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Bando Guide ambientali del Parco - «La legge regionale non è un optional»

Scritto da  greenreport.it Martedì, 09 Febbraio 2016 09:18

Il presidente del Consiglio regionale al Parco: «E’ necessario dare subito lo stop»

Il bando per la formazione di 50 nuove guide del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano ha sollevato subito perplessità e contrarietà tra le guide ambientali e nell’ultimo consiglio Direttivo del Paco anche diversi consiglieri, compreso il rappresentante delle associazioni ambientalste, hanno chiesto modifiche sia per la residenzialità del corso – da effettuare all’Elba e non a Sabaudia, che sulla tutela di chi svolge qesta professione da molti anni.

L’Associazione guide ambientali europee (Agae, già Agat) e Confesercenti avevano espresso perplessità sui requisiti di ammissione richiesti dal Parco che secondo loro «Non tengono conto delle normative della Regione Toscana». Agae e Confesercenti sottolineano che «In Toscana esiste già la figura di Guida ambientale regolata dalla LR 42/2000 che è tuttora legittima e che il Parco non avrebbe dovuto ignorare nella compilazione del bando, come indicato nella stessa L. 394. Una tesi condivisa dal presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani che, in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Panciatichi a Firenze, ha difeso il ruolo della Regione e ha detto che «La legge regionale non è un optional; da venti anni la guida ambientale è disciplinata da legge regionale e su questo non si può assolutamente transigere». Giani ha definito le decisioni dell’Ente Parco dell’Arcipelago «Il caso di scuola del bando del Parco dell’Elba» e ha sottolineato «la necessità, anche per le guide Parco, di attenersi alla normativa regionale e non a leggi nazionali. Ci sono circa 3.000a guide ambientali che accompagnano alla scoperta del patrimonio naturalistico della nostra Toscana e siamo chiamati a difendere questo sistema. Come presidente investirò di tale questione il Collegio di Garanzia Statutaria e difenderò il rispetto delle norme del nostro ordinamento, perché è necessario dare subito lo stop».

Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Alberto Calamai, guida ambientale europea e ad Alice Colli, presidente dell’Associazione guide ambientali toscane che si sono concentrati «sulla figura di guida ambientale, regolata da legge regionale, atto che il parco non avrebbe dovuto ignorare nella compilazione del bando. Le Guide ambientali sono professionisti oramai riconosciuti, che operano da anni e con competenza, accompagnando gruppi e singoli in escursioni in ambienti naturali. Le Guide ambientali ritengono fondamentale essere informate e formate da chi gestisce i Parchi, nazionali o regionali, o le aree protette, e invitano non solo il Parco dell’Arcipelago ma tutti gli enti citati a indire seminari di formazione periodici per le Guide che desiderino recarsi, per lavoro, nel Parco, piuttosto che effettuare una-tantum selezioni per la formazione di Guide Parco».

La clamorosa presa di posizione del presidente del Consiglio Regionale contro il bando di un Parco presieduto del presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, apre un problema anche all’interno del PD, visto che Giani e Sammuri sono entrambi iscritti a quel Partito. Ma Giani ha aperto anche uno scontro istituzionale con un Parco Nazionale, al quale la Regione partecipa attraverso la Comunità del Parco che riunisce tutti gli Enti locali che operano sul territorio protetto, ma la Regione non ha poteri di controllo ed indirizzo sugli atti, che spettano al ministero dell’ambiente, né tantomeno di governo, che spettano al Direttivo del Parco nazionale.

Già durante l’ultimo Consiglio direttivo del Parco Sammuri aveva difeso il bando sottolineando che recentemente due cosi identici e con le stesse modalità di partecipazione – compresa la settimana a Sabaudia a spese delle guide e i requisiti richiesti per la partecipazione – sono stati organizzati per la formazione delle guide parco dei parchi nazionali del Pollino e dell’Aspromonte, eppure nessuna associazione ha sollevato perplessità. Sammuri, rispondendo ai Consiglieri più dubbiosi e alle guide, aveva sottolineato che comunque il meccanismo di selezione tiene conto dell’esperienza maturata dalle guide ambientali e quindi le tutela.

Ma le guide non sono state convinte da Sammuri. Infatti la conferenza stampa di Giani nasce da un recente comunicato di Agae e Confesercenti che sottolineava che «Le Guide ambientali sono professionisti oramai riconosciuti che operano da anni e con competenza accompagnando gruppi e singoli in escursioni in ambienti naturali. Le Guide ambientali ritengono fondamentale essere informate e formate da chi gestisce i Parchi, nazionali o regionali, o le aree protette (sia S.I.C. Siti di Importanza Comunitaria, , Z.S.C. Zone Speciali di Conservazione o Z.P.S. Zone di Protezione Speciale ) e invitano non solo il Parco dell’Arcipelago ma tutti gli enti suddetti a indire seminari di formazione periodici per le Guide che desiderino recarsi, per lavoro, nel Parco piuttosto che effettuare una-tantum selezioni per la formazione di Guide Parco».

Però Agae e Confesercenti evidenziavano anche che «Sembrano improprie e deleterie per la stessa finalità del bando le scelte di svolgere il corso nella Regione Lazio, dove peraltro non esiste la figura della Guida Ambientale, questa scelta appare quantomeno decontestualizzata visto che la selezione è per diventare Guide Parco dell’Arcipelago Toscano. Nei mesi marzo – aprile, il periodo in cui si svolge la maggior parte di lavoro della guida, che per la sua peculiarità è stagionale i professionisti che più lavorano e che hanno più esperienza nel territorio del Parco e a cui il bando di selezione punta, già da adesso hanno contrattualizzato impegni con Istituti scolastici, Agenzie di Viaggi e Gruppi organizzati per il suddetto periodo e sono tenuti a rispettarli, rinunciando così al Bando, proprio per quella deontologia professionale cui il bando stesso tende. Di conseguenza presumibilmente mancheranno alla selezione proprio le figure con più requisiti e più titolate. Nonostante gli incontri avvenuti fra i rappresentanti di Agat e Confesercenti con i dirigenti del Parco, nel corso dei quali sono state rappresentate le nostre obiezioni, gli stessi sembrano decisi a proseguire nella loro azione».

Il comunicato terminava con una promessa: «E’ evidente che in questo caso impugneremo il bando. A questo proposito abbiamo già conferito apposito incarico allo studio Morbidelli, Berti, Righi, Traina».

 

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