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I "lasciti" piaggesi di Francesco Bosi dimenticati nell'intervista dall'Onorevole

Scritto da  Riese DOC Giovedì, 11 Settembre 2014 10:33

rio marina dal marePerché dunque, oggi, Rio Marina si trova in questa situazione di degrado che si accentua sempre di più, e non se ne vede la fine?

Dopo aver letto l’intervista ad un giornale online, dell’ex Sindaco Bosi, viene spontanea una riflessione sul perché, oggi, Rio Marina si trovi in questa situazione di degrado che si accentua sempre di più, e non se ne vede la fine. Aldilà dei meriti, che ovviamente ci sono, e che peraltro ogni amministrazione ha avuto, più o meno evidenti, non tutto è negativo e non tutto è positivo, bisogna vedere i risultati complessivi sul territorio, e sulla popolazione, dell’azione amministrativa, per valutarne gli effetti, e questi sono sotto gli occhi di tutti. Ma l’intervista auto promozionale dell’ex Sindaco tralascia i lasciti della sua amministrazione, che possono aver o hanno determinato la situazione attuale, vediamone alcuni per rilevanza:
Piano Strutturale e Reg. Urbanistico rispettivamente anno 2006 e anno 2010, e quest’ultimo scadente a luglio 2015, costati al Comune oltre 450.000 euro (così si dice), hanno praticamente bloccato lo sviluppo e l’attività edilizia, con entrate da oneri minimali, sviluppo turistico, prima casa, infrastrutture praticamente zero, senza contare il pasticcio delle schede fabbricati;
Megaporto di Vigneria presentato in pompa magna come la soluzione dei problemi di Rio Marina, e forte di un protocollo d’intesa Stato-Regione con relativo finanziamento di 18 mil. di euro, per un opera, ammesso e non concesso che superasse le forti perplessità ambientali, non avrebbe avuto esito per gli eccessivi costi esecutivi, oltre 150 mil. di euro, con il risultato di aver bloccato l’adeguamento dell’attuale porto di Rio Marina, che con diciotto milioni si poteva certamente fare, e dare una risposta al turismo nautico con i 300 posti barca previsti per Rio e 350 posti al Cavo, che sono sempre nel Master Plan della Regione Toscana, ma non si sa quanto ci rimarranno;
Strada di by-pass al paese, collegata al megaporto, altro progetto di complicazioni e di blocco, avrebbe dovuto inerpicarsi e passare dalle aree più degradate e franose della miniera sopra ilpaese, per sfociare sulla stretta strada Cimitero-Grassera, e sarebbe sempre a valle della frana sulla Provinciale al Piano, frana che è iniziata nel 2008 in piena era dell’ex, ed è sempre li ad infierire sui riesi, come è della stessa epoca la frana sulla Provinciale alle Fornacelle, ed è sempre li anche quella;
Terreno di Vigneria per Peep-Caserma Carabinieri-Parcheggio pubblico, acquistato dal Demanio dopo che il Comune l’aveva reso edificabile, prima no è, con notevole esborso di denaro da parte dei soci della Cooperativa, e con un rimanente residuo di debito verso il Demanio, sembra 900.000 euro, da parte del Comune, da pagarsi con la vendita del Villaggio Paese? E il parcheggio pubblico, progetto approvato e finanziato per 300.000 euro, ma il terreno non è nella disponibilità del Comune, perche affittato alla Rio Service qualche anno prima, per dodici anni;
E le vicissitudini della SVAMAR? E le varie cause giudiziarie avviate nel periodo, e che l’Amministrazione Galli si trova a pagare per migliaia di euro, sempre a carico dei cittadini riesi, perché vede il Comune sempre soccombente;
E ancora, il capolavoro della Valle di Riale, con i suoi muri e ponti, che facevano bella mostra di se nel progetto esposto sulle pagine patinate della relazione di fine mandato dell’ex Sindaco.
Ma il lascito più pesante è l’avvelenamento del clima politico-sociale riese, concretizzatosi prima con la crisi, praticamente immediata dell’Amministrazione Mancuso, poi con il commissariamento, poi con i giochetti “non mi candido, mi candido, mi ritiro”, poi con l’elezione del Sindaco Galli, gli strascichi e le punzecchiature.
Ora, si sa, i riesi sbagliano spesso, forse più degli altri, ma fanno volentieri a meno di essere aiutati a sbagliare, specie dopo questi chiari di luna.
Riese Doc

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