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PORTOFERRAIO: NUOVO SEQUESTRO DI MERCE CONTRAFFATTA DA PARTE DEI CARABINIERI, DUE UOMINI DENUNCIATI

Scritto da  Comando Compagnia Carabinieri Portoferraio Sabato, 19 Maggio 2012 14:55

Un nuovo controllo finalizzato al contrasto della contraffazione e alla tutela dei marchi da parte degli uomini dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio ha portato al sequestro di 19 polo, 21 camicie, 1 motosega, 1 trapano ed 1 avvitatore a batteria, con segni di case produttrici molto note … contraffatti.

Un nuovo controllo finalizzato al contrasto della contraffazione e alla tutela dei marchi da parte degli uomini dell’Aliquota Operativa del Comando Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio ha portato al sequestro di 19 polo, 21 camicie, 1 motosega, 1 trapano ed 1 avvitatore a batteria, con segni di case produttrici molto note … contraffatti.
I due uomini trovati in possesso della merce sono entrambi campani, uno di 50 e l’altro di 45 anni e sono stati sorpresi, di pomeriggio, a vendere sul territorio elbano alcuni prodotti di provenienza illecita, smerciandoli come articoli di note aziende, ad un costo decisamente più basso rispetto al reale valore di mercato degli originali.
Con l’arrivo della bella stagione il desiderio di acquistare qualche maglietta estiva, alla moda, aumenta nella clientela e di conseguenza può aumentare sensibilmente l’offerta ... anche quella del così detto tarocco proposto da ambulanti. Ma ai Carabinieri, dediti al costante capillare controllo del territorio, qualche pomeriggio fa, a Portoferraio è apparso piuttosto evidente che quelli commercializzati da due venditori mai visti prima sull’Elba, potessero essere prodotti falsi e dopo un primo veloce accertamento hanno proceduto al sequestro dei capi d’abbigliamento e degli utensili.
I due campani sono stati quindi denunciati alla Procura della Repubblica di Livorno alla quale dovranno rispondere del reato di commercio di prodotti con segni falsi e vendita di prodotti industriali con segni mendaci, con pene che possono raggiungere i due anni di reclusione.
I vertici dell’Arma dell’isola tengono a sottolineare che è necessario guardare alla contraffazione per ciò che realmente è: un’attività illegale su cui puntano, ormai da molto tempo, anche le forme di criminalità organizzata travestita da offerta di un illusorio risparmio (quasi sempre la merce è di scarsissima qualità).


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