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Portoferraio: i pareri di un "uomo della strada"

Scritto da  Giampaolo Guidi Giovedì, 17 Luglio 2014 10:39

strada 4 corsie 620Un'attenta analisi di Giampaolo Guidi sulle emergenze paesaggistiche del capoluogo elbano

Carissimo Sindaco,
scusa il tono confidenziale ma a quest' età penso di potermelo permettere.
E’ dal giorno della tua elezione che ho in animo di farti conoscere il pensiero di un uomo della strada che non pretende di dare consigli su come gestire il potere che ti è stato dato lo scorso mese di maggio, ma che ti vuol segnalare cosa forse è sfuggito a chi ti ha preceduto negli ultimi decenni.
E' un argomento che non riguarda soltanto il Comune di Portoferraio ma tutta l'Elba.
Si tratta di questo: Sul territorio Elbano operano Enti ed Amministrazioni che curano alcune parti importanti: le strade, i porti, i boschi l'acquedotto, le fognature etc.
E' ovvio che se qualcosa non va nella gestione delle rispettive competenze le conseguenze ricadono esclusivamente sull'immagine che l'Isola offre al forestiero turista o semplice viandante.
Ecco perché vorrei che ai Sindaci, e soltanto a loro spettassero le scelte e la cura di tutto ciò che interessa il territorio e non a persone alle quali dell'Elba gliene può fregare più di meno.
Molto spesso, quando mi è capitato di segnalare ad amministratori locali difetti o manchevolezze riguardanti il territorio, ti senti rispondere:……. quella cosa non è competenza del Comune, ma è competenza dell'Ente tale, dell'Amministrazione tal altra, o .......non so chi.
E invece non dovrebbe essere così, tutto ciò che avviene sul territorio deve essere competenza del Comune e quindi del Sindaco e della giunta eletti dagli Elbani perché chi viene, turista o no, che vede che il porto è mal sistemato o le strade sono in condizioni pietose non dice: oh guarda come le Strade guidi 1Provinciali sono mal ridotte, o come l'autorità portuale non cura l'arredo del porto, ma penserà: che isola di cialtroni è questa? Vuole essere la perla del turismo, ma ha le strade piene di buche, aiuole mal tenute e, arrivando al Porto principale dell’Isola, non ha la sensazione di essere arrivato in uno dei posti più belli del mondo.
Meno male che la natura non dipende dal potere degli Enti territoriali e chi ha modellato l'Isola con le sue insenature, i monti, le piante ed i fiori spontanei ha avuto molto buon gusto ed ha usato materiali di pregio.
Passiamo ai dettagli:
Provincia: Come ho esordito e, come ciascuno di noi può constatare girando per l'Elba, molte strade provinciali sono in condizioni pietose; vorrei sapere negli ultimi anni quali sono stati gli investimenti di quell’Ente sull’Isola d’Elba tolto le spese per il personale. La strada che ritengo la più importante e la più frequentata – la Carpani-Procchio – non ha visto un tappetino nuovo da anni e anni e se ne vedono le conseguenze. Questo per indicare soltanto il caso più eclatante. In più la segnaletica è ormai inesistente e quando viene rinnovata, probabilmente impiegando acquetta e non vernici idonee, dura poco più di una settimana.
Ormai ho cominciato con la Provincia e vorrei continuare con le critiche a quest'Amministrazione. Parliamo un po' della siepe spartitraffico della strada a quattro corsie che dal porto va verso la rotonda di Carpani. Su questa dovrei scrivere un romanzo anche perché tanti anni fa, in gioventù, mi presentai come candidato per il Partito Liberale ad una tornata elettorale per il rinnovo del consiglio Provinciale. Ovviamente fui trombato anche perché il PLI mi pare che non sia mai riuscito ad avere un consigliere per l’Elba ma ricordo che nel mio programma mi scagliavo contro la siepe di PEDICIOSFORO. L’avevo così battezzata perché anche allora le piante di Pitosforo erano invase dalle "pedici". Sono passati più di trent’anni ma la siepe è sempre così Pitosforo ed erbe infestanti ed in più in vari tratti, dove le piante sono morte o sono state spazzate via in occasione di incidenti stradali, nessuno si sogna di ripristinarle. Si, questo è un altro nostro grave difetto: si fanno gli impianti nuovi ma non si fa la manutenzione e l’effetto finale è lo squallore che si può vedere transitando per la nostra superstrada porto-orti. Se a questo si aggiunge l'alta professionalità con cui vengono eseguite le potature il risultato è quello che ciascuno di noi può vedere.
