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A Sciambere: Somme Autorità, Altissimi Fondali e Profonde Sciocchezze

Scritto da  il mitile ignoto Martedì, 16 Luglio 2019 10:48

 

Si capisce benissimo che molti hanno fin troppo da fare, i carichi di lavoro sono spesso eccessivi, la famiglia, se c’è, richiede impegno e dedizione, di comunicare sui social con amici e followers (definirli seguaci sembra meno moderno) non si finirebbe mai e, andando così le cose, uno magari non ha il tempo di informarsi sulle ultime novità, di stare, insomma, a contatto con l’attualità.

 

Può darsi sia questa la ragione per la quale l’Autorità Portuale Alto Tirreno ha rispolverato un vecchio intervento cementizio, peraltro già bocciato alcuni anni fa dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (mica ambientalisti assatanati per intenderci) perché inopportuno, intervento che nella giuliva ingenuità degli estensori dovrebbe permettere l’ormeggio di navi da crociera di considerevoli dimensioni se non proprio in piazza della Repubblica appena fuori dalla Porta a Mare, in centro insomma. Magari all’Autorità è sfuggito che da anni si tenta di allontanare le grandi navi da crociera dai centri storici più fragili e significativi dei quali Venezia è naturalmente la capofila ma fra i quali Portoferraio certamente non sfigura. Magari all’Autorità è sfuggito anche che l’inquinamento prodotto da questi, più che navi, condomini galleggianti degni di una malinconica periferia, risulterebbe intollerabile per una città che, già ora, e non solo nei mesi estivi, viene regolarmente intossicata dai fumi provenienti da traghetti stravecchi che ansimando e cigolando solcano il canale. Forse l’Autorità, se avesse dato il via al promesso monitoraggio delle sostanze inquinanti emesse da quei traghetti, si sarebbe risparmiata la sconcertante corbelleria proposta. Magari l’Autorità pensa di arricchire Portoferraio facendovi sbarcare migliaia di turisti mordi e fuggi ma chiunque operi nel turismo sa che il beneficio portato da un turismo del genere al tessuto commerciale e produttivo locale è assolutamente irrilevante visto che i casermoni di mare sono concepiti all’interno come enormi centri commerciali in grado di ripulire più o meno completamente i portafogli dei crocieristi. La sciagurata operazione, se realizzata, si risolverebbe (ancora forse) in un vantaggio riservato ai fornitori delle stesse navi e naturalmente alle grandi imprese crocieristiche verso le esigenze delle quali viene il dubbio che l’Autorità si stia dimostrando eccessivamente sollecita. E tale dubbio spiace averlo anche nei confronti della nuova Giunta portoferraiese che, pancia a terra e senza consultazioni pubbliche, ha approvato una non richiesta, sciocca e inopportuna mozione di sostegno al ridicolo progetto di ampliamento dell’alto fondale. Come diceva l’ormai dimenticato Arbasino qualche volta una gita a Chiasso, tanto per vedere il mondo da un altro punto di vista, non guasterebbe.

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