L’Associazione Culturale Persephone è lieta di avviare, durante il periodo invernale una serie di iniziative culturali nei Comuni elbani. Come sappiamo durante la stagione estiva il divertissement anche culturale si decentra dalla “Capitale” Portoferraio, la quale durante la bassa stagione, invece, vuoi per la presenza di scuole che di infrastrutture di diverso tipo rimane socialmente il centro principale della piccola comunità elbana. Nei paesi cessa la vita sociale e culturale, scandita solo dalle funzioni religiose, non frequentate da tutti.

La sera del 17 dicembre scorso, finalmente, sono riuscita ad andare nel nuovo Teatro Flamingo di Capoliveri , da poco riaperto. Era il Cinema della mia infanzia e la sala da ballo di mia madre, e sono rimasta piacevolmente stupita : il Teatro era al completo, affollato dal pubblico capoliverese e isolano.

La popolazione ha desiderio di condivisione, di socializzazione e di nutrire l’anima e quest’ultimo bisogno lo puo’ soddisfare solo la cultura nelle sue variagate manifestazioni. Il senso di vuoto e l’incertezza che avanzano possono essere esorcizzati, reintroducendo la capacità di riflessione, insegnando cio’ che non si puo’ insegnare ma che si puo’ risvegliare con l’esempio, trascinando dentro l’esperienza. Praticando l’uso della metafora si accede a quel processo alchemico misterioso che è la creatività. E quando il procedere è acquisito, quando ciascuno di noi allora comprenderà che è vero cio’ che diceva Platone che il Bello, equivale al Bene, equivale all’Uno - Il Bello è una preghiera, il Bello è Dio- allora e collettivamente avremo veramente i mezzi per sostenere un cambiamento.

Grazie anche al desiderio del Comune, inizio questo progetto con la presentazione del libro,” Il Tesoro di Montecristo”, un romanzo con fondo storico di Marcello Camici, medico, ricercatore dell’Università di Pisa e scrittore, edito dalla Persephone Edizioni.(Angela Galli)

Sinossi:

Il romanzo è ambientato nel XVI secolo e l’azione si svolge nel Mar Mediterraneo.

L’isola di Montecristo, la città di Genova, le coste del nord Africa e l’antica Istanbul sono i luoghi dove si muovono i protagonisti: Dragut, gran Rais della flotta barbaresca con la sua ciurma e fede nell’islam, Solimano il Magnifico, sultano dell’impero ottomano con la sua corte, Andrea Doria, ammiraglio della flotta cristiana con la sua Genova, i monaci del monastero di San Mamiliano nell’isola di Montecristo, con la loro fede cristiana.

Dragut vuole distruggere Genova per vendicarsi di Andrea Doria che lo fece prigioniero e lo pose schiavo al remo. Coinvolge Solimano il Magnifico in una spedizione navale contro la Repubblica .

Andrea Doria difende sé stesso e la sua città con l’aiuto dei monaci del monastero dell’isola di Montecristo. Nell’isola, Doria nasconde ingenti somme di denaro della Casa delle Compere della Repubblica di Genova e gli stessi monaci vengono addestrati al combattimento, all’avvistamento e alla segnalazione di galee musulmane.

Il monastero viene messo a ferro e fuoco da Dragut nel viaggio di ritorno, dopo la sconfitta navale subita dal Rais nel tratto di mare davanti a Genova dalla flotta comandata da Andrea Doria.

Un romanzo che diventa “affresco” del mar Mediterraneo, in quanto questo mare bagna tutti i luoghi dell’azione narrata nel romanzo ed è anche lo stesso mare dove i personaggi principali vivono ed agiscono in due mondi e in due modi differenti di intendere la fede: quella cristiana e quella islamica.

(Marcello Camici)