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Le dolenti note sul Teatro dei Vigilanti

Scritto da  Roberto Borra Lunedì, 15 Aprile 2019 07:02

Vigilanti 620 La struttura necessita di urgenti interventi di manutenzione e ripristino 

Sabato sera al teatro dei Vigilanti Renato Cioni, si è chiusa la stagione teatrale 2018/2019. Otto sono stati gli spettacoli, vario il genere, dal classico Goldoni con La locandiera che ha visto come protagonista Stefania Sandrelli, alla rivisitazione in tema attuale del grande testo di Edoardo Scarpetta Miseria e Nobiltà, e poi il balletto e una serata di monologhi e canzoni bellissime con Davide e Chiara Riondino, le compagnie giovanili, tanto per citarne qualcuno.


Da anni facciamo l’abbonamento e salvo impedimenti di forza maggiore andiamo a goderci queste serate. Gli abbonamenti si possono acquistare sia per i posti in platea che nei palchetti. Ed ecco le dolenti note.


Fuori abbonamento si trovano solo posti negli ultimi palchi con visuale scomodissima o sugli sgabelli posti dietro le poltroncine dei palchi. Nessun biglietto in platea, e questo non va assolutamente bene. Ma allora visto che la domanda è molta e che il pubblico ha un’età media non giovanissima, perché non trovare il modo di fare anche qualche pomeridiana? Molti dei nostri amici hanno difficoltà ad uscire e soprattutto a guidare con il buio, ma sarebbero interessati comunque alle rappresentazioni e la pomeridiana, anche se non di tutti gli spettacoli, potrebbe essere la soluzione per allargare il pubblico pagante. Qualche anno fa venivano organizzati nel pomeriggio che precedeva lo spettacolo, incontri con i protagonisti. Una cosa simpatica e piacevole che permetteva di conoscere da vicino gli interpreti e di assistere poi con maggiore conoscenza.


Il palco scelto da noi sin dalla prima sera presentava nel muro una vasta zona ricoperta di muffa, quindi anche igienicamente insalubre. La sera del due aprile il pavimento era ricoperto quasi interamente da una sorta di sabbiolina che abbiamo ritrovato la sera del 13 aprile. Quindi in questo lasso di tempo nessuno ha spazzato. Le poltroncine sono sfondate, le pareti sono da un paio d’anni ricoperte da teli per i lavori di restauro iniziati e non proseguiti. Si vedono toppe di cemento in qua e là. E poi spesso come ieri per esempio, fa un gran freddo. Una situazione a dir poco incresciosa.


Ma la cosa che mi ha colpito di più in tutti questi anni di frequentazione è che non ho mai visto omaggiare gli attori, né tanto meno le attrici, magari con un semplice fiore. Che tristezza...

 

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