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Il turismo disabile in Europa oggi, il turismo dell'Elba domani

Scritto da  Enzo Di Meco Domenica, 10 Maggio 2020 15:56

 

Gentile direttore,

Pensare ad un'Elba accessibile che possa accogliere i disabili in modo organizzato potrebbe rappresentare una grossa opportunità.
Espongo un po' di dati sul settore facilmente reperibili sul web:
Inizia nel 1990 in Europa ad aprirsi un punto di osservazione sul mondo del turismo disabile
Nel 2006,finalmente, l'ONU comincia ad occuparsi seriamente dei diritti ascrivibili al mondo della disabilità.
Nell'anno 2013 viene pubblicato quindi il PRIMO LIBRO BIANCO SUL TURISMO in cui si comincia a parlare di turismo ACCESSIBILE. Eurostat calcola in 127 milioni nella sola Europa le persone direttamente interessate al turismo disabile.
Di questi 127 milioni oltre il 70% gode della possibilità fisica ed economica di spostarsi per fare turismo.
Inoltre ogni disabile si sposta con altre persone abili in un rapporto di 1 a 3 (ogni disabile è mediamente accompagnato da altre 2 persone senza patologie).
Calcolando in € 620 di spesa media procapite (Eurostat) il risultato economico diventa impressionante!
Il turismo accessibile è inoltre troppo spesso e limitatamente concepito come quello del disabile su carrozzina.
Le disabilità riguardano anche le patologie alimentari,la sordita' e la cecità per non parlare delle patologie sulla sfera psichica.
Una visione miope che tradotta in cifre si attesta intorno al 20% del PIL Italiano riferito al turismo.
Basterebbe osservare l'attenzione che hanno quasi tutti i paesi europei per capire quanto lavoro onorevole e profittevole potrebbe arrivare solo se noi lo desiderassimo.
Queste fonti autorevoli ci costringono a riflettere ma soprattutto ad agire in fretta per essere pronti alla ripartenza anche in questa che è una enorme opportunità.
È un mercato che non conosce saturazione e più migliorano i servizi e più crescerà esponenzialmente.
Il NON FARE nulla, dichiarano fonti autorevoli,costa 140 miliardi di mancati guadagno.
Vogliamo provare,con piccoli ed economici accorgimenti a prenderci una fetta di questo interessante mercato anche all'Elba?
E non si pensi che occorrano grossi investimenti.
Molte delle strutture esistenti sono già attrezzate sul territorio,occorre solo migliorarle e pubblicizzarle.
Occorre solo desiderare di vendere l'idea che l'Elba consenta una vacanza in AUTONOMIA,SICUREZZA e COMFORT anche per "gli altri".
Vendere l'idea che l'Elba possa garantire un turismo dignitoso per tutti e secondo un principio di uguaglianza dovrebbe essere un piacere prima ancora che un dovere.
Il TURISMO ACCESSIBILE è in definitiva enormemente inclusivo in un settore economico che e' ancora convinto che l'essere esclusivo sia la unica carta da giocare.


Enzo Di Meco
diversamentELBA
(NCC specializzato nel trasporto dei disabili)

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