“Possibile che i cittadini elbani si trovino a dover fare i conti con scelte che li penalizzano rispetto a chi vive sulla terraferma? Ora a fare le spese di una scelta discutibile sono gli adulti che vogliono istruirsi e che se vogliono continuare a farlo sono costretti a prendere un traghetto ed andare a Piombino con tutte le difficoltà logistiche del caso”. Questo il commento di Marta Gazzarri, Capogruppo di Toscana Civica Riformista in Consiglio regionale, alla notizia della chiusura del Centro per l’Istruzione degli Adulti di Portoferraio. La Capogruppo ha presentato un’interrogazione in cui viene chiesta la revoca di tale decisione. “ Il Centro di Portoferraio- ha spiegato- è diventato un punto di riferimento sia per gli adulti italiani senza titolo di studio sia per i cittadini stranieri interessati a imparare la nostra lingua o a ricevere una formazione professionale che possa aiutarli nell’inserimento sociale e lavorativo. Chiuderlo significherebbe penalizzare gli elbani, ledere quel diritto ad una uguaglianza sostanziale che deve essere garantita a tutti i cittadini senza esclusione alcuna e non pensare ad investire per il futuro e per lo sviluppo dell’Isola”. “ E’ ovvio che gli adulti interessati a formarsi non potranno spostarsi a Piombino. La difficoltà a spostarsi, specie nei mesi invernali, è tanta e comunque non tutti potrebbero far fronte ai costi dello spostamento. Se a ciò aggiungiamo che molti di loro durante il giorno hanno una normale attività lavorativa i conti sono presto fatti”. “ Chiediamo che la Regione ci informi sulle ragioni che hanno portato a questa scelta e che si impegni per salvaguardare il Centro di Portoferraio”.