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SEL Marciana Marina: "progetto portuale inaccettabile, lo si cancelli"

Scritto da  SEL Marciana Marina Venerdì, 28 Novembre 2014 15:46

Il Circolo SEL espone le sue osservazioni sull'adozione del Piano regolatore portuale e variante al piano regolatore urbanistico del Comune di Marciana Marina, inviandole all'attenzione del Sindaco Ciumei e al Presidente della Giunta Regionale della Toscana, Enrico Rossi.

Il Circolo SEL espone le sue osservazioni sull'adozione del Piano regolatore portuale e variante al piano regolatore urbanistico del Comune di Marciana Marina, inviandole all'attenzione del Sindaco Ciumei e al Presidente della Giunta Regionale della Toscana, Enrico Rossi.

 

OSSERVAZIONI SU ASPETTI GENERALI
L’adozione di PRP e Variante RU del Comune di Marciana Marina è stata deliberata in evidente difetto di certezza delle soluzioni e di partecipazione della cittadinanza alla comprensione ed alla accettazione sia degli obiettivi che delle implicazioni degli interventi infrastrutturali.della soluzione ottimale

Inoltre, lo studio giustificativo degli stessi interventi sembra ignorare, nelle sue conclusioni, o quantomeno sottovalutare, molti aspetti dello scenario marinese, quali, a titolo di esempio:
- L’assenza di un programma strategico valutativo di valorizzazione dell’intero paese, a giustificazione di ciascuna scelta progettuale prospettata
- Lo stato della rete fognaria e l’assenza del depuratore
- Lo sbocco a mare dei “troppo pieni”
- Le profonde e storiche conoscenze meteomarine degli operatori locali, della nautica e della pesca (che sembrerebbero portare a diverse conclusioni)
- Le reali esigenze degli stessi operatori (evidentemente non ascoltati) in termini di accesso ad ormeggi e servizi nautici
- Le aspettative della nautica alla data
- Il valore del paesaggio nel suo complesso nell’ambito dell’offerta turistica del paese, non riconducibile e non riducibile quasi esclusivamente agli ormeggi portuali o, quanto meno, tale da non dover essere oltremodo ed indiscriminatamente compromesso in favore esclusivo di questi ultimi
- La diversificazione, anche in relazione a quanto sopra, della “rendita economica” del turismo marinese

 

Inoltre, si ritiene NON ACCETTABILE che un progetto di tale impatto e di tale importanza non sia stato corredato da realistici e veritieri PLASTICI VALUTATIVI dell’aspetto finale dell’intera rada marinese, magari applicati a soluzioni diverse sotto l’aspetto di altrettante valutazioni a diverso impatto paesaggistico/meteomarino/organizzativo.

In conclusione, per quanto sopra, si chiede un azzeramento della procedura fin qui seguita ed un avvio, su basi procedurali radicalmente differenti, dell’intero iter.

 

OSSERVAZIONI SULLE INFRASTRUTTURE A MARE
Il progetto adottato prevede, in sintesi, quali opere maggiori:
a) La costruzione di un “pennello” a partire dalla estremità dell’attuale molo di sopraflutto, della lunghezza di 80 metri, alto fino a 5 metri dal livello del mare e largo da 20 a 35 metri ca.
b) L’ allargamento (un raddoppio) dell’ultimo tratto di banchina del molo di sopraflutto attuale
c) La costruzione, in testa al prolungamento del molo di sopraflutto, di edifici a varia destinazione
d) La costruzione di un nuovo molo di sottoflutto in cemento a forma di L di lunghezza pari a
circa 60 metri (oltre al braccio ad L, verosimilmente lungo 30 metri), alto 3 metri dal livello del mare e largo mediamente 9 metri
e) L’allargamento della parte di lungomare corrispondente a Piazza Bonanno, con avanzamento sul mare sotto forma di terrazza

Si ritiene che l’insieme di tali opere costituisca una vera e proprio, quanto alla data ingiustificato, processo di cementificazione e di stravolgimento dei paesaggi tradizionali dell’intera rada di Marciana Marina.

Per tali motivi si valuta INACCETTABILE l’intera previsione di interventi, e si richiede una totale rifacimento del progetto caratterizzandolo con un ben maggiore rispetto degli aspetti paesaggistici, su cui i cittadini marinesi pretendono (in quanto unici “proprietari”) l’ultima parola.

 

OSSERVAZIONI SULL’AREA DI ALAGGIO E VARO PROSPETTATA
Questa soluzione, consistente nel posizionamento nel piccolo piazzale antistante la Torre di Marciana Marina, rappresenta la più evidente testimonianza della poca considerazione prestata al paesaggio marinese nonché al significato simbolico della stessa Torre che, invece, necessita di tutta la possibile tutela manutentiva e, in questo caso, ottica.
Per tali motivi si valuta INACCETTABILE tale posizionamento, che presenterebbe altri problemi di natura tecnica (stato dei fondali) , gestionale ed organizzativa; si chiede, pertanto di ribadire l’attuale posizionamento, lungo la banchina del molo principale, dell’area di alaggio e varo.

 

OSSERVAZIONI SULLE AREE DI BALNEAZIONE
La zonizzazione prospettata per le aree balneabili e, soprattutto, la nuova delimitazione della cosiddetta “area portuale” appare arbitraria e forzata, ove rapportata allo stato reale di possibilità di balneazione (esistenza dei “troppo pieni”, ad esempio), alle funzioni interne (con specifico riferimento al molo del pesce), alle aspettative turistiche ed alle normative vigenti.
Si richiede, pertanto, una fase di verifica e concertazione, con operatori e cittadini, delle soluzioni realmente percorribili.

 

OSSERVAZIONI SUGLI ASPETTI OCCUPAZIONALI
Il progetto prefigura chiaramente la figura del “Gestore unico”, da altri giustificato addirittura (pur non essendolo sulla base delle normative vigenti) come obbligatoria.
Al di là di questa ultima osservazione, si sottolinea la inopportuna leggerezza con la quale il progetto sembra totalmente ignorare la realtà marinese nel settore nautico che, già con i passati affidamenti e con quelli in corso ha pagato importanti tributi ovvero non ha conseguito i risultati economici sognati.
La suddetta “realtà” è costituita, da lungo tempo, da numerosi piccoli operatori e da un numero significativo di lavoratori che hanno fondato sulle attività nautiche e balneari sostentamento e prospettive di sviluppo.
Dovrebbe essere, quindi, evidente che una tale proposta, anche a livello di semplice ipotesi, dovrebbe essere corredata di documentate riflessioni e su impegnative previsioni non di sviluppo ma, addirittura, di maggiore sviluppo garantito, sulla base di un dimostrabile controllo (definito già in fase di accettazione di un qualsivoglia progetto) sulla formula “Gestore unico” da parte del Comune.

Per questi motivi, si ritiene la proposta progettuale INACCETTABILE, quanto insussistente, e se ne chiede la cancellazione dai testi di progetto.

Alessandro CIOT
Portavoce Circolo SEL di Marciana Marina

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