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Strage di Parigi messaggi e riflessioni (agg. 1)

Scritto da  Rossella Muroni, Paolo Andreoli, Claudio De Santi, Scoglio-Nati Viola, Andrea Isolani, Alessandro Scipioni SI Toscana a Sinistra - Elba Sabato, 14 Novembre 2015 18:06

Pubblichiamo, nell'ordine cronologico in cui li abbiamo ricevuti, una serie di messaggi di cordoglio per le barbare stragi compiute a Parigi dai terroristi dell'ISIS:

Rossella Muroni - Legambiente

Una notte di terrore non deve trasformarsi nella notte dell'umanità. A Napoli apriamo il congresso regionale di Legambiente Campania con il cuore a Parigi. Provo a dirlo semplicemente: davanti al terrore il nostro lavoro nell'associazionismo e' ancora più prezioso. Una notte di terrore non deve trasformarsi nella notte dell'umanità. Dobbiamo continuare a credere nel dialogo nel confronto nel rispetto. Nonostante tutto. Non abbiamo scelta. Dobbiamo andare avanti.

Paolo Andreoli - PD Portoferraio
Il Partito Democratico di Portoferraio dopo i gravi fatti accaduti a Parigi, manifesta la sua solidarieta’ con il popolo francese. A tale proposito si riunira’ lunedi pv. Dalle ore 18 in poi presso la propria sezione in piazza della repubblica, proprio per decidere eventuali iniziative da intraprendereIl segretario

Claudio De Santi - Sindaco di Rio nell’Elba,
In seguito ai gravi attentati che si sono svolti ieri a Parigi, esprimo la mia solidarietà ad una nazione particolarmente legata all’Isola d’Elba dalle vicende storiche.
Seguendo sui media quello che è accaduto ieri a Parigi e quello che stanno vivendo i cittadini francesi in queste ore, come sindaco e come cittadino, esprimo piena solidarietà. Sono veramente sconcertato. Questi sono avvenimenti allucinanti e che mirano a destabilizzare la capacità di sopravvivenza della civiltà.
Questo significa che non si può mai abbassare la guardia e che oggi come non mai è necessario ricostruire un tessuto sociale legato ai principi fondanti della Democrazia e del rispetto della vita, principi duramente conquistati nei nostri Paesi ma sempre potenzialmente a rischio”.

 

Scoglio-Nati Viola - Isola d'Elba
Siamo solo un piccola goccia in un mare immenso, ma oggi noi siamo sconvolti, spauriti e morti dentro, ma cio’ non deve fermarci. In una tragedia cosi grande che non ha confini, ne eta’ e nemmeno diversita’ di pensiero, la nostra reazione deve essere decisa ma nello stesso tempo razionale. Hanno cercato di colpire cio’ che nella vita quotidiana e’ divertimento, spensieratezza e gioia. Noi piccolo club dove lo scopo principale e’ l’aggregazione e la gioia di vivere, ci sentiamo morti nell’animo e ci uniamo al dolore immenso del popolo francese.

 

Andrea Isolani - Portoferraio
A mio modesto parere, ora che è di nuovo così facile rispolverare e risbandierare le teorie razziste e guerrafondaie di Oriana Fallaci (pace all'anima sua), in controtendenza e così maledettamente fuori moda, dico con assoluta convinzione che aveva ragione da vendere Tiziano Terzani, ispirato da Mahatma Gandhi (a sua volta ispirato dalla BHAGAVAD GITA e dal BUDDISMO), sulla necessità di ricercare ad ogni costo il dialogo anche con il nostro peggior nemico.... ricordiamoci sempre che nessuno si sveglia la mattina e per cattiveria o perchè non sa cosa fare va ad uccidere o a farsi saltare per aria in mezzo alla folla e fare strage di innocenti.... un perchè c'è sempre... al di là del mezzo che si è scelto per far intendere le proprie ragioni - e quel mezzo, per quanto esecrabile, spesso è l'unico che ti lasciano a disposizione (qualcuno si ricorda cosa disse Andreotti in seguito ad una sua visita in un campo profughi palestinese?) - un perchè c'è sempre.... non sto giustificando..dico solo che se si vuol vivere tutti in pace su questa minuscola barchetta in mezzo a quell'oceano sconfinato che è l'universo, in futuro dovremmo, anzi, dovremo ascoltarci tutti di più e ognuno ascoltare bene, con le orecchie e con il cuore, le ragioni dell'altro. Nel caso specifico... ricordiamoci tutti che la Francia è, che piaccia o no ai benpensanti, una potenza neocoloniale che fa il bello ed il cattivo tempo ancora nelle proprie ex-colonie, e negli affari medio orientali... è una potenza nucleare ed impone il proprio volere anche in sede onu e Nato sulla vita di numerosi stati e popoli, dal centro Africa fino allo scacchiere medioorientale... e i suoi metodi per imporre le proprie volontà su questi popoli non sono da meno di quelli usati ieri dai terroristi a Parigi, anzi, diciamo che questi in confronto sono dei dilettanti allo sbaraglio. Detto questo esprimo tutto il mio più sentito cordoglio e compassione per le vittime innocenti di ieri, vittime anche delle politiche internazionali dei Governi che dal dopoguerra in poi si sono succeduti in Francia, compreso naturalmente l'attuale.
Per comprendere meglio lo strabordante potere francese come potenza neocoloniale e le prassi a cui è avvezza consiglio:www.sibialiria.org/wordpress/?p=2068 .....e, perchè no, questa: https://massim.wordpress.com/…/il-peccato-originale-del-nuc…

