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A Sciambere: fatevi una "barca" (e avrete sempre il culo a ridosso)

Scritto da  Domenica, 14 Luglio 2019 17:32

Essendo che il mare è più in basso della terraferma, per andare a fare il bagno poco o tanto si deve scendere (fa eccezione solo la Cala dei Fratini, dove seguendo i dettami di Giovanni, detto anche il Tarzan della Consumella, ci si giunge con poche vigorose bracciate) e scendere si deve su tutte le altre spiaggia della costa nord ferajese. Fin qui poco male, come recita l'adagio "in discesa ci vanno anco le zucche", il problema sorge di solito al ritorno, specie per chi ha una certa età e con l'anka sbilenka, le vene vanitose (cit. Panvini), l'enfisema alle porte e il maspito da affiatamento (cit. Bobbe) si trova spesso a pensare, davanti ad una rampa come quella che sale da Sansone: "sarà miga che a questo viaggio mi prende un coccolone e mi tocca fa' una gita aggratisse a Livorno coll'elicottero giallo?".
C'è però una via scaltra e semplice per aggirare l'ostacolo: basta smettere di tenere in banca o sotto il mattone quei quattro spiccioli che ciascuno di noi ha risparmiato e comprarsi una barchetta a vela come quella qui accanto o anche affittarla alla modica cifra di tre pensioni minime e due redditi di cittadinanza ogni quarto d'ora e andare ad ormeggiare appunto a Sansone (poi alla Biodola etc) col vantaggio che se si mette greco o maestrale vi potete spostare come tutti quelli che hanno sempre il culo a ridosso a Campo o a Lacona.
E se poi vi prendesse il ghiribizzo di mescolarvi (quasi) con la plebe scesa zampa zampa in spiaggia (mmmm che brividini!) , potreste fare come hanno fatto questi, mandare i vostri famigli di bordo a preparare il vostro augusto approdo, allestendo mica un ombrellone .. no, ma proprio un comodo gazebo per poi tornare alla rassicurante "barca" per la frugale cena: le quotidiane ostriche e lo champagne millesimato.
Chissà perché...
Chissà perché quando vedo non un "normale", ancorché costoso  yacht, ma uno di questi questi imbarazzanti monumenti al lusso, ed allo spreco ormeggiati in porto, e soprattutto quando vedo dei miei simili bipedi sbavare d'invidia per questi esibizionisti danarosi babbuini, che mangiano sempre a poppa e guardano miserevoli chi li guarda giù a banchina,  
Chissà perché mi viene in mente un'immagine e mi coglie un sentimento
L'immagine è quella dei disgraziati, delle donne, dei bimbi, dell'umanità dolente che va a crepare nell'indifferenza diffusa, su ben diversi natanti
Il sentimento è quello di un vorticosissimo giramento di coglioni


(un ringraziamento al grande Bruno Miserendino per la segnalazione)

 

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