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Tra mezzi di trasporto e conti pubblici, io non capisco più nulla

Scritto da  Maristella Giulianetti Giovedì, 19 Febbraio 2015 09:40

In Toscana stanno accadendo cose strane.
Siccome non è bastata la privatizzazione di Toremar, che ci costa 15 milioni di euro all’anno, allora per non essere da meno il governo Renzi ha pensato bene di privatizzare gli aeroporti di Pisa e Firenze, che adesso sono diventati uno solo seppure divisi da un po’ di chilometri.
E naturalmente mica poteva spendere meno, gli aerei probabilmente costano di più delle navi, quindi noi italiani tassepaganti abbiamo deciso di finanziare l’operazione con 150 milioni di euro, ed altri 50 (sempre milioni) per l’adeguamento della pista, che fa un totale tondo tondo di 200 milioni di euro.
Poi a Roma ci siamo allargati a defire l’acquisto dei mitici F35, e lì giù un’altra vagonata di milioni e miliardi da tirare fuori dalle nostre tasche ormai rattoppate.
Ma forse i nostri preveggenti e previdenti amministratori sapevano che l’Isis avrebbe prima o poi fatto capolino e quindi si sono portati avanti col lavoro. Ma non è il caso di allarmarsi, tanto i nuovi caccia sono aerei che già hanno dimostrato di avere problemi sin dalla progettazione.
E allora questo è l’arcano che io proprio non capisco, se gli aeroporti fanno parte a pieno titolo dei nostri patri confini, per cui da proteggere sempre e a maggior ragione in periodi sensibili per la sicurezza nazionale, la sicurezza degli aeroporti privatizzati chi la garantisce? Pantalone? E poi siamo sicuri che il privato (chicchessia) non faccia accordi con il “nemico”? Boh!
Però, e c’è un però, intanto in nome del risparmio e dei conti pubblici, cosa hanno studiato questi simpaticoni? Il taglio delle tasse? Il taglio dei dirigenti irresponsabili? No, il taglio dei posti letto negli ospedali, compresi quelli dei reparti della lungodegenza e della riabilitazione.
Insomma non possiamo permetterci di avere malattie invalidanti, ma soprattutto non possiamo assolutamente permetterci di invecchiare, dato che sono gli anziani per lo più ad avere bisogno di terapie riabilitative, di più cure ed assistenza. Insomma si taglia l’assistenza ai più deboli, che non è proprio da paese civile.
Sembra quasi che gli dispiaccia che l’età media si stia alzando, oppure mi sbaglio…..
così facendo forse ci augurano buona salute a tutti.
Sarà, intanto però forse è meglio uscire di casa con un cornetto rosso ben stretto tra le mani, oppure fate un po’ voi.

Maristella Giulianetti

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