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Lavoratori Stagionali: nasce all'Elba un'associazione nazionale

Scritto da  C.R. Lunedì, 05 Ottobre 2015 02:44

Lavoro-stagionaleSi registra il 5 Ottobre a Portoferraio  il nuovo soggetto sindacale che in rete ha coinvolto oltre 30.000 lavoratori

Lo statuto dell' Associazione (A.N.L.S.) viene registrato lunedì 5 ottobre presso gli uffici portoferraiesi dell' Agenzia delle Entrate; soci fondatori Giovanni Cafagna, Antonietta Audino e Luca Tacconi.

E' un altro importante tassello dell'auto-organizzazione dei lavoratori stagionali che, partita all' Elba sulla pagina FB di Giovanni Cafagna è dilagata a livello nazionale, coinvolgendo fino ora oltre 30 mila stagionali in tutta Italia ed imponendosi all' attenzione della stessa, 'distratta' politica nazionale.
Com'è noto tutto nasce il 1 maggio 2015 con la nuova assicurazione sociale per l'impiego, Naspi, l'ammortizzatore sociale voluto dal Jobs Act, che sostituisce i sussidi finora stanziati per i lavoratori dipendenti disoccupati, ovvero Aspi e Mini-Aspi. In sostanza i circa 350 mila lavoratori stagionali italiani, pur lavorando, 6 mesi o più, magari da anni, non percepiranno più la disoccupazione per i mesi restanti ma solo per una parte. “In sostanza-ci ricorda Giovanni- c'è uno spostamento preciso di risorse (circa 1,5 miliardi) dai sussidi per i lavoratori stagionali ai datori di lavoro esentati per tre anni dal pagamento dei contributi per gli assunti a tempo indeterminato”.
In programma un presidio a Montecitorio il 12 novembre (pullman anche dall'Elba), con l' obiettivo di far ricevere una delegazione dalla Commissione lavoro del parlamento per far valere le proprie ragioni, tra cui quella ragionevole di utilizzare le normative esistenti (decreto legislativo n.468 dell’1/12/1997 in particolare) riguardanti l'impiego di disoccupati-cassaintegrati per lavori socialmente utili.
“A questo proposito – prosegue il coordinatore degli stagionali Cafagna- sarebbe importantissima la sponda dei Comuni quale soggetto attivo nell'applicazione di tale normativa, con evidenti benefici per gli stessi territori”. Nessuna intenzione di 'fare i furbi', insomma ma, assieme alla rivendicazione del riconoscimento che la stagionalità nelle località turistiche è un dato di fatto che non può essere penalizzato togliendo risorse necessarie per vivere a questi lavoratori, la disponibilità a guadagnarsi con il lavoro utile i mesi di stipendio nei quali il turismo non c'è.
cr

(nella foto - a sinistra -  Giovanni Cafagna davanti al Senato in una manifestazione) 

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