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"Caro...non morire che non è momento"

Scritto da  Fausto Martorella Venerdì, 01 Febbraio 2013 10:21

"Caro non morire che non è momento", chi lo dice è il sindaco di Capoliveri Barbetti, che nella sua lungimirante programmazione amministrativa si dimentica del cimitero.

"Caro non morire che non è momento", chi lo dice è il sindaco di Capoliveri Barbetti, che nella sua lungimirante programmazione amministrativa si dimentica del cimitero.
Non è uno scherzo, il consiglio comunale si è riunito in seduta straordinaria, per discutere l’ampliamento del cimitero perché il primo cittadino si è accorto solo ora che non ci sono più loculi e che non è possibile per i prossimi mesi morire in pace, o meglio si può morire ma non è garantito di trovare un posto nel cimitero di Capoliveri.
Il capogruppo di Minoranza Fausto Martorella attacca duramente l’amministrazione Barbetti, sulla programmazione e sulla salute di tutto il paese," si perché - prosegue Martorella - a niente sono serviti i nostri interventi in merito, tutti sono stati regolarmente disattesi", ma l’iter del cimitero non ha scusanti e merita, un excursus storico più completo, per capire la leggerezza e il pressappochismo di questa compagine amministrativa, che dimentica le opere fondamentali necessarie alla comunità, per “cimentarsi” e il termine non è casuale, su ciò che piace e no su ciò che serve.
Nello specifico il cimitero nasce con un progetto di sistemazione e ampliamento nel 2007 che termina nel 2010 la prima delle 2 trance previste, la seconda funzionale avrebbe dovuto partire subito dopo, per realizzare altri 140 posti a completamento dell'opera, con un costo indicativo di Euro 150.000,00, ma qui tutto si ferma, l’amministrazione Barbetti si dimentica del cimitero, non proseguono i lavori del secondo lotto, e non sono neanche previsti nel piano triennale delle opere Pubbliche, dove però non si dimentica una pista ciclabile da 480,000,00 euro a Lacona, che sicuramente necessaria ma non urgente a nostro avviso.
Si accorge del problema solo quando i posti liberi sono ormai esauriti, riunisce il consiglio e delibera il 2°lotto in fretta e furia in data 30/01/13.
La minoranza chiede al primo cittadino quali siano per lui le priorità, quanto tempo per realizzare l'opera e quale soluzione adottare per ovviare al problema che lui e l’attuale amministrazione ha creato a tutti i cittadini.
Il sindaco, risponde che ci sono loculi venduti ma non utilizzati, e che temporaneamente potrebbe utilizzare questi ultimi come soluzione temporanea, anche se per chi purtroppo venisse a mancare in questo periodo, il costo per la tumulazione lieviterebbe notevolmente, perché comunque temporaneo, e soggetto a spostamento definitivo solo in un secondo momento, sempre però a spese della povera famiglia.
Comunque questo palliativo oltre che antipatico e oneroso, non consentirebbe una soluzione visto il numero ridotto di disponibilità e propone un altra opzione/soluzione, cioè di sensibilizzare la popolazione Capoliverese, ad utilizzare riti alternativi come la cremazione, Idea quest'ultima che ha lasciato basiti tutti i consiglieri, e ha fatto chiudere la discussione.
Vorrei ricordare che pur consigliando il sindaco Barbetti, non posso io intervenire sulla scala delle sue priorità, ma vorrei lasciare questo compito ai cittadini di Capoliveri chiedendogli se le priorità e i valori del Barbetti, corrisponde alle loro.

A tal proposito vorrei pubblicare un e.mail inviatami da un cittadino Capoliverese che era presente al consiglio comunale.

"...ero sulla poltrona di casa e ad un certo punto purtroppo suonano le campane che indicano una morte avvenuta da poco. Visto ciò a cui avevo assistito proprio il giorno prima al consiglio comunale capoliverese dove si e "discusso"della fine dei loculi al cimitero ho deciso di scrivere due righe al nostro primo cittadino e chi lo affianca. Il mio intervento avrà dei tratti malinconici,polemici ,forse arroganti ma sempre con il pensiero che certe situazioni non conoscono vie di mezzo perché vitali per la buona convivenza in una comunità. Il paese dove vivo e' lo stesso dove da ieri ho capito che non posso permettermi di morire, se non come vuole il nostro primo cittadino!! Non mi dilungo sull'iter quasi comico che la questione ha fatto in tre anni nelle camere della sua amministrazione anche perché e spiegato benissimo all'interno di questo articolo.La cosa che ha fatto più male al cuore e al mio senso civico e stata la leggerezza e la quasi ironia con cui in consiglio si è trattato un argomento di simile importanza. Però ancora non si era raggiunto il fondo perché una delle soluzioni trovate da lei ,primo cittadino , e quella di (testuali parole)"incentivare la cremazione dei corpi!!!" Scusi sig barbetti ma qui la sua/vostra arroganza non conosce proprio limite. Calpesta la dignità della sua cittadinanza e non solo.Ascoltando queste parole e Uscendo dalla sala indignato lei ha fatto una battuta molto infelice e questo sarebbe il meno. Mi verrebbe da rispondere che oltre l' arroganza di un certo modo di far politica alla fine vi è rimasta anche qualche reminiscenza culturale per cui vi viene facile pensare ad un certo modo di morire e occuparsi della sistemazione di un corpo ,ma non lo faro perché scenderei al suo livello. Lei è i suoi collaboratori non hanno avuto la bravura di mantenere una popolazione ad un livello di civiltà umano ,questo perché i misuratori dell'avanzamento della civiltà in una comunità e dato dall'efficenza di alcune strutture tra cui un cimitero. Non so, forse al prossimo consiglio si proporrà di fare una bella ed economica fossa comune così facciamo anche risparmiare sulle spese di tumulazione i nostri cittadini? Non aggiungo altro e ripeto che oltre le motivazioni tecniche che hanno portato a questa situazione a cui lei saprà come sempre trovare una qualsiasi motivazione ,quello di cui ci si deve rassegnare e il modo, l'arroganza, la leggerezza e la assoluta mancanza di sensibilità etica con cui si affrontano certi argomenti in determinate sedi."

lettera firmata.

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