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A Sciambere: sfondoni, favate e avvoltoi ferajesi

Scritto da  Sergio (e il popolo ferajese) Venerdì, 22 Dicembre 2023 10:35

Dice Guccini, in un passo del suo "Cronache Epifaniche", che in casa sua anche un vecchio chiodo usato non lo si buttava perché un giorno, raddrizzato, poteva tornare utile. Sarà forse perché le mie radici appenniniche tosco-emiliane sono piantate vicino alle sue, o perché l'abitudine di conservare ogni cosa in disuso "perché un giorno potrebbe servire" è una peculiarità di noi anziani nati in epoche pre-consumistiche, ma mi ci ritrovo, a tal punto che in camera mia c'è un armadio pieno di cianfrusaglie, a occhio un mezzo metro cubo di vecchio materiale elettronico, misto a supporti in disuso (i floppy disk!) , archeo-telefonini (si fa per dire) da mezzo chilo, cassete video e audio,  occhiali sinistrati,  notes e cartelle di pagine sparse di lavori iniziati, abbozzati e mai finiti, e mille altri etc.

 

Quel deposito, che un amico di casa chiama affettuosamente "la maialaia", è peraltro stivato e zeppo di relitti posti in equilibrio precario, in pile che di tanto in tanto collassano, costringendomi a raccogliere e rimettere dentro in perfetto disordine i vari materiali.

 

"Che ce ne frega?" penseranno i più, pazienza che arriviamo al punto.

 

Giusto qualche giorno fa si è verificato un crollo, e l'ultimo reperto da recuperare era una vecchissima agenda. Giaceva a terra aperta e ho buttato un'occhiata su quelle pagine, e ci ho trovato una corposa giacenza di "sfondoni" tutti veri, raccolti direttamente o riferiti da persone fidate che alimentavano la mia collezione di cazzate iniziata ben prima che si affermasse la moda di farne addirittura dei prodotti editoriali e da me abbandonata nella suina collezione.

 

Ho deciso tanto per alleggerire gli spiriti (in un tempo cupo) di proporre una minima selezione di queste "favate ferajesi" raccolte ovunque: dalla radio locale, al Bar Roma, a Scuola, al PCI, in consiglio comunale, in piazza e in tutti i posti dove gironzolavo.

 

a) Peccato che la valorosa ala destra fosse claudicante alla spalla sinistra, dopo essersi scontrata con l'avvenente terzino... a dimostrazione di quanto l'arbitro non portava rispetto ai falli biancorossi

 

b) L'urtimi resultati della schedina sono due dui

 

c) Ed ora dalla Tosca di Bellini "O dorci baci o languide carezze"

 

d) Vi prego di sottovalutare attentamente quello che dico

 

e) Non si possono fare le nozze coi funghi secchi

 

f) Con tutta quest'acqua va a fini' che i fiumi strepitano

 

g) Dottore dopo mangiato mi piglia un màspito, una specie di affiatamento...

 

h) 'un ci siamo capiti, c'è stato un qui quo qua!

 

i) Come ci vedo male! mi sa che in vecchiaia so' doventata lesbica

 

J) S'è anco comprata du' gattini senesi!

 

k) Ingrasso di mio, anche se mangio aria, ci devo ave' tutto il meteorismo sballato

 

l) Professoressa li capisca 'sti bimbi, via, sia un po' più lasciva...

 

m) Mi sento un purcino bagnato in un vicolo cieco

 

n) E' l'ora di affrontarela problematica della patata bollente

 

o) Peppe Battaglini è una nuova ninfa per il Partito

 

p) Il mi' fidanzato m'ha mollata, ma devo di' che dopo questo lascito sto dimorto meglio

 

q) Se non è zuppo è can bagnato

 

r) Ho preso un muggine di mezzo chilo e sei etti

 

s) Vorrei due etti di formaggio pe' 'l mi babbo pecorino, e du' etti di pastina pe' la mi mamma bucata

 

t) Dottore ma è morto perché è cascato dall'asino o è cascato dall'asino perché è morto?

 

u) Che coppia qui due! lei ferma e zitta che sembra una munnia, lui si move come una marioletta

 

v) A viso! Esse Veramente preibito stiantassi a ralla in su le balle de la farina!

 

w) I signori consiglieri sono pregati di intervenire alla cerimonia coll'abito di grammatica, scarpe e cravatte anerenti

 

x) E se anche dite che questa cosa 'un si pole fare noi co' una telefanata a Roma la potemo fa' polere!

 

y) Con tutto il tram-tram che faceveno sembrava che d'ereno un branco, ma si contavano coi diti di una mano monca

 

z) L'hai messo il Karosello nella stufa?

 

Ultima (che va contestualizzata): ferajese in treno infastidito dalla luce radente che penetra dal finestrino, si rivolgeva educatamente ad una compagna di viaggio toccando la tendina avvolgibile:

"Signora lo posso tirare giù l'avvoltoio?"

 

Sergio (e il popolo ferajese)

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Ultima modifica il Venerdì, 22 Dicembre 2023 13:23

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