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Così Campo ha commemorato le vittime dello Sgarallino

Scritto da  Raffaele Sandolo Sabato, 27 Settembre 2014 00:23

 

Ogni anno partecipo alla celebrazione dei caduti dell'Andrea Sgarallino, affondato nella costa nord dell'isola d'Elba presso Nisporto il 22 settembre 1943. L'avvenimento scosse tutti gli elbani. Ancora oggi i campesi ricordano i defunti, civili e militari, scomparsi fra le onde: Giovan Battista Baldetti, Giuseppe Cetica, Salvatore Locci, Vittorio Battaglini, Michele Ricci, Gina Nelli, Angelo Baldetti, Egisto Nelli, Romildo Ricci, Enrichetta Castrini, Anna del Bono, Pasquale del Bono.

Negli ultimi anni ho assistito alla manifestazione celebrativa di Portoferraio partecipando alla Santa Messa, alla visita al Museo Commemorativo dello Sgarallino a Carpani, al viaggio in nave col fermo sulla posizione dell'affondamento e alla posa in mare della corona d'alloro benedetta. I vari Comuni elbani, in modo distinto l'uno dall'altro, ricordano quella tragedia del mare.

Finalmente questa mattina, a Marina di Campo e in piazza Vittime Piroscafo A. Sgarallino, ho potuto partecipare alla celebrazione con profonda commozione e tristi ricordi. Erano presenti, assieme a Lorenzo Lambardi Sindaco di Campo nell'Elba e Paolo Ferrari Sindaco di Portoferraio, alcuni parenti delle vittime, gli alunni della Scuola Media, i cittadini e altri invitati.

La presentazione della manifestazione e le struggenti parole del Sindaco Lambardi hanno interessato sia gli adulti che gli alunni. Inoltre il breve discorso del Sindaco Ferrari è stato seguito con estrema attenzione. Quando è stata scoperta la Targa Commemorativa e alla lettura dei nomi dei caduti vi è stata molta attenzione con manifesto turbamento. Successivamente è stato deposto, sotto la targa, un mazzo di fiori offerto dai cittadini campesi. Infine si è fatto un minuto di silenzio per le vittime campesi ed elbane. Terminata la manifestazione i partecipanti, sotto il sole dell'autunno campese, si sono avviati verso casa con aria triste e la mente rivolta al passato.

Raffaele Sandolo

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