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Affonda uno yacht a Montecristo Capitaneria salva i due naufraghi

Scritto da  Capitaneria di Porto Guardia Costiera Portoferraio Lunedì, 18 Agosto 2014 19:13

naufragio pianosa 620In giornata altre due imbarcazioni in difficoltà assistite dalla Guardia Costiera

Brutta avventura stamani (lunedi) intorno alle dieci per due amici livornesi partiti da Salivoli con l’imbarcazione di proprietà di uno dei due e diretti in Sardegna. In navigazione tra l’Elba e Montecristo a circa 12 miglia dall’isola di Pianosa, si sono accorti che la loro imbarcazione – uno yacht a motore di oltre 13 metri – stava velocemente imbarcando acqua. Ai due occupanti, vista l’impossibilità di fermare l’ingresso dell’acqua, non è rimasto altro da fare che mettere in mare velocemente il piccolo battello di servizio ed allontanarsi in fretta dall’imbarcazione, che è affondata nel giro di pochi istanti. Fortunatamente i due avevano con sé i propri telefoni cellulari dai quali hanno avvertito la Guardia Costiera di Livorno che ha passato la chiamata alla Capitaneria di Porto di Portoferraio,competente sulla zona di mare del sinistro. Dal comando di Punta della Linguella è stata immediatamente diretta in zona la Motovedetta di servizio. Purtroppo i due, nella fretta non hanno registrato l’esatta posizione della loro barca, né portato con sé i razzi e fumogeni di segnalazione, ed è stato quindi complicato individuarli da parte dei soccorritori in un tratto di mare cosi ampio. I due non si sono persi d’animo e in continuo contatto telefonico con la sala operativa della Capitaneria di Portoferraio, sono riusciti a farsi vedere sventolando una maglietta rossa legata ad un remo.
Giunti sul posto, i militari hanno recuperato i due occupanti del battellino, entrambi in buone condizioni fisiche, mentre ormai dell’imbarcazione non v’era più traccia, inabissata su un fondale circa 150 metri. I pochi resti del relitto che galleggiavano in superficie sono stati recuperati dai militari che hanno poi accompagnato i due amici presso il Comando di Portoferraio per l’espletamento degli accertamenti di rito.
Sono al momento ignote le cause dell’affondamento. Le condizioni meteo marine in zona erano buone ed il proprietario esclude l’urto con un oggetto galleggiante, quindi si ipotizza l’ingresso dell’acqua da una delle prese a mare probabilmente difettosa.


Nel primo pomeriggio una situazione analoga ha visto impegnati gli uomini della Guardia Costiera di Portoferraio, chiamati ad intervenire in soccorso di un gommone di circa 9 metri, con cinque turisti bolognesi a bordo, due uomini e tre donne, che in navigazione al largo della spiaggia delle ghiaie, hanno lanciato l’allarme per la copiosa presenza di acqua a bordo, con rischio di affondamento
La motovedetta CP 892 ha rapidamente raggiunto l’imbarcazione, mentre gli occupanti tentavano di raggiungere a remi la riva per scongiurare il pericolo di affondamento. Le persone a bordo – tutte in buone condizioni – sono state fatte salire sul mezzo di soccorso ed il gommone, affiancato alla motovedetta, è stato condotto in porto a Portoferraio, dove si sono iniziate le prime manovre di svuotamento.
Gli interventi di oggi si aggiungono a quanto fatto sempre dalla Guardia Costiera Elbana nella giornata di ieri nel golfo della Biodola, dove due giovani si sono trovati in difficoltà per una avaria al timone della propria imbarcazione che, senza controllo e spinta dal mare, stava avvicinandosi pericolosamente alla scogliera.
Il rapido intervento della motovedetta partita da Portoferraio, ha consentito di recuperare in tempo i due occupanti, assicurando la piccola imbarcazione in sicurezza presso gli ormeggi dell’Enfola, dove poi sono state sbarcate anche le due persone in buone condizioni fisiche.
La Guardia Costiera rammenta l’importanza di verificare sempre e con estrema accuratezza la perfetta efficienza del proprio natante, soprattutto prima di affrontare lunghe navigazioni. Nel malaugurato caso di dover abbandonare in fretta la propria imbarcazione è importante far indossare a tutti i giubbotti salvagente, anche se si trasborda sul battello di emergenza, segnare l’ultima posizione nota, portare con sé un mezzo per poter comunicare (cellulare o radio vhf) e non ultimo ricordare di prendere le dotazioni di sicurezza – in particolare i mezzi di segnalazione – necessari per permettere la propria individuazione.
Il numero blu 1530 è il numero gratuito per segnalare tutti i tipi di emergenza in mare.
resti sparsi del relitto montecristo 18 8 14 (1)



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