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Le 3 proposte dei C.E.R. per garantire il diritto alla salute degli elbani

Scritto da  I Comitati Elbani Riuniti pro Sanità (C.E.R.) Sabato, 20 Dicembre 2014 10:08

“Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.”

Si potrebbe ritrovare la via della ragionevolezza per ridare prestigio all’organo di competenza della Conferenza dei Sindaci in materia Sanità?
La Conferenza zonale dei Sindaci è solitamente organizzata tra i Sindaci dei Comuni, la Direzione dell’ASL e coloro che sono accreditati (Comitati, Associazioni, ecc) in base alla delibera dell’articolazione zonale Conferenza Sindaci del 19-12-2012, approvata all’unanimità, e così costituita potrebbe essere un momento di confronto importante da cui potrebbero scaturire buone idee e percorsi utili a tutta la comunità dell’Elba.
I Comitati Elbani Riuniti pro Sanità (C.E.R.) hanno sempre lavorato in questi anni al fianco delle istituzioni, studiando e approfondendo documenti regionali, nazionali, europei e cercando di essere propositivi.

 

Proposte
1) Elba è un’isola (terza isola italiana con tre caratteristiche: isola, montagna, città) e di conseguenza rientra a pieno titolo nell’ambito della legge nazionale di riferimento attuale che è il Decreto Balduzzi (cap.9.2.1: ospedale sede di Pronto Soccorso; cap. 9.2.2: presidi ospedalieri in zone particolarmente disagiate). Nel decreto viene posta attenzione alle zone disagiate in particolare insulari e montane, per le quali valgono criteri diversi rispetto ai parametri vigenti sul continente.

 

2) E’ imperativo sollecitare la Regione Toscana a riconsiderare una qualificazione di livello superiore dell’Ospedale di Portoferraio, unico ospedale dell’isola (da ospedale di prossimità ad ospedale di base nell’attuale classificazione regionale). Lo standard minimo delle funzioni operative da garantire: Pronto Soccorso con Breve Osservazione; Medicina interna, Chirurgia generale, Cardiologia h/24, Anestesia e Rianimazione h/24; Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Neonatologia e Pediatria, il punto nascita almeno di I livello, S.T.E.N.(trasporto d’emergenza neonatale), Oncologia secondo la programmazione regionale, Terapia sub-intensiva multidisciplinare, Radiologia, Laboratorio, Immuno-trasfusionale, Centro di Emodialisi, funzione di Endoscopia digestiva h12, Riabilitazione con letti codice 56 secondo la programmazione aziendale. Servizio di Iperbarica. Ambulatori specialistici. Servizi adeguati sul territorio. L'isola d'Elba deve avere l’autonomia che consente di poter affrontare l'emergenza-urgenza anche nel caso in cui non ci sia la possibilità di contatto con il continente causa avversità meteo. Di conseguenza è indispensabile che parte delle equipe sia stanziale poiché, per cause avverse meteo, si può verificare l'impossibilità degli specialisti a raggiungere dal continente l'Elba, causando grave disservizio all'utenza.

 

3) I servizi devono essere presenti in Ospedale e potenziati sul territorio dell’Elba! Costruire modelli basati su continue migrazioni giornaliere da e per l’Elba non garantisce un buon livello di prestazioni sull’Isola. Inoltre abbiamo fondati timori che il personale medico e infermieristico destinato all’Elba possa essere “dirottato” sul continente per coprire posti vacanti; così pure la mancata sostituzione di personale medico e infermieristico in pensionamento porterà ad un impoverimento progressivo della nostra realtà insulare. Essere in rete significa collaborare, integrare dati, conoscenze, abilità professionali con i centri con cui si è collegati. Ma il “gioco dei tre cantoni” Cecina – Piombino – Elba con la “creazione di uniche equipe di medici specialisti dei 3 Presidi Cecina-Piombino-Elba” (recentemente proposto) non porterà alcun beneficio all’Isola poiché in questo contesto l’Elba avrà un rapporto di dipendenza e subordinazione al continente, con peggioramento dei servizi.

 

Chissà se il Natale favorirà qualche saggia riflessione in tutti?

I Comitati Elbani Riuniti pro Sanità (C.E.R.)

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