Stampa questa pagina

La solitudine degli anziani nel tempo del Coronavirus

Scritto da  Riccardo Osano Martedì, 12 Maggio 2020 11:20

 

5 maggio: secondo giorno di semilibertà, il mio cane Golia mi sta portando a passeggio nel tardo pomeriggio. Giungiamo alla rotonda del parco delle Ghiaie circondato da panchine con al centro la rosa dei venti. Su una di queste siedono, a debita distanza, due signori avanti negli anni e su quella appresso una signora neo pensionata. Nei tempi "normali" ci eravamo incontrati più volte scambiandoci due chiacchiere. Parlavano animatamente ed ho chiesto se potevo fare il quarto incomodo. "Ma si figuri, professore, si parlava di solitudine e come ora, pur uscendo di casa, sembra non volerci mollare più. Siamo un po' delusi da questa fuoriuscita"

"L'impressione mia è quella di incrociare degli alieni,potenzialmente pericolosi e lei, signora, ha subito lo stesso shock?"
"Si,stessa impressione, soprattutto quando non rispettano la distanza di sicurezza al supermercato. Poi sapere che la mascherina non ci protegge più di tanto peggiora le cose. Mi sforzo di non cadere in un'ansia cronica."
"Da ex docente mi preoccupano più i giovani che girano baldanzosi senza mascherina ed uno appiccicato all'altro."
"Stia tranquillo, di testa ne hanno poca, ma di vitalità ne hanno da vendere"
"Giusto, e poi bisognerebbe vedere anche i lati positivi anche se per noi anziani stento a trovarne, manco più i nipotini vengono a trovarci. L'importante, quando tornerà la normalità, è non lasciarci prendere dall'ansia sentendo un colpo di tosse o uno starnuto o che ci venga la fobia dei luoghi affollati, lavandoci le mani ad ogni piè sospinto. Ho letto che quando c'è stata la SARS, ad epidemia finita, il 54% della gente reduce da questo isolamento continuava a comportarsi come quando era sotto pericolo."
"Sempre da ex insegnante mi preoccupa non solo la loro salute fisica, ma anche il troppo tempo che dedicano al mondo virtuale a scapito di quello reale. Adesso pure la Scuola è diventata virtuale!"
Per la verità anche noi li stiamo imitando"
"Ha ragione e, secondo me, noi donne risentiamo di più di questa situazione, stiamo perennemente al telefono. Ho letto che dai primi di marzo in Italia i messaggi whatsapp sono aumentati del 50%, le visualizzazioni su facebook sono raddoppiate. Le chiamate di gruppo hanno superato il 10 mila percento senza parlare degli e-commerce, smart working, e-learning, eccetera"
"Ma come è informata! Lei non invecchierà mai. Non sono contro la tecnologia, ma mi spaventa il fatto che col tempo la gente lavorerà sempre di più a casa, conviene agli imprenditori, potranno tranquillamente bastonare il singolo lavoratore con un clic invece di avere di fronte migliaia di persone nelle piazze e poi l'uomo dovrebbe essere un animale sociale"
"Ecco che esce il tuo spirito comunista, io, da buon individualista, vedo questi momenti come un'occasione per scoprire bisogni dimenticati nel tempo: la pace, il distacco, la riflessione,anche la benedetta noia che noi abbiamo avuto il lusso di provare da giovani.Chiusi in casa abbiamo potuto guardare con attenzione noi stessi ed i nostri limiti, la nostra capacità di sopportazione se veramente vivo o sono succube di rituali imposti dal sistema. Poi c'è il fatto che la maggioranza di noi è sposata e quindi mettiamo in gioco la nostra capacità di negoziare, di accettare i limiti dell'altro imparando ad essere indulgenti"
"Io sono fortunato, ho una casa grande e, quando ho voglia, posso scappare da mia moglie, il luogo che preferisco è il mio bagno personale, è attrezzatissimo anche a livello tecnologico"
"Sto per dire un'assurdità, ma per me chi soffre meno questa solitudine è un tipo come me che tende alla depressione, siamo abituati a vivere momenti come questi anche nei tempi della normalità, sono le persone "sane" che soffrono di più. Lo stesso vale per chi tende a socializzare e chi no. Nel sud Italia, secondo me, hanno sofferto di più pur avendo una situazione sanitaria meno tragica perchè il loro spirito di comunità è superiore al nostro"
"Io, come donna, temo che ci sia stato un forte aumento delle violenze domestiche anche se i giornali e la TV ne parlano poco o niente"
"E' come quando succedono fatti fuori dalla norma, prima non mancava mai l'analisi dello psicologo o dello psichiatra o dell'antropologo a spiegarne la peculiarità e ora invece silenzio di tomba, dicono che è un fatto senza precedenti, non è possibile fare confronti a meno di non tener di conto "l'assalto ai forni" di manzoniana memoria"
"E bravo il professore che ci mette sempre un tocco di cultura, non fa mai male"
"Ci vogliono far sentire come dei sopravvissuti. In fondo che muoiano presone di tarda età è ovvio,sotto un certo punto di vista anche giusto e poi della terza età prima non ne parlavano ed ora siamo quasi sempre sulle prime pagine dei giornali e, per sollevare la signora, è anche vero che muoiono più uomini che donne"
"Si, penso proprio che ci dobbiamo ritenere dei sopravvissuti. Nelle case di riposo...eterno..., ma forse anche negli ospedali strapieni, qualcuno si sarà chiesto se valeva la pena curare o rianimare gente come noi di 65,70 o 80 anni.Nelle zone rosse del nord Italia deve essere accaduto"
