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Ciao Michele, proteggerai i tuoi compagni di sofferenze.

Scritto da  Ass Dialogo Venerdì, 22 Agosto 2014 11:28

Nella chiesa parrocchiale di Porto Azzurro si sono svolti i funerali di Michele, detenuto di origini serbe, deceduto per cause naturali nella casa di reclusione elbana. Alla Messa erano presenti educatori penitenziari e agenti di polizia, alcuni detenuti e numerosi volontari.“La vita di Michele – ha detto don Francesco – non è stata una vita facile. Vogliamo mostrargli affetto con la nostra presenza, con la convinzione che la morte non ha l’ultima parola".

“La vita di Michele – ha detto don Francesco – non è stata una vita facile. Vogliamo mostrargli affetto con la nostra presenza, con la convinzione che la morte non ha l’ultima parola. E lasciandoci interpellare dalla parola di Gesù che dice che gli ultimi saranno i primi”.
I canti, eseguiti nel corso della messa. hanno proclamato questa fede, parlando di accoglienza da parte di Dio, di lutto trasformato in gioia, di speranza e di salvezza.
Tutto condensato in una frase scritta dagli amici: “Miki, Dio ti accoglierà come uomo e ti darà un compito: proteggere i tuoi compagni di sofferenze”.
Michele è stato sepolto nel cimitero di Porto Azzurro.
“Dialogo”, associazione elbana di volontariato carcerario

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