 

Alessandro Scipioni - Lega Nord Livorno
“Gli attentati di Parigi, sono sconcertanti sia dal punto di vista umano che da qualsivoglia punto di vista politico. E si dimostrano palesemente che il buonismo riguardo all'estremismo islamico rappresenta un vero e proprio suicidio per l'Occidente ed un vero e proprio crimine contro la sicurezza dei cittadini di tutta Europa. L'ingresso incontrollato di clandestini nei nostri paesi consente al terrorismo di avere sempre nuove risorse, e di togliere alle forze dell'ordine il controllo del territorio. Se non chiuderemo immediatamente le frontiere ed innalzeremo livelli di sicurezza ormai allo stesso modo con il quale è da decenni costretto a difendersi lo Stato d'Israele, ci troveremo presto di fronte a nuovi sconcertanti episodi sanguinari. Massima solidarietà al popolo francese, il quale per legami familiari mi sento parte, ed alle famiglie delle vittime.
C'è solo la via della fermezza riguardo alla chiara inconciliabilità tra l'islamismo estremo e di valori della cultura occidentale. Oggi quando si parla molto di laicità dello Stato dovremmo avere un occhio più attento al barbaro ritorno ad un medioevo teocratico verso il quale si sta portando la presenza di milioni di islamici non ho, piuttosto di a negare le nostre radici cristiane.
Aujourd'hui, nous sommes tous français (Oggi siamo tutti francesi)”.

 

SI Toscana a Sinistra - Elba

 Non è questa la prima strage che compiono i disumani terroristi dell'Isis e neppure quella al termine della quale si sono contate più vite spezzate, ma la tragedia francese ci colpisce come mai prima perché consumata nel cuore dell'Europa, perché ci fa toccare con mano che "la terza guerra mondiale spezzettata" - come dice il Papa - non è semplicemente alle porte ma in casa nostra. 

Va da sé che in una guerra, se non si vuol soccombere, occorra difendersi, ed in primo luogo lo si deve fare potenziando i nostri servizi di intelligence e di polizia, importante è anche una soluzione diplomatica del conflitto interno siriano, che è stato il grimaldello usato dai fanatici islamisti per la espansione della loro influenza politica e territoriale.
L'opzione militare contro l'ISIS nei territori del cosiddetto califfato, che si profila, non potrà che esercitarsi con il concorso di tutte le nazioni democratiche, sotto l'egida ed il controllo delle Nazioni Unite e non dovrà obbedire a logiche di "regolamenti di conti interni", come quella che ha determinato fino ad oggi l'ambiguo atteggiamento della Turchia, in realtà più preoccupata di eliminare la sua opposizione curda che a fermare i tagliagole di Al Baghdadi.

 


perché consumata nel cuore dell'Europa, perché ci fa toccare con mano che "la terza guerra mondiale spezzettata" - come dice il Papa - non è semplicemente alle porte ma in casa nostra. Va da sé che in una guerra se non si vuol soccombere occorre difendersi, ed in primo luogo lo si deve fare potenziando i nostri servizi di intelligence e di polizia, importante è anche una soluzione diplomatica del conflitto interno siriano, che è stato il grimaldello usato dai fanatici islamisti per la espansione della loro influenza politica e territoriale. L'opzione militare contro l'ISIS nei territori del cosiddetto califfato, che si profila, non potrà che esercitarsi con il concorso di tutte le nazioni democratiche, sotto l'egida ed il controllo delle Nazioni Unite e non dovrà obbedire a logiche di "regolamenti di conti interni", come quella che ha determinato fino ad oggi l'ambiguo atteggiamento della Turchia, in realtà più preoccupata di eliminare la sua opposizione curda che a fermare i tagliagole di Al Baghdadi.

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