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Le Cariatidi della Sanità Elbana

Scritto da  Claudio Coscarella, Mercoledì, 19 Novembre 2014 18:20

L'ex candidato alla Biscotteria per M5S Claudio Coscarella in un'analisi divisa in tre capitoletto: L'ospedale elbano, I patti territoriali, Le Cariatidi della Sanità 

L'ospedale elbano

L'ospedale dell'isola d'Elba è stato classificato dal Piano Sanitario Regionale (PSSIR) ospedale di prossimità, cioè nell'ultima categoria, quella che prevede un Pronto Soccorso per il giorno e per la notte (h24), una zona unica di ricovero h24 per pazienti a bassa complessità di chirurgia e di medicina, guardia medico-chirurgica in reperibilità notturna e con due infermieri ed un operatore socio-sanitario per turno. Inoltre un telefonocon internet per collegarsi in rete con un ospedale Provinciale per la telerefertazione e la telemedicina.

Eppure sono apparse sui giornali note enfatiche di improvvisati estimatori della sanità toscana, che si richiamano ad un PSSIR toscano addirittura virtuoso ed attento a loro dire per la nostra isola. Come isolano avrei fatto volentieri a meno di queste manifestazioni di acritico consenso politico di vassalli dei signori di Firenze. Il Piano Sanitario Toscano(PSSIR) approvato nel mese di novembre (con almeno tre anni di ritardo!) privileggia le macro organizzazioni ad alta densità abitativa a scapito dei territori con popolazione anziana, con dispersione abitativa e tempi di percorrenza lunghi per l'accesso ai servizi (osservazioni al piano di UNCEM ed ANCI). In verità lo stesso piano prevede risorse economiche aggiuntive (quota capitaria circa 5/6 volte maggiore in rapporto al resto della provincia) ma consapevolmente manca la postilla normativa del vincolo di spesa delle risorse assegnate all'isola. Difatti un fondo vincolato avrebbe consentito alla conferenza dei sindaci di valorizzare e monitorare in sede della macro USL l'impegno di risorse effettivamente investito nel territorio isolano per ... La Particolarità Elbana ....La particolare situazione geografica e sociale determina quindi specifiche esigenze assistenziali che richiedono modelli organizzativi peculiari in grado di superare le modalità "tradizionali" avvalendosi di scelte che permettono un'adeguata valorizzazzione delle risorse umane. -. Questo recita il PSSIR toscano, assai poco attento nei confronti della sua isola d'Elba, tanto che il documento ufficiale indica con sommaria imprecisione in 31.000 invece che gli attuali 33.000 ab.il numero dei residenti (www.comuni italiani.it, usl6 livorno.it). Poco importano 1500/2000 isolani in più o in meno; come dire 50 / 100.000 abitanti in meno per Firenze. Quando si vive troppo nelle stanze della politica, delle poltrone e dei bottoni e se si scende nel territorio solo per raccogliere consenso, i problemi delle persone vengono relegati nello sfondo del dibattito oppure diventano pretesto di promesse pre-elettorali.

Dunque senza vincolo nella amministrazione delle risorse, "la particolarità Elbana " rimarrà probabilmente lettera morta.Il futuro della sanità elbana e del nostro ospedale dipenderà dalla contrattazione di servizi e prestazioni con la macro USL di area vasta di Pisa.Lucca,Livorno, Massa carrara. e forse Pistoia. In particolare il diritto alla salute per gli isolani avrà un pesante costo in termini di equità di accesso e di fruibilità alle prestazioni sanitarie ed anche economico per la necessità di raggiungere in tempo utile gli ospedali del continente.

I patti territoriali

Il PSSIR toscano (per la tutela delle realtà sanitarie periferiche !) propspetta entro 90 giorni, cioè febbraio 2015, la sottoscrizione di patti territoriali con gli enti locali e la popolazione. In questi Patti Territoriali si possono prevedere ulteriori prestazioni sanitarie oltre a quelle minime previste nell'ospedale di prossimità. Servizi ambulatoriali chirurgici (chirurgia generale, ortopedia, oculisticica, gastroeneterologia, senologia, endoscopica, chirurgia endoscopica ed altri ) e di medicina generale (oncologia, diabetologia, dialisi, cardiologia, endocrinologia, ecografia ed ecoDoppler. ed altri). Attualmente i Patti Territoriali e gli accordi preliminari sottoscritti dalla Regione Toscana sono circa una dozzina, fra i quali il nostro accordo sottoscritto nel 2012.
Questo accordo territoriale spesso sventolato sui giornali locali è un contenitore vuoto e striminzito. Basta consultare in rete e confrontare il nostro Accordo con altri Patti Territoriali di realtà orografiche montane più piccole e limitate, come il patto delle Colline Metallifere (ospedale di Massa Marittima), il protocollo per l’ospeale di Abbadia ed il programma per quello di S. Marcello Pistoiese. Ma non tutto è perduto in quanto la conferenza dei sindaci dovrà a breve trasformare questo accordo di tre paginette in un patto territoriale vincolante e più corposo. Con le giuste alleanze e sinergie ci sarà lavoro per tutti, politici, tecnici e cittadini.

Le Cariatidi
Silenziose statue di pietra femminili che sorreggono l' architrave dell'ospedale di Portoferraio, come le Cariatidi i medici dell’ospedale di Portoferraio (ed alcuni colleghi da Piombino) che hanno 25/30 anni di servizio stanno assistendo, taciturni ed immobili, al lento ed inesorabile declino. Ogni cariatide sostiene un servizio con impegno ed appropriatezza. Quando lo scrivente andrà in pensione sarà sostituito da una minima proiezione settimanale, condizioni meteo permettendo:
un collega sarà inviato dal continente (dal Direttore della area vasta della USL interprovinciale) una o due volte a settimana ad assolvere quello che prima era un servizio che veniva svolto con efficienza ed a tempo pieno. Il Movimento 5 Stelle si oppone decisamente a questa macroorganizzazione della sanità toscana, concentrata in ospedali di riferimento interprovinciali (con la connivenza delle università toscane), che penalizzerà sempre le realtà periferiche.
Le "cariatidi" entro 5/6 anni saranno tutte in pensione ed per il nostro ospedale sarà compiuto il progetto implicito e mai dichiarato a parole se non nei fatti: quello della lenta trasformazione dello stesso in un ambulatorio diurno.
E se la piazzola di atterraggio dell'elisoccorso presentasse, per naturali fenomeni di usura del metallo esposto alla salsedine, criticità strutturali e/o di manutenzione?
Poco importa, si ritornerà ai trasferimenti d'urgenza diurni marittimi, agli atterraggi nei campi sportivi senza il personale medico necessario per la preparazione, la stabilizzazione e l'eventuale accompagnamento del paziente in emergenza.
A volte le instancabili Cariatidi si vorrebbero ribellare, ma nello scenario del consenso politico immutabile, viziati dalla loro postura imposta per editto, il loro destino è inesorabile e qualsiasi movimento è il preludio del crollo e della propria fine.

Claudio Coscarella, il grillo parlante.

 

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