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Il lungo inverno dei giovani elbani

Scritto da  Giacomo Giovinazzo Martedì, 26 Agosto 2014 10:03

 

Ore 14:00. Lacona. L’ attesa calura estiva si fa sentire su tutte le spiagge, specialmente qui; qualche bambino fa dei castelli di sabbia, un uomo dorme con un libro sul volto, una mamma sbraita per il figlio che non le dà tregua.
Faccio due chiacchiere con un turista appena conosciuto, accento romagnolo, sulla trentina. Dopo qualche parola per sciogliere il ghiaccio, ecco che spunta la fatidica domanda: « Ma voi isolani cosa fate durante l'inverno?».
Con queste poche parole il foresto ha posto davvero un bel problema nella mia mente, cosa rispondere?
Il primo pensiero è quello di cambiare argomento, indirizzare la conversazione altrove. Ci riesco. Il ragazzo sembra aver capito il mio silenzio alla sua domanda. L'Elba d'inverno non è certo famosa per le sue attività, soprattutto per i giovani: se durante la stagione estiva è meta di orde di turisti scatenati e impazziti, luogo affollato di giovani che si divertono in spiaggia o in riva al mare, durante le altre stagioni, in particolare di inverno, “va in letargo”, facendo assopire con sé tutta la popolazione locale.
Come già detto, chi ne paga maggiormente le spese siamo noi giovani: bowling? In continente. Luna Park? Idem (se si escludono quelle povere quattro giostre che si stanziano sull'Isola tra dicembre e gennaio).
Se viene voglia di vedere un bel film al cinema? Sei fortunato se sei di Marciana Marina e dintorni, si trova lì, infatti, l'unico cinema degno di questo nome, se un cavese vuole vedersi l'ultimo film di Tom Cruise, fa prima ad andarsene in continente.
Per gli amanti della notte non ci sono buone notizie, la “famosa” discoteca “Club 64” chiude i battenti ad ottobre per riaprirli ad aprile, la discoteca “Deco” situata subito fuori Capoliveri è ormai storia antica (vari passaggi di gestione con gran finale: chiusura). Rimane “Il Tinello”, piccolissima
discoteca durante l'inverno, dato che la parte più cospicua della sua sala da ballo è situata all'aperto: si trova nei pressi di Marina di Campo, posto scomodo per chi, da Capoliveri o da Porto Azzurro, ha voglia di passare una serata in allegria: troppo lontano.
Questo è un quadro generale dei divertimenti per i giovani durante l'inverno, qui all'Isola d'Elba. Se si tolgono i classici quattro o cinque campetti di calcetto (pagati salatissimamente dai giocatori) resta ben poco per divertirsi.
Viene da chiedersi: nessuno fa qualcosa? Esatto. Nel corso degli anni non è mai stata promossa nessuna concreta iniziativa volta ad incentivare le attività per i giovani ( e non) legate al tempo libero. Se si esclude il Valburger situato a Carpani, sfortunata copia del ben più famoso e rinomato Mac Donald's, non resta proprio niente.
Così ai ragazzi non rimane che vagare come spettri per le strade di Portoferraio, Capoliveri e gli altri comuni, intirizziti dal freddo e senza niente da fare.
Con la crisi (che invece di retrocedere, avanza imperterrita), oggi l'iniziativa manca ancora di più, non ci sono soldi. Basterebbero un paio di cinema in più, riattivare le discoteche e introdurre qualcosa di nuovo per questi poveri isolani in preda agli sbadigli durante i brevi pomeriggi
invernali: per esempio il già citato bowling, o qualche struttura sportiva che accolga al suo interno vari sport: calcetto, tennis, pallavolo, basket (sul territorio ne abbiamo solo uno, il mitico palazzetto Monica Cecchini a Portoferraio, unicamente utilizzato dalle polisportive). Oppure allestire
qualche punto di ritrovo per i giovani, delle sale giochi grandi ed accoglienti, bar attrezzati con ng-pong, calciobalilla, giochi da tavolo, videogames.
Tante belle proposte, certo. Ma purtroppo rimangono tali. Occorrerebbe che qualche proprietario di bar, pub, discoteche o quant'altro arrivasse a capire che un'iniziativa volta a migliorare la convivenza dei giovani con questo burbero inverno, che li tiene dietro gli usci di casa, può essere fruttuosa sia per la loro attività sia per la situazione generale in cui si trovano i giovani nella
cattiva stagione.
Se l'idea non riuscisse a decollare tramite gli imprenditori, allora perché  non far intervenire i Comuni?
Con incontri, eventi, iniziative a carattere sociale e culturale, per esempio la valorizzazione del territorio, attraverso azioni mirate per ripulire quelle aree cosi danneggiate dal passaggio dei turisti estivi o dei locali, facendo maturare una maggiore (e più profonda) coscienza del nostro ambiente e delle sue caratteristiche.
La mia mente torna al turista: nei miei occhi ha già trovato la risposta alla sua domanda da me evitata. Non verrà mai all'Elba durante l'inverno.
                                                                                                  

Giacomo Giovinazzo

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