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Lamento lungonese: dai drammi globali al divieto di cetriolo

Scritto da  Vetusto Lungonese Venerdì, 06 Gennaio 2023 15:55

Si dice che questo non è un posto da giovani, ma certo neanche da vecchi: la nostra generazione si era ormai abituata a modificare i luoghi comuni che ci avevano accompagnato durante l'arco della vita: prima a diffidare dell'oratorio per via dei preti pedofili, poi dei politici e affaristi italiani arrestati ai tempi di Mani Pulite e ora anche di quelli europei poi, a riconsiderare la grande madre Russia che aveva sconfitto il nazismo e aperto alla speranza "del sol dell'avvenir" che invece invade e bombarda un popolo amico.

Un disastro totale alla fine di una vita che nonostante tutto appariva serena per una generazione che da noi non aveva visto guerre in casa, pandemie, disastri naturali, povertà diffuse pure a casa nostra...

Ma all'ultimo si è ribaltato tutto il panorama prima col covid, poi con la guerra in Ucraina, poi con la crisi del gas e del petrolio.

Ma dai drammi epocali e globali alle locali ridicolezze, mettiamoci pure il fatto che non son più da considerare "bone" neanche le delibere del Comune di Porto Azzurro!

Emblematica la vicenda della coltivazione della cannabis legale, dichiarata motu proprio illegittima da coltivare,  nelle sue territoriali competenze, dal maggiorente vaporino; col TAR che in pratica ci dice: sarebbe come se il sindaco di Sassetta vietasse la coltivazione dei cetrioli o dei cocomeri nel suo comune, perché gli stanno sulle palle le cucurbitacee...

Su chi dobbiamo più fare affidamento?

Neanche sui detti comuni sui proverbi tipo "morto un Papa se ne fa un altro", perché l'altro c'è già.

Vetusto Lungonese

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Ultima modifica il Venerdì, 06 Gennaio 2023 17:41

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