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Babbo Natale esiste

Scritto da  Roberto F. (Il tempo per riflettere) Lunedì, 22 Dicembre 2014 12:28

 

Attraversiamo momenti difficili. Giorni, ore, minuti che passano senza interesse, scanditi dalla lancetta della monotonia quotidiana. Ti alzi svogliato, e lo stimolo per affrontare una nuova giornata di lavoro, di vita, potrebbe nascere solo dal cambiamento. Invece è la solita solfa, insopportabile, che appiattisce il tuo stato d’animo, e se nel sistema avviene un cambiamento, questo peggiora ancora di più la situazione. Il nostro è un Paese dove la burocrazia complica le cose, creando rallentamenti e una grande confusione. Un Paese con tanti doveri, ma pochi diritti. Mi ci vorrebbe una bella iniezione ricostituente di valori, per ricominciare a credere in qualcosa: nello Stato, nella Giustizia, nella Chiesa, nella politica, o in qualche sorta di ideale. Sento il bisogno di uno spazio aggregativo che mi faccia stare insieme agli altri, per poter comunicare le mie idee e confrontarmi. Per difendersi dal mondo invece, come tante lumachine, ci siamo rinchiusi nel nostro guscio protettivo isolandoci dal resto. Ma in un periodo così buio, quando ti senti veramente giù di tono, la soluzione forse, puoi trovarla dietro l'angolo. Ecco il mio vaccino per le malattie dell'anima, la mia valvola di sfogo: una bella passeggiata in mezzo alla natura, lungo il sentiero dell'Enfola, una pausa nello spazio a " il tempo per riflettere" e lentamente mi riossigeno, riacquistando il mio colorito naturale. Guardo il panorama che ho di fronte e rimango estasiato dalla sua bellezza. Immobile, continuo ad ammirare, cercando di assorbirne i colori, i profumi, e la mia mente incomincia a viaggiare. Mi ricordo di quando ero bambino, di queste festività, nell'attesa fremente di Babbo Natale. Respiro e vivo ancora l'atmosfera della notte Natalizia, quando mi svegliavo nel sonno, illuminato dal tenue chiarore delle luci colorate a intermittenza. Avevo bisogno di fare pipì, ma la trattenevo, per la paura di incontrare Babbo Natale e rovinare quel momento magico. Poi la stanchezza riprendeva il sopravvento e mi riaddormentavo pensando ai regali che avrei trovato sotto l'albero, al mattino.
E così solo, in mezzo alla natura, contemplo, interrompendo ogni legame con la ciclicità giornaliera, come in un'altra dimensione, senza spazio né tempo. In quei momenti, mi sento come un bimbo, ormai quasi sessantenne, che non vuole mollare, ma che vuole continuare ad avere speranza e a credere in certi principi e in certi valori. Sì, vorrei tanto continuare a credere a Babbo Natale. Poi, d’improvviso, si alza una folata di vento e tra il fruscio delle foglie mi sembra di sentire una voce sussurrare: “Dipende da te! Ma ricordati, che l'essenziale non può essere visto con gli occhi.”

 

Dal libro "Un altro giro di giostra" di Tiziano Terzani:
Nel 1897 una bambina scrisse al giornale “New York Sun” dicendo che i suoi amici le avevano detto che Babbo Natale era una invenzione. Non esisteva. Voleva che il giornale le dicesse la verità. Il giornalista le rispose: “Cara Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono vittime dello scetticismo dei nostri scettici tempi. Credono solo alle cose che vedono. Eppure, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste allo stesso modo in cui esistono l’amore, la generosità, la devozione. E tu sai che queste cose esistono, abbondano, e sono le cose che danno alla tua vita la sua bellezza e la sua gioia. Perchè le cose più reali sono quelle che né i bambini né i grandi riescono a vedere”.

 

Tanti cari auguri e un buon 2015

Roberto F. (Il tempo per riflettere)

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