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I fanghi neri di piazza Cavour

Scritto da  Alberto Nannoni Domenica, 02 Agosto 2015 12:51

Ieri 1 agosto intorno alle 19,00 c'è stato un breve, pur se intenso, temporale su Portoferraio. Niente di particolarmente violento, nè causa di alcun danno. Quando ha smesso di piovere sono andato in piazza Cavour: era in programma la festa dei Sardi ai Giardinetti e la sfilata dei loro bellissimi costumi in centro storico.
Abbiamo dovuto assistere, purtroppo e nuovamente, all'indegno spettacolo dei fanghi neri puzzolenti che sono traboccati in quantità dalle griglie del sistema fognate urbano invadendo il selciato in lastre rosa della piazza. Non chiamo questi materiali con il loro nome esatto per rispetto dei lettori, ma i portoferraiesi sanno bene di che si parla. Ho visto moltii commercianti della piazza che si sono dati immediatamente da fare con mezzi propri, compreso idropulitrici, per allontanare prontamente questi fanghi e cercare di farli rientrare nelle fogne. Dobbiamo complimentarsi con loro, incluso l'ambulante cinese che con una scopa li aiutava. Hanno dimostrato tutti grande pazienza, tolleranza e spirito civico. Ben sanno che le loro attività, ed il loro lavoro, sono legate indissolubilmente al decoro ambientale della piazza. Ma il problema si ripete inesorabilmente da svariati anni, nè la precedente decennale Amministrazione lo ha mai affrontato, pur apparendo di semplice soluzione. A chi compete l'igiene urbana? Gli uffici addetti dell'ASL non vedono, o non sanno? Vorremmo dire con rispetto all'Amministrazione in carica: affrontate il problema subito e risolvetelo, fate intervenire gli uffici competenti se necessario anche battendo i pugni sui tavolini, reperite i fondi necessari. Ne guadagnereste l'apprezzamento dei portoferraiesi. Isolare un singolo problema, affrontarlo con rapidità e risoverlo definitivamente è molto più lungimirante che abbozzarne tanti senza finalizzarne alcuno.
Negli anni duemila non è tollerabile che una bella manifestazione come questa (a proposito: complimenti all'Associazione Bruno Cucca) sia costretta a confrontarsi con una piazza invasa da fanghi neri.

Alberto Nannoni

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