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Il Comitato per il Comune Unico presenta il programma per il Referendum

Scritto da  Ufficio Stampa del Comitato Comune Unico Sabato, 23 Giugno 2012 19:43

Buon successo dell’iniziativa del Comitato che ha convocato venerdì 22 giugno gli stati generali per presentare il programmma e ricevere proposte e indicazioni per la prossima campagna referendaria .
Presenti i tre sindaci storici che da sempre hanno appoggiato il Comitato , pur nelle loro specifiche impostazioni , Barbetti , Alessi e Peria che saranno sentiti in audizione alla 1° Commissione del Consiglio regionale il prossimo 29 giugno insieme ovviamente agli altri sindaci dell’Elba , ai sindacati e alle forze sociali .

Buon successo dell’iniziativa del Comitato che ha convocato venerdì 22 giugno gli stati generali per presentare il programmma e ricevere proposte e indicazioni per la prossima campagna referendaria .
Presenti i tre sindaci storici che da sempre hanno appoggiato il Comitato , pur nelle loro specifiche impostazioni , Barbetti , Alessi e Peria che saranno sentiti in audizione alla 1° Commissione del Consiglio regionale il prossimo 29 giugno insieme ovviamente agli altri sindaci dell’Elba , ai sindacati e alle forze sociali . Dopo l’ampia relazione di Orsini sulle prospettive per la campagna referendaria e la relazione economico finanziaria della Rosso , i sindaci hanno riaffermato la necessità di salvaguardare le identità locali con l’istituzione dei Municipi pur senza lasciarsi condizionare dai vecchi stereotipi delle rivalità e tradizioni locali che , come ha ribadito Di Pirro , non fanno più parte del sentire comune soprattutto dei giovani e non costituiscono certo la vera tradizione culturale dell’isola d’Elba.
Alessi ha rimarcato la necessità di parlare alla gente dato che per il referendum sarà più facile avvicinarla da parte di tutti i membri del Comitato senza bisogno dei pubblici ufficiali come per le firme evidenziando anche la necessità della presa di posizione anche dei partiti mentre Peria ha raccomandato di insistere non solo e non tanto sui risparmi della spesa publica e sui pericoli dei tagli ai bilanci , quanto alla riqualificazione e potenziamento dei servizi su tutta l’isola con il sostegno degli incentivi della Regione . Barbetti ha voluto rimarcar che il Comune Unico non è di destra né di sinistra ma è un’operazione di buon senso che tutti gli Elbani dovrebbero apprezzare senza aver paura di perdere i piccoli privilegi che le piccole corti comunali offrivano agli elettori amici migliorando i servizi e dando maggiore efficienza e snellimento alla macchina burocratica .
“Libertà è partecipazione “ , hanno ribadito gli esperti convocati per l’occasione , il dr. Iossa del comitato Figline /Incisa Valdarno e il dr. Vangi esperto di fusioni dei piccoli comuni del Piemonte che hanno appunto raccomandato il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini al processo di fusione e ricordato come sia possibile ottenere incentivi economici molto interessanti con le leggi regionali che appunto stimolano queste fusioni.
Ha poi concluso i lavori , dopo gli interessanti interventi di Mazzei , che ha parlato di battaglia storica per l’Elba , Berti e Vuoso il consigliere regionale Gianfranco Venturi che ha coniato per l’occasione lo slogan “ Se non all’Elba , dove ? “.
In effetti , dopo aver sentito la relazione di Orsini e apprezzato le slides con i dati significativi socio economici dell’Elba nonché gli appassionati interventi succedutisi , ha rimarcato che l’Elba è proprio il luogo ideale e il tempo più adatto all’operazione Comune Unico , anche come modello per altre analoghe iniziative perchè la creazione di un Comune di 30 000 abitanti da otto piccoli comuni su un territorio naturalmente delimitato , costituerebbe un importante esempio di buona amministrazione in analogia a quanto si richiede in Europa ma non solo per gli enti locali ma anche per le piccole aziende e per le stesse società di servizi e di volontariato , per fare sistema e per creare una “governance “al passo coi tempi . Venturi ha poi garantito tutto il sostegno possibile della Regione , pur nel rispetto delle volontà popolari che si esprimeranno col referendum previsto nella primavera dell’anno prossimo e che dovrà garantire comunque una larga partecipazione popolare .

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