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A Sciambere: la mega-bufala dei 300.000 all'Elba

Scritto da  Leonida Mercoledì, 26 Giugno 2019 10:02

 

La popolazione dell’Elba d’estate arriva a 300.000 (trecentomila) abitanti.
Affermazione apodittica e incontestata, specie quando c’è da rivendicare servizi per l’isola, in particolare nel campo della sanità.Ma da dove arriva questo numero?


Qualcuno è di manica ancora più larga, diceche "la cifra è al ribasso, l'impressione è che si possa essere decisamente di più "https://u.nu/invs, o che ci sono "300.000 turisti aggiunti ai 30.000 residenti e ai numerosi lavoratori stagionali" e vai con trecentotrentamila https://u.nu/q63l , "oltre trentamila elbani e trecentomila turisti" https://u.nu/se3w...
Facciamo due conti;spero mi si perdoni qualche imprecisione.


L’Elba ha 32.000 residenti. Sapere quale sia davvero la popolazione stanziale è difficile, perché chi ha qui una casa per le vacanze, per motivi di fisco e agevolazioni sui trasporti, vi prende spesso la residenza pur abitandovi solo qualche settimana all’anno; ci sono poi elbani che mantengono la residenza pur trascorrendo la maggior parte del tempo altrove per motivi di lavoro o di studio, o “foresti” che abitano di fatto qui anche se non vi risiedono. La cifra dà comunque un ordine di grandezza.


La superficie dell’isola è 223 chilometri quadrati; la densità media di popolazione, calcolata sui residenti, è quindi 139 abitanti per km². Si va dai 335 / km²del comune di Marciana Marina, il più piccolo dell’Elba e della Toscana, che comprende quasi solo il centro abitato, ai 47 / km² di Marciana, che comprende gran parte del massiccio del Monte Capanne, pressoché disabitato. (La densità della Toscana è 162, quella dell’Italia 200 / km².)


Come dimensioni, l’Elba è comparabile a un grosso comune. Per densità di popolazione, un “Comune-Elba” si piazzerebbe al 4.561esimo posto fra i 7.914 comuni italiani; vale a dire cinquantottesimo su cento, per fare il paragone con numeri più maneggevoli.


L’origine recondita del numero Trecentomila si perde nella notte dei tempi (e forse di qualche “topino” di troppo). L’ipotesi più accreditata presso gli studiosi è che si sia semplicemente aggiunto uno zero alla cifra approssimata di 30.000 residenti, e via. Ma vediamo cosa succederebbe con trecentomila persone sull’isola.


Si balzerebbe a 1.345 persone / km², che porterebbero il “Comune-Elba” a essere 335esimo su 7.914 (come dire quarto su cento). Fra i comuni della provincia di Livorno (media 277 / km²), si supererebbe Cecina (661 / km²) avvicinandosi al capoluogo (1.516 / km²). Se ci confrontiamo con le province italiane, 1.345 è densità maggiore dell’area metropolitana di Roma Capitale (812) e tripla di quella di Genova (461), verrebbe subito dopo quella di Milano (2.053 / km²)… incidentalmente, saremmo a metà fra Malta (1.510) e le Maldive (1.269 / km²), ovvero il quinto e il sesto paese più densamente popolati al mondo!


Ma le cime e i versanti del Capanne sono in gran parte prato, macchia e bosco, senza abitazioni o quasi. In molti punti, dove la vista spazia, può capitare di non vedere letteralmente anima viva. Poco diversa, se non per minore altezza ed estensione, è la situazione della dorsale orientale, dominata dalla Cima del Monte, ma simile è anche il promontorio del Calamita fuori da Capoliveri e dalle spiagge attrezzate. Su tutto il perimetro dell’isola, lunghi tratti di costa sono scogliere o calette inaccessibili. Quasi metà della superficie è Parco nazionale, la parte meno antropizzata.


Se i trecentomila si distribuissero uniformemente sul territorio, ci dovrebbe essere un gran viavai sui sentieri, con manifestazioni di protesta di cinghiali e mufloni che invocano tranquillità al grido di “eradicate i turisti”; letti a castello per dormire nei caprili, amache attaccate ai castagni; ingorghi di bici sulle piste del Capoliveri Bike Park; spiagge come le Tombe, Fonza, il Calello o Cala del Pisciatoio in cui non si riesce a stendere l’asciugamano dalla troppa folla… La realtà è, per fortuna, ben diversa.


Quindi questi trecentomila – con almeno settantamila automobili, se proprio infiliamo quattro o cinque persone in ognuna– dove stanno? Nei nostri grandi centri abitati, con Rio, Poggio e Sant’Ilario animate tipo New York? Riempiono tutti i posti letto dell’isola per la gioia degli operatori del turismo, e qualcuno dorme anche in terra? Si riuscirà a trovare un parcheggio, con settantamila auto ferme a bordo stradada Cavo a Chiessi? E comunque come fanno ad arrivaretrecentomila persone e settantamila auto in contemporanea? Con uno sbarco tipo l’inizio di Salvate il soldato Ryan?


Insomma, un numero buttato lì, senza mai degnarsi di portare un dato o una pezza d’appoggio per giustificarlo. Infatti non pare che siano usi a citare la Cifra Fatidica quelli che davvero ne potrebbero sapere qualcosa, come l’Associazione albergatori, le compagnie navali, ASA che si occupa dell’approvvigionamento idrico, i sindaci (tranne uno, vedi più avanti). Però si continua a ripeterla come un mantra, da parte ad esempio di “comitati” che disquisiscono di sanità –https://u.nu/o2jz , https://u.nu/govy ... – , di ex medici che dicono che all’Elba ci vogliono cinque cardiologihttps://u.nu/12ec, anzi, no; sei! https://u.nu/nzde (o sette? Facciamo otto, via!), di medici aspiranti amministratori https://u.nu/sht7 , di ras locali che oltretutto erano anche a capo della “Gestione Associata del Turismo”! ( https://u.nu/0g7z , https://u.nu/pu91 , https://u.nu/qj02 ...), ma gli esempi potrebbero continuare. Si tratta quasi sempre di numeri lanciati dall’Elba stessa, pare che più in là di Palmaiola nessuno pensi che qui ci possano essere davvero trecentomila povericristi stipati a farsi una vacanza sovraffollata perché gli piace patire, ma curiosamente ci casca persino la Prefettura di Livorno https://u.nu/72ha.


Per gestire la sanità, il turismo, i servizi, i problemi dell’Elba, e specie se si vuole fare gli amministratori, si dovrebbe partire dall’analisi della realtà: da dati oggettivi e verificati, non da cifre iperboliche, implausibili e illogiche sparate a vanvera, accettate senza critica e ripetute a pappagallo. Spero che, davanti all’evidenza della neutra ma implacabile aritmetica, si faccia finalmente basta con la cabala del Trecentomila; che è una grandissima, solenne, mostruosa, tremenda…(completi il lettore come più gli aggrada).


Leonida


P.S.: si favoleggia di anni passati in cui le presenze erano persino più delle attuali. O quante? Quattrocentomila? Cinquecentomila? Un milione, certificato dal signor Bonaventura?

 

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