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Alessandro Onorato è tra i protagonisti di “Boss in incognito”, in onda su Rai Due

Scritto da  Martina Nesti Lunedì, 26 Gennaio 2015 12:16

Alessandro Onorato, nella puntata in onda il 26 gennaio, si calerà nei panni di un semplice marittimo seguendo a bordo della Moby Aki quattro persone dell’equipaggio in vari reparti, dal bar, alla pulizia, al garage per l’imbarco/sbarco veicoli, documentando le giornate di lavoro e svelando soltanto alla fine del programma ai tutor la propria identità.

Alessandro Onorato, del Gruppo Moby, è tra i protagonisti della seconda edizione di “Boss in Incognito”, docu-reality in onda da lunedì 22 dicembre in prima serata su Rai Due, prodotto da Rai Due in collaborazione con Endemol Italia e condotto da Costantino della Gherardesca. Alessandro è tra i dieci “boss” di importanti aziende italiane che hanno accettato la sfida di mettersi in gioco e lavorare sotto mentite spoglie fianco a fianco con i propri dipendenti, ricoprendo diverse mansioni e diversi ruoli con l’obiettivo di conoscere meglio chi lavora nella propria azienda e imparare qualcosa di più sulla realtà che dirigono.

Alessandro Onorato, nella puntata in onda il 26 gennaio, si calerà nei panni di un semplice marittimo seguendo a bordo della Moby Aki quattro persone dell’equipaggio in vari reparti, dal bar, alla pulizia, al garage per l’imbarco/sbarco veicoli, documentando le giornate di lavoro e svelando soltanto alla fine del programma ai tutor la propria identità.

“L’idea di partecipare a Boss in Incognito ci è sembrata subito interessante. L'abbiamo vista come occasione di poter raccontare una realtà particolare com’è quella lavorativa del mondo marittimo. La nostra attenzione per il servizio è sempre stata maniacale ma quando su una nave passano migliaia di passeggeri ogni giorno è normale che lo sforzo per continuare a migliorare nel dare un servizio di altissima qualità sia enorme – commenta Alessandro Onorato -Moby è una realtà della quale non si può non andare fieri: nonostante la crisi siamo riusciti a preservare l’occupazione senza rinunciare ai nostri tratti distintivi, non da ultimo l’italianità della totalità dei marittimi e la serietà nello svolgere un servizio di pubblica utilità anche in bassa stagione, garantendo la continuità territoriale anche d’inverno, quando le navi non viaggiano di certo piene. Il programma riesce a raccontare tutto quello che c’è dietro il servizio, dalla necessità di riportare la nave a un livello di pulizia altissimo ogni giorno alle persone che lavorano per mesi lontano dalle proprie famiglie, storie di sacrificio e attaccamento al lavoro di rara bellezza. Credo infine che il meraviglioso sfondo della costa della Sardegna, territorio che amo profondamente, renderà la puntata ancora più speciale.”

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