guidi 3Ho lavorato alcuni anni, all’inizio della professione, nello Studio di architettura dei Giardini del prof Porcinai a Firenze, e piante e siepi ben curate ne ho viste per cui vorrei far rilevare che chi fa la manutenzione non sa che sotto le siepi non ci possono stare le piante infestanti ma terreno nudo e che per ottenere questo non ci vuole il decespugliatore con il filo di nylon ma la zappa.. Però la zappa è più pesante e la pulizia delle potature fatta con la vecchia scopa e meno dignitosa del soffiatore con motore a scoppio.
Consentimi una divagazione. Come mai gli ambientalisti, che hanno tanto a cuore la nostra salute non hanno mai promosso una campagna perché si torni alla vecchia scopa, alla falce e alla zappa anziché ai vari decespugliatori e soffiatori che sputano nell’aria ossido di carbonio senza ragione. Ma questo è un altro discorso.
Direi che, per ora, abbiamo finito con la Provincia
Vogliamo parlare del Porto, e qui entra in ballo l’Autorità Portuale. Negli ultimi anni è stato eseguito l’intervento per l’allargamento della banchina. Chi lo trova un’opera eccellente, chi lo detesta ma non voglio criticare quella scelta ma il modo in cui tali opere sono state rifinite. Non c’è porto al mondo, dove le banchine non siano pavimentate con lastre di pietra. Il granito dell’Elba credo che si trovi nei banchinamenti di tutti i porti d’Italia e qui, nella patria del granito abbiamo un piastrone di cemento. Immagina come sarebbe, invece, una bella passeggiata lungomare pavimenta in lastre lavorate di granito !!!
Vogliamo parlare della balaustra in ferro che delimita la nuova banchina? Non so quanti anni avrà di vita perché è già mangiata dalla ruggine ed un paletto (vedi foto sopra, si è già troncato).
Completano l'arredo del porto le aiuole con palme un po' spelacchiate e arbusti che soffrono non certo per eccesso di manutenzione. E' il nostro biglietto da visita e dovrebbero essere tenute alla perfezione con cura quasi giornaliera. Ma manca anche un impianto di irrigazione automatico.
Infine, meraviglia delle meraviglie, a completare l'arredo del porto c'è una fascia di cemento verniciato di azzurro. voci informate dicono che trattasi di una pista ciclabile!!!!.
Caro sindaco, immagina di essere uno che arriva da anni all'Elba e trova sempre gli stessi problemi e difetti, oppure uno che vuole uscire da Portoferraio, inguidi 4 auto, all'ora di punta quando il traffico si blocca alla rotonda degli Orti: come reagiresti e a chi daresti la colpa ?
Purtroppo quando quel forestiero passa la banchina ed entra sotto il porticato di fronte agli arrivi, questo se non erro di competenza del Comune almeno per quanto riguarda il controllo e l'emissione di eventuali ordinanze per ripristino del decoro così compromesso da una pavimentazione in gomma così malridotta, il giudizio sull'accoglienza dell'Elba non credo che cambi!!!
Poi ci lamentiamo se il turismo prende altre direzioni.
Vogliamo parlare un po' del Comune, del centro storico e dell’espansione degli ultimi decenni? 
Se Cartagine Piange Roma certamente non ride: infatti, non diamo le colpe soltanto agli altri perché anche la Città è in condizioni non certo entusiasmanti e con questo non voglio accusare la passata amministrazione perché ogni amministrazione che ti ha preceduto ha le sue responsabilità sul degrado del centro storico e sullo sviluppo disordinato della parte nuova.
