Stampa questa pagina

Francesco Donati non diffamò il Circolo Velico Cavese

Scritto da  Francesco Donati - Redazione di Elbareport Giovedì, 24 Luglio 2014 10:57

Assolto dal Tribunale di Torino, dalle accuse formulatagli dal sodalizio velistico, l'ingegnere espulso dal Circolo che aveva denunciato un deficit democratico nella gestione degli organismi e nelle decisioni da essi assunte 

Nel 2011 ElbaReport pubblicò le seguenti lettere:
1. F. DONATI “Quello che non va nel Circolo Nautico Cavese” 17 aprile 2011
2. CIRCOLO “La replica del Circolo Nautico Cavese” 27 aprile 2011
3. F. DONATI “Quattro fatti e due domande al Circolo Nautico del Cavo” 4 maggio 2011
4. F. DONATI “A FIV, CONI, Comune di Rio Marina sul CNC” 10 luglio 2011
La mia prima lettera era accompagnata da una nota della Redazione in cui veniva affermato " non entriamo nel merito e non esprimiamo alcun giudizio sulle accuse, che ci paiono obiettivamente pesanti". La lettera conteneva effettivamente pesanti accuse.
Il Circolo, come aveva annunciato nella sua replica, ha proceduto ad una azione legale nei miei confronti.
Sono stato rinviato a giudizio con l'accusa penale di diffamazione. Il Presidente ed il Circolo si sono costituiti parte civile, chiedendomi un risarcimento danni.

Assolto dalle accuse formulatagli dal sodalizio sportivo l'ingegnere 

 

Sappiamo tutti che la Giustizia in Italia sia lenta, ma arriva. Dopo tre anni sono stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
E' stata quindi riconosciuta la piena verità dei fatti da me esposti, il mio diritto di critica e la continenza della mia esposizione.
Mi appare interessante richiamare la prima delle affermazioni che mi è stata contestata e che invece è stata dichiarata veritiera:
"Un gruppo di persone, vicine al nuovo Presidente Tullio Casali, si è impadronito del potere in forma tale che tra i villeggianti solo chi è “gradito” può ottenere un posto barca. Per ottenere un posto barca stabile occorre, infatti, essere soci del Circolo e solo persone “gradite” vengono accettate come soci."
Continuo a ritenere che sia un problema importante per Cavo, per l'Elba e per l'Italia.
Cordiali saluti
Francesco Donati

Atteso che la puntuale indicazione dell’Ing. Prof. Donati indirizza quanti intendessero rileggere i documenti che sono all’origine del caso giudiziario, ancora consultabili accedendo all’archivio storico del nostro giornale (ci si arriva cliccando sulla home page di Elbareport in fondo a destra), prendiamo atto del pronunciamento del giudice torinese, senza riportarne, per brevità la sentenza, “disciplinarmente” comunque interessante, specialmente nel suo richiamo ad un pronunciamento della Corte di Cassazione del 2004, sul “diritto di critica” esercitabile da parte dei cittadini e dei cittadini informatori.
Rileviamo la conclusione, sul fronte giudiziario, di questa ormai annosa querelle, e per nostra parte formuliamo un auspicio: quello che comunque una soluzione dei contrasti conduca ad una gestione delle risorse turistiche cavesi (e non solo) che fornisca un’immagine migliore e di migliore fruibilità della nostra isola
La Redazione

Vota questo articolo
(0 Voti)