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In ricordo di Paola Barbiani, un estratto del suo ultimo lavoro

Scritto da  Ivo Fuligni Venerdì, 05 Settembre 2014 10:59

 

Nel ringraziare di cuore La Vostra redazione per quanto pubblicato in ricordo di Paola e per la condoglianze ricevute, con la presente, stante l’impossibilità di farlo personalmente, vorrei, ancora una volta tramite voi, esprimere, anche a nome della mia famiglia, il più sentito ringraziamento a tutti coloro che ci sono stati vicini e ci hanno consolato in questo triste e difficile momento.

Sperando di fare cosa gradita allego un’estratto dalla Relazione Finale da Lei scritta, a Giugno 2013, al termine dell’anno di prova e di formazione indispensabile per diventare definitamente insegnante di ruolo.

Con vera amicizia, un abbraccio.
Ivo

 

ESTRATTO DALLA RELAZIONE FINALE sulle esperienze ed attività svolte nel periodo di prova ed anno di formazione
Anno Scolastico 2012 – 2013
I.T.C.G. “G. CERBONI”

Docente Neoassunto: Paola Barbiani
Tutor: Prof. Eli Puccini

Sono nata e vissuta fino all’età di 14 anni (poi ci siamo trasferiti a Piombino) in un piccolo paese di campagna a pochi chilometri da Piombino: “Populonia Stazione”.
Allora, il paese era costituito da una “fattoria modello” la fattoria di Poggio all’Agnello (dove mio padre lavorava come fattore amministrativo), dalla scuola (dove mia madre era l’unica maestra e gestiva la pluriclasse), dalla Stazione, dall’ufficio Postale e da 2 negozi.
La scuola come si suol dire per me era “uscio e bottega”, sopra la casa e sotto la scuola, ed io spesso mi domandavo: “ma sono nata in casa od a scuola?”
Dopo poco cominciai ad affacciarmi al mondo scolastico di mamma e così, non so nemmeno come, a 5 anni sapevo già leggere e scrivere.
Tutto ciò non mi è servito a niente perché poi ho fatto il percorso regolare come gli altri ragazzi.
La mia convinzione però era chiara non avrei mai fatto l’insegnante.
Finita la terza media, mia madre ci provò a mandarmi alle magistrali, ma io con fermezza rifiutai e mi iscrissi all’I.T.C. Einaudi di Piombino (vinsi la mia prima battaglia ripetendomi sempre che non avrei fatto l’insegnante).

Dopo il diploma, l’iscrizione alla Facoltà di Economia e Commercio (con un piccolo pensiero rivolto alla Facoltà di Veterinaria ma subito accantonato), dove i primi 3 anni ho conseguito risultati brillantissimi dando 14 esami.
Successivamente varie problematiche mi hanno portato ad avere un percorso irregolare e, nel 1980 ricevo una telefonata dalla segreteria dell’I.T.C. di Cecina con la richiesta di dispobilità ad effettuare (da non laureata) una supplenza di ragioneria, supplenza accettata dopo averci pensato tanto.
L’anno successivo mi chiamarono dalla mia ex scuola: il Prof. Faucci, mio insegnante di ragioneria ed allora Preside, mi offrì una cattedra annuale sempre di ragioneria.
Nonostante che le esperienze furono molto positive, mi ripetevo sempre, che erano state esperienze passeggere, in seguito il lavoro sarebbe stato un altro.
Finalmente il 28.02.1987 (un po’ tanto fuori corso) mi laureo e dopo 15 giorni sono già ad insegnare all’ITC Ceccherelli di Piombino.
Ad ottobre dello stesso anno vengo a sapere che ci sono dei posti liberi all’Isola d’Elba e, sinceramente più per curiosità, prendo la nave e mi reco presso la sede dell’ITC Cerboni in Salita Napoleone a Portoferraio.
Quando busso alla porta della Presidenza mi trovo davanti una montagna d’uomo (Il preside Pino Angeli) che dopo avermi chiesto che materia insegno, mi assegna le classi mi manda a prendere il registro e poi direttamente in classe, senza chiedere il mio parere.
Dicevo fra me e me “ ma che persona strana … comunque un anno passa presto e poi ritornerò in continente (come si dice all’Elba).”
Ma mi sbagliavo l’Elba mi ha conquistato in tutto odori, sapori, mare, amici,colleghi e quella che doveva essere un’esperienza annuale è diventata un’esperienza che dura ormai da 26 anni e sempre nella stessa scuola.
Ricordo i Presidi successvi, le colleghe, i colleghi ed il personale A.TA., con un pensiero speciale a coloro che oggi non ci sono più e non perché trasferiti in altri istituti od andati in pensione, quanti allieve ed allievi, l’impegno nel serale (che ha consentito a tanti ex studenti elbani di conseguire “il diploma”) e quello come docente di sostegno.
Questi anni di insegnamento come “docente supplente non di ruolo” presso l’ITCG Cerboni di Portoferraio, sono stati utili, ho maturato un’esperienza umana, oltreché professionale, venendo in contatto, con contesti socio-familiari talvolta difficoltosi e con colleghi più o meno disponibili alla collaborazione, arricchendo così la mia esperienza di docente, riversandola e riadattandola negli anni successivi, stante il numeroso turn over degli insegnanti che, ogni inizio di anno scolastico, è una costante negativa negli istituti scolastici dell’Isola d’Elba.
Non mi sono mai risparmiata e so di aver dato tanto ma sicuramente ho ricevuto molto di più.
In questo quarto secolo di vita scolastica quante attese, speranze e delusioni, quante prove … quante scelte.
Anche a fine agosto dell’anno scorso, quando l’atteso ruolo è arrivato non nel sostegno ma nella “materia”, dopo aver constatato, con rammarico, di dover abbandonare il lavoro fatto come insegnante di sostegno negli ultimi anni, per poter svolgere questo anno di prova ho dovuto chiedere il part-time perché la cattedra provvisoriamente assegnata prevedeva anche 9 ore presso IPC Ceccherelli di Piombino oltre alle 9 ore al corso serale da me svolte all’I.T.C.G. Cerboni all’Isola d’Elba, un impegno impossibile da portare avanti nelle mie attuali condizioni fisiche (invalida all’80%).
Per concludere cosa posso dire: evidentemente nel mio DNA deve esserci confluito un 50% del contabile (come babbo e nonno) e un 50% dell’insegnante (come mamma), e, comunque, sono FELICE di questo ruolo, anche se arrivato un po’ in ritardo, al quale come me anche loro tenevano tanto e spero che da lassù siano orgogliosi di me.

Paola Barbiani

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