Stampa questa pagina

Ancora un premio letterario per Adriano Pierulivo

Scritto da  Stefano Bramanti Giovedì, 21 Novembre 2019 10:10

Ancora un premio letterario per Adriano Pierulivo, elbano di San Piero, il docente, regista, scrittore e poeta è tra l'altro arrivato al pensionamento, dopo 43 anni di lavoro, svolto negli ultimi anni a Livorno presso la scuola elementare Natali.


Un nuovo successo ottenuto all'interno di una iniziativa gestita dalla associazione culturale “Dobrá Voda” che ha organizzato la XV edizione del Concorso Nazionale di poesia a tema libero “Fiori d’Inverno”.
La giuria ha scelto la poesia di Pierulivo “In sospensione d'anima”, una lirica breve di forte denuncia sociale.


Molti i riconoscimenti per Pierulivo in oltre 15 anni di produzioni, è stato primo almeno una volta l'anno in concorsi di singole poesie, di libri inediti, racconti e poesie in vernacolo. Autore di commedie in vernacolo elbano occidentale, per la compagnia teatrale "La Ginestra" di Seccheto, ha anche scritto testi e curato regie teatrali per bambini. Ha pubblicato due libri di raccolte poetiche, "Isole dentro" (2007) e "Livorno e zone limitrofe" (2009), entrambe con l’editore Libro Italiano World. Ancor prima nel 2005 a Capoliveri, si aggiudicò il concorso poetico isolano gestito dal compianto Giorgio Weiss, "Premio Bartolomeo Sestini", con la poesia "13-03-53", la sua data di nascita, successo poi bissato con la poesia “Scirocco”. Decine poi gli altri premi con piazzamenti da podio. A Firenze è stato premiato tra i vincitori del Premio Letterario in memoria di Lorenzo Cresti e si è classificato primo in tre edizioni del Premio Letterario Nazionale "Athena Spazio Arte" di Piombino. Nel 2010 ha vinto il Festival della Pace di Livorno.

 

La poesia vincitrice:

IN SOSPENSIONE D'ANIMA

Nulla è sul fondo
dove pascola un pesce
che divora un altro pesce,
ma quanto impiega
un bel bimbo nero
a raggiungere quel fondo
e quanto terrore gli serve
per abbracciare la morte?


Passami una rosa da lanciare
perché io possa maledire
il nostro genere.


Intanto noi restiamo qui,
nelle nostre doline di ghiaccio
a raccontarci storie per giustificarci
e il muro che abbiamo alzato
non basterà a redimerci.


Noi moriremo senza precipitare,
in sospensione d'anima.

Vota questo articolo
(0 Voti)