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Illogiche, incomprensibili gestioni associate

Scritto da  Danilo Alessi Giovedì, 04 Dicembre 2014 04:26

Alessi: "Il versante ha bisogno di progetti unitari e dell’impegno comune delle istituzioni e non di artificiose divisioni e penalizzanti conflittualità". 

È scoppiato in questi giorni un inaspettato e singolare idillio tra la nuova Amministrazione comunale di Rio Elba e quella di Capoliveri. La precedente Amministrazione riese, da me guidata, preso atto dell’insuccesso del referendum per il comune unico avviò un dialogo con i sindaci del versante orientale allo scopo di dar vita ad una gestione associata di funzioni comunali mediante la costituzione di una Unione o in subordine con la stipula di apposite convenzioni come previsto dalle attuali norme di legge statali e regionali. Purtroppo, se non parzialmente, la nostra proposta cadde nel vuoto.
È bene ricordare, comunque, che per una bizzarra disposizione di legge i Comuni di Capoliveri, Porto Azzurro e Campo nell’Elba non sono obbligati a partecipare a gestioni associate, mentre lo sono gli altri quattro che hanno meno di 3000 abitanti. Ma nel mettersi insieme i comuni obbligati devono in ogni caso raggiungere un bacino demografico di utenza non inferiore a 5000. Da qui la necessità per Rio Elba e Rio Marina di allearsi almeno con Porto Azzurro o con Capoliveri o, come vorrebbero logica e buon senso, con tutti e due.
Il sindaco Barbetti, che in precedenza si era pur schierato a favore del comune unico, ha più volte e con nettezza dichiarato di non condividere tale prospettiva, ed è solo grazie alla disponibilità del comune di Porto Azzurro che con Rio Marina si riuscì a siglare un accordo per la gestione dei servizi sociali, scolastici e di protezione civile.
Dinanzi alla possibilità di rimuovere i precedenti ostacoli per la gestione delle altre funzioni imposte dalla legge, quali tra le altre l’edilizia pubblica e privata, l’urbanistica e l’ambiente, c’era da aspettarsi finalmente un coinvolgimento unitario di tutti i comuni del versante orientale e non un improvviso quanto “miracoloso fidanzamento” tra il neo sindaco di Rio Elba De Santi e il neo convertito Barbetti che ha di fatto tagliato in due il territorio con le conseguenze negative che ciascuno può immaginare. Restano al momento attuale senza risposta le ragioni che hanno spinto Barbetti e De Santi ad emarginare gli altri due sindaci e a interrompere, per quanto riguarda Rio Elba, i positivi rapporti avviati da tempo con il Comune di Rio Marina.
Mentre il sindaco De Santi per ora ha rispettato la consegna del silenzio, è da registrare la contraddizione fra le posizioni espresse dal Pd dei due comuni riesi: l’uno, quello di Rio Elba a favore se non addirittura entusiasta, e l’altro, quello di Rio Marina, fortemente critico e indignato, come del resto il sindaco Galli, che paradossalmente non sa più a chi rivolgersi per rispettare le disposizioni di legge in materia di gestioni associate.
Va chiarito, inoltre, che non tutta la minoranza di Rio Elba a votato a favore, vista l’astensione critica e motivata espressa in consiglio comunale dalla rappresentante della lista “Cambiamo insieme” Nadia Mazzei.
C’è da augurarsi che ad una più attenta riflessione prevalgano davvero gli interessi generali di un versante che ha bisogno di progetti unitari e dell’impegno comune delle istituzioni e non di artificiose divisioni e penalizzanti conflittualità.
Danilo Alessi

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