avevo sistemato fuori della porta e mi limitavo a guarnire i vasi con fiori facili da gestire e rinnovare come il geranio.
Avevo però piazzato anche un grosso contenitore di ceramica nel quale avevo avevo messo a dimora una bella pianta di rose gialle ad alberello che, stranamente, nonostante il mio "pollice nero", cresceva e prosperava da tre anni che era una meraviglia.
Però un giorno un mio conoscente sbagliando manovra con il suo furgone andò a centrare il vaso spaccandolo. Mortificato si offrì di ripagarmi il danno, ma si trattava solo di trasferire la rosa con il suo "pane" di terra in un nuovo contenitore e gli dissi di lasciar perdere, avrei fatto da solo.
Ma quando tornai sul posto armato del nuovo vaso e del terriccio necessario la pianta si era volatilizzata ed a terra c'erano solo i cocci.
Chiesi a Cangino, che abitava lì accanto, se avesse visto "la mardola", mi rispose, non lui, ma, dal primo piano della casa di fronte, Dora, la moglie di Pezzettino, che a basa voce mi disse: "A fregatti la rosa è stato ...." indicandomi il nome di un tizio, decisamente "fori di capo" che aveva dimora dei paraggi, non nuovo a simili indebite appropriazioni floreali.
Abbastanza imbufalito mi spostai di qualche decina di metri e, giunto sotto le finestre del reo, berciai al suo indirizzo: "Popo' di ladro se ti ci piglio te le taglio io l'unghie!"
Immediatamente si serrò rumorosamente una finestra, ma non era quella del trafugatore, bensì quella del suo vicino, un altro tanghero ancor più noto per le sue inclinazioni a fregare in ogni maniera il prossimo.
Il ragionamento sotteso all'istintivo atto "difensivo" era chiaro: "... non so cosa gli ho fatto, ma se cerca un ladro ce la deve ave' con me!"
Orbene, l'altro giorno CUSH ha pubblicato su Elbareport una vignetta in cui, sotto un "presentate le liste", erano ritratti personaggi che potevano identificarsi come un fascista, un massone, il gatto e la volpe e un generico "bimbo grullo".
Già da due delle quattro liste portoferraiesi degli "esponenti" mi hanno chiesto, con un giro di parole, se non ce l'avessimo con loro, ma secondo me "la finestra" l'hanno "sbacchiata" bene bene tutti e quattro.

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