Secondo me la prima cosa che dovresti fare, ora che ti sei insediato, è ordinare la demolizione immediata della gattaia. Ma l’hai vista bene? Non c’è niente di più assurdo e aggiungerei bruttino: proprio non ci azzecca (come direbbe un noto politico) con l'ambiente circostante che sono le mura del Forte.
Forse la demolizione non potrai attuarla però sai cosa farei. Farei ingrandire il manifesto del bicentenario di Napoleone in modo tale da coprire tutto il fronte del fabbricato. Forse l’effetto sarebbe migliore.
Naturalmente si tratta del punto di vista di un uomo della strada, ignorante in materia di architettura al quale piace scherzare ma ..... pensaci un po' alla mia proposta.
Un suggerimento che potrebbe servire a dare un senso a tale opera, ne parlavo alcuni giorni fa con un amico anche in considerazione di quanto ho visto di recente in occasione di una gita in Spagna, sarebbe di usare la struttura come vano ascensore per un elevatore che porti i turisti sugli spalti del Forte. Non credi che sarebbe un'offerta rivoluzionaria per il turismo di Portoferraio? Ecco la foto dell'impianto che ho visto in Spagna, a Cartagena, senz'altro un'opera coraggiosa e molto meno impattante di quanto risulterebbe la nostra.
guidi 5Portoferraio, è noto a tutti, è una bellissima città rinascimentale, ma oggi, se si toglie la Darsena Medicea, il centro storico non ti consente di ritrovare l’atmosfera di un tempo che invece ho riscontrato nei vecchi centri dell’Umbria e della nostra Toscana.
Caro sindaco, secondo me bisogna cominciare a guardarsi indietro e riportare in vita il patrimonio che i nostri antenati ci hanno lasciato. Negli ultimi tempi abbiamo visto programmi ambiziosi per la città del futuro. Ti prego cerchiamo prima di tutto di ritrovare la città del passato e farla rivivere, perché Portoferraio sta morendo e, a differenza di tanti centri storici meta d’importanti di flussi turistici, a Portoferraio non esiste un angolo o un percorso che ti dia la sensazione di essere in una città nata nel 1548 per opera del Granduca di Toscana Cosimo I dei Medici. "Cosmus florentinorum dux a fundamentis erexit a. D. MDXXXXVIII».
Consetimi questo sfoggio di cultura all'altezza di chiunque vada su Internet e sfogli l'enciclopedia libera Wikipedia!!!!!
Le strade interne del centro sono un po' lastricate, un po' asfaltate, con sampietrini ma tutte indistintamente rappezzate con riprese di cemento e coperchi di fosse biologiche che affiorano. Ma ormai la chiacchierata si fa troppo lunga e continueremo, se me lo permetti, in un'altra occasione. Avevo annunciato che avrei parlato anche dell'espansione della città frutto di non so quanti Piani a partire da Isotta e Rosso, Campos Venuti, Lotti e Manetti, Parigi (e forse ne ho dimenticato qualcuno). Non ostante tutti questi nomi illustri, non abbiamo una città nuova ma un’enorme periferia anonima senza uno schema preordinato. Zone residenziali senza strade di penetrazione, basta pensare all'espansione a monte di guidi 6Carpani che gravita tutta esclusivamente su vecchie stradette in gran parte private. Non esistono, nelle zone di espansione, un Viale, una Piazza che si rispetti.
Ma ora veramente basta: mi sto addentrando in una materia per la quale non basta una lettera al Sindaco, ma ci vorrebbe un trattato di urbanistica che certamente non è di competenza dell'uomo della strada.
Ora chiudo veramente ma non posso risparmiarti questa segnalazione.
Questa non è una strada di un paese sperduto del terzo mondo ma un’uscita dal centro storico di Portoferraio. Non aggiungo altro ma spero che, come sindaco di questa città, ti dovrà assalire un senso di vergogna a pensare che da quell’antro passano centinaia di persone, residenti e visitatori. Sono decenni che è così, ma non mi sembra che nessuno fra chi ti ha preceduto se ne sia vergognato a sufficienza da eliminare quest’obbrobrio.
Tornerò presto a farmi sentire e vorrei parlare del sistema del verde (maltrattato) di Portoferraio.

 

L'UOMO DELLA STRADA
Giampaolo Guidi

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