"Vero, ma a proposito di salvare e chi sacrificare mi ricordo che quando ero giovane, se c'era un parto pericoloso e si doveva scegliere se tenere in vita la madre o il bambino, a deciderlo era il marito che sceglieva quasi sempre il bambino"
"Comunque è ormai sicuro,in moltissime case di riposo si viveva come in prigione"
"Ma io mi chiedo, è mai possibile che i parenti di questi anziani non si siano accorti di nulla o che i loro vecchi non abbiano detto una parola su come vivevano in quei lager?Il fatto è che nella società attuale il vecchio è visto solo come un peso,un parassita e se,dopo più di 40 anni di contributi,prende una pensione appare come un privilegiato"
"E anche da morti vengono maltrattati,soli in vita e soli anche da morti.Vedere alla TV quelle bare senza accanto un cane e senza un fiore, i camion dell'Esercito che le portavano via al calar del sole, quasi vergognandosi, le fosse comuni a New York. Io, quando vado a portare i fiori alla mia mamma, mi rassereno. Poi si sa, abbiamo l'età in cui ci si commuove facilmente"
"Ha ragione signora, ma è pur vero che,pur essendo l'uomo, come si diceva prima, un animale sociale, è anche vero che nei momenti importanti siamo soli e soli restiamo nel momento di morire, virus o non virus che tenga"
"E' che noi italiani viviamo troppo, a che servono dieci anni in più di vita se li passiamo come degli zombi, non c'è più dignità quando si dipende in tutto e per tutto dagli altri"
"Questo è vero, tutti abbiamo diritto ad una vita dignitosa e decidere quando è il momento di staccare la spina, ma forse ora saremo più consapevoli del senso della morte e della caducità"
"Ma per carità, l'ha detto prima la signora, la morte ora è stata più discreta, i cadaveri escono dagli ospedali e dalle case di riposo furtivamente e, appena si può, cremati. I morti servono solo per le statistiche"
"Sei sempre il solito cinico"
"Perchè, tu pensi che diventeremo persone migliori? Io mi accontenterei di non diventare più cattivo di quel che sono"
"Per lei quindi il senso di disciplina dimostrato da noi italiani è dettato solo dalla paura? Non voglio crederci. Faccio un esempio, noi stiamo usando quasi tutti, se va bene, le mascherine chirurgiche e,lo hanno detto in tutte le salse, si sa che servono soprattutto per non contaminare gli altri e non per evitarci il contagio, eppure continuiamo ad usarle. La mia speranza è che si prenda l'occasione al balzo per accorciare le diseguaglianze economiche fra noi cittadini e per integrare gli irregolari stranieri. Abbiamo bisogno di loro,quante sono le badanti non regolarizzate e i braccianti extracomunitari nell'agricoltura? Chi pensate che siano quelli che alle 4 di mattina mungono le vacche ? O vogliamo dare nuova linfa alla mafia e creare periferie ghetto?"
"Lei professore è sempre un ottimista, sarà un retaggio della sua professione, a me sinceramente preoccupa di più il senso di solitudine provato in questi mesi e che ci attanaglia ancora: fa male alla psiche, ma anche a livello fisico. L'isolamento cronico, lo dicono anche psicologi e psichiatri, aumenta di un terzo il rischio di morte, lo stress crea danni al sistema immunitario già precario nelle persone anziane come noi e poi mi fanno paura le malattie mentali, un mio amico mi ha telefonato ieri sera in piena crisi di nervi perchè nessuno ha risposto a un suo like mandato su facebook. A cosa siamo ridotti! Il Papa, si' il Papa, mi ha dato involontariamente ragione quando ha detto:-Come potevamo pensare di rimanere sani in un mondo malato"
"Si, ha ragione il Papa, io non sono un credente, ma dobbiamo innanzitutto capire perchè la natura si è presa questa rivincita sull'uomo. Se non capiamo ciò, non ci sarà nemmeno un dopo. Avete visto le grandi metropoli del mondo dove il tempo e lo spazio si sono svuotati e quelle poche persone che si azzardavano per le loro vie mi sembrava che facessero parte più del mondo dei morti che di quello dei vivi, persino i rari cani passavano con la coda fra le gambe"
"Bisogna ammettere che le pandemie ci sono sempre state con cadenze non troppo lunghe. In che cosa si differenzia quella attuale? E' più "democratica", non colpisce solo i poveri, non discrimina ,ma cerca di toglierci il futuro. Camus nel suo libro "La Peste" dice appunto che l'amore richiede un po' di futuro e per noi non c'erano rimasti che attimi e, aggiungo io, se non c'è amore c'è odio, con tutto quello che si trascina dietro"
"Ragazzi, il sole è già sotto il mare, è ora di tornare a casa. Lasciamoci con un filo di positività: speriamo che si capisca che è giunto il momento di rallentare, decrescere, rivedere i modelli di sviluppo, ripensare alle regole della globalizzazione e che allo Stato torni il suo ruolo strategico nella Sanità, nella Scuola, nella Ricerca Scientifica e in tutti quei settori in cui bisogna far prevalere la lungimiranza e il senso umano della vita. E se qualche scocciatore vi telefona per sapere come state, rispondete sempre -Sto benissimo, mai sentito meglio- e salutatelo con un -chi non muore si rivede! -"

 

Riccardo Osano

Vota questo articolo
(0 Voti)