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Gaetano D'Auria, uomo di sport, sociale e scuola

Scritto da  Nunzio Marotti Sabato, 02 Maggio 2020 11:35

 

Gaetano D'Auria è un uomo del sociale. La sua parola d'ordine è: inclusione.
Collaboratore scolastico dell'Istituto Foresi di Portoferraio, Gaetano si è occupato e si occupa prevalentemente di attività sportive.
L'ultima sua creatura è la nazionale di calcio dell'Isola d'Elba. Solo il Coronavirus è riuscito a fermare la partecipazione dell'Elba al primo campionato mondiale in programma a maggio in Macedonia. A gennaio scorso, a Jersey (l'isola più grande del Canale della Manica), fu proprio D'Auria a rappresentare l'Elba all'incontro mondiale della Conifa, l'associazione che rappresenta squadre calcistiche non affiliate alla Fifa. E l'ammissione dell'Elba è avvenuta dopo un appassionato discorso di Gaetano, che ha fatto leva sulle caratteristiche della nostra isola e sul possesso dei requisiti richiesti. Le squadre (più di 50 ma sono in aumento) che fanno parte della Conifa sono espressione di gruppi etnici e comunità. Fra queste troviamo la Lapponia, Cornovaglia, Jersey, l'Occitania, la Rezia, la Transtiria, Cipro Nord, Haway, Isola di Pasqua, Tibet, Darfur, gli Aborigeni e i Mapuche. Oltre all'Elba, ci sono le italiane Sardegna e Padania. Il campionato del mondo si svolge ogni quattro anni e in questo mese si sarebbe dovuta svolgere la quarta edizione. Le precedenti sono state vinte, nell'ordine, da Nizza, Abcasia (Georgia), Carpazia (ucraini di lingua ungherese). Sicuramente Gaetano non mancherà all'appuntamento di gennaio prossimo a Sabbioneta (Mantova), cioè all'assemblea della Conifa.
"Sono tanti anni che mi occupo di sport e sociale - ci racconta Gaetano - per me lo sport è inclusione. Qualche anno fa a Rio Elba, un bambino tetraplegico voleva giocare al calcio con i compagni di scuola facenti parte della Polisportiva. Abitava al secondo piano di un vecchio edificio senza ascensore e lontano dal campo sportivo. Abbiamo deciso di farlo giocare in porta. Non ci interessava vincere sul campo".
E lo sport ha fatto il miracolo: le televisioni e i giornali nazionali si sono interessati alla situazione. E' intervenuto anche il portiere della Nazionale Gigi Buffon. "E così, dopo appena un mese, il bambino ha avuto l'ascensore in regalo. E poi siamo stati ricevuti da papa Francesco e dal Presidente della Repubblica Mattarella".
Ma D'Auria è sempre oltre. E già immaginava il passo successivo: una Olimpiade dei bambini della scuola dell'infanzia (scuola materna). Ed è andato avanti fino a coinvolgere numerose scuole dell'isola in una festa di colori e freschezza, con bambini, genitori e atleti testimonial. E l'appuntamento di questo mese di maggio, l'ottava edizione prevista a Portoferraio, è stato rinviato ad ottobre. "Avevamo l'adesione anche di alcune scuole di Piombino. Vuol dire che quando la faremo avrà ancora più valore, dopo aver sconfitto la causa dell'emergenza attuale". In ogni caso verranno consegnate le medaglie ai 700 alunni che hanno aderito e una targa e le medaglie più grandi andranno al personale dell'ospedale elbano. "Ci tengo - aggiunge il promotore - a ringraziare i tre comuni elbani che ci hanno sostenuto: Portoferraio, Capoliveri e Marciana".
L'impegno sociale di Gaetano non si ferma neppure in questi giorni. Anzi, proprio l'emergenza covid-19 lo ha spinto ad adoperarsi a favore di una categoria elbana di lavoratori. Si tratta degli stagionali che, in una realtà turistica, sono impegnati al massimo per sei mesi l'anno. "Non ritengo giusto - dichiara - che questi lavoratori siano tagliati fuori dal bonus governativo di 600 euro". E così ha avviato una campagna sui social e contatti con il mondo politico.
Prima di chiudere la chiacchierata, non si può non ricordare l'iniziativa dello scorso dicembre nei locali del liceo delle scienze umane. Un modo originale per salutarsi prima delle vacanze natalizie. Grazie all'impulso di Gaetano, tutti gli studenti e i docenti si sono coinvolti organizzando un banchetto multietnico e regionale. Una scelta nella linea dell'inclusione, valorizzando le diverse culture di appartenenza in una scuola sempre più aperta ed accogliente. E insieme al banchetto, la premiazione di alcune vecchie e nuove glorie sportive dell'Elba, all'interno di un dialogo partecipato sui valori dello sport e della solidarietà.
Spesso si dice che la scuola la fanno i docenti. E' vero: si vuol dire così che sono le persone che contano. Sì, allora ricordiamole tutte. La scuola, e la società, la fanno le persone come Gaetano e altri che non pensano al proprio tornaconto ma che sanno di potersi realizzare nell'apertura e nell'attenzione a chi sta intorno. Soprattutto ai più fragili.


Nunzio Marotti

 

gaetano dal papa

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