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La nomina di Vittorio Alessandro a Commissario del Parco delle Cinque Terre

Scritto da  Renzo Moschini - Sergio Rossi Venerdì, 20 Aprile 2012 12:42

I pareri (opposti) di Renzo Moschini e del Direttore di Elbareport sulla nomina dell'Ex-Comandante della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Portoferraio a Commissario del Parco Nazionale delle Cinque Terre.

I parchi nazionali in questi ultimi anni sono stati spesso commissariati e per periodi lunghissimi. Il ministero d’intesa con alcune regioni che hanno preferito gestire il parco a scartamento ridotto e malamente è stato infatti  al gioco. Il che non è una novità neppure per noi toscani. Ma i commissari non se li sono tenuti solo infischiandosene della durata spropositata  ma anche recentemente li hanno pure  promossi sul campo designandoli alla presidenza  contro ogni più elementare regola e criterio democratici.
Un caso aperto da tempo era  quello del  Parco Nazionale delle 5 Terre commissariato a seguito di note vicende anche giudiziarie dove il dr Cosentino con una squadra che sembra essere costata quanto il Serchio ai lucchesi ha svolto la sua funzione lasciando poi il posto ad un prefetto. La Regione Liguria e alcuni comuni del parco avevano chiesto che si chiudesse questa fase nominando il presidente tanto più che la situazione di quel territorio specie dopo i noti disastri alluvionali è malmessa e ha urgente bisogno di une gestione in cui le istituzioni possano finalmente svolgere la loro funzione. Ora apprendiamo che il Ministero ha nominato un nuovo Commissario nella persona del Capitano di Vascello Vittorio Alessandro. Non sappiamo se dopo Schettino si sia voluto riscattare l’onore della Marina certo è che la nomina del Capitano di Vascello non appare di primo acchito quella più idonea a fronteggiare soprattutto le gravi difficoltà che sono emerse negli ultimi tempi specialmente nell’accoglienza dei turisti italiani e in particolare stranieri.
Era davvero così complicato accogliere la richiesta del Presidente Burlando e concordare sul nome di un presidente?
Che a Roma qualcuno pensi che forse i parchi è meglio appaltarli lo sappiamo  ma che si voglia iniziare dalla Marina Militare? E quel che è peggio è che già si vocifera che anche per lui la nomina a commissario potrebbe preludere alla promozione sul campo come presidente. Ci auguriamo che non si voglia bissare operazioni già scandalose che non farebbero neppure onore alla Marina.
Il susseguirsi di questi e di tanti altri sconcertanti episodi nazionali e regionali danno come meglio non si potrebbe la conferma della confusione ormai imperante sui parchi, il loro ruolo, la loro funzione.
Renzo Moschini

Caro Renzo
Proprio  mentre ho ricevuto la tua nota stavo scrivendone una nella quale esprimevo il mio compiacimento per la nomina di Vittorio Alessandro a Commissario del Parco delle Cinque Terre, dopo i noti inciampi giudiziari del Presidente ed altri commissariamenti che definire “felici” mi parrebbe inopportuno.
Vittorio Alessandro noi (ambientalisti) elbani lo conosciamo molto bene, poiché ha retto il comando della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio, lasciando di sé il ricordo di un uomo dalla vivace intelligenza, dalla raffinata cultura e dalla altissima sensibilità umana ed ambientale, non disgiunte da una preparazione tecnica (anche ambientale) di tutto riievo,  doti e pregi dimostrati concretamente nello svolgimento del suo incarico professionale.

E la nomina di Vittorio Alessandro non può essere liquidata come quella di un commissario uso ad obbedir tacendo, un travet con le stellette. L'ufficiale di cui trattiamo a mio parere ha fatto onore alla Marina da noi, e ancor di più  con suoi incarichi successivi, come comandate del REPARTO AMBIENTALE MARINO DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA   la struttura di collegamento tra Ministero dell'Ambiene e le Caitanerie di Porto, che peraltro tratta le problematiche attinenti alle aree marine protette e alle aree sensibili nei contesti nazionali ed internazionali,  e pure da “cervello” delle pubbliche relazioni della Marina chiamato ad operare su fronti delicati e pure “ambientalmente” caldi come la crisi di Lampedusa e quella del Concordia, .
Non so cosa ne pensi Burlando (che non conosco personalmente) ma mi sentirei di rassicurare gli amici delle Cinque Terre  che la scelta del Ministro Clini, parimenti a quella compiuta per il parco dell’Arcipelago, è stata una scelta felice di una persona onesta, competente e capace, che onore alla Marina ed alla Repubblica continuerà a farlo anche dalla scrivania di Commissario o Presidente del loro Parco.  
sergio rossi

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