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Vendite di beneficienza nelle scuole, replica di alcuni genitori favorevoli: bambini che non sono stati coinvolti

Scritto da  Una parte dei genitori della Scuola dell’infanzia di San Giuseppe Vecchio Giovedì, 04 Marzo 2021 14:57

Scuola Materna San Giuseppe Vecchio 620

 

Gentile redazione di Elbareport.
Con la presente vorremmo fornire il nostro personale punto di vista in riferimento alla lettera da voi pubblicata dal genitore Marco di Noia.

 

Abbiamo letto, non senza stupore, la lunga missiva che un genitore ha scritto ai giornali ed alla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Pertini. Una lunga missiva in cui si scrive il parere di un genitore. Riteniamo opportuno riportare anche il parere di un'altra parte di genitori. Lo riteniamo doveroso per la profonda stima e rispetto che abbiamo nei confronti delle insegnanti dell’asilo San Giuseppe Vecchio che sono state tirate in ballo loro malgrado e che nulla hanno a che fare con questa triste vicenda.
Da sempre, e sottolineiamo da sempre, alla scuola dell’infanzia dei nostri bambini, i genitori, portano avanti la tradizione di contribuire ad alcune iniziative di beneficienza proposte a associazioni di primaria importanza e della cui serietà nessuno può dubitare, associazioni di ricerca per gravi malattie che, ahinoi, colpiscono tanto anche nel nostro territorio. Associazioni che neanche sono a conoscenza del fatto che i genitori partecipano a tale iniziativa in quanto non partecipano direttamente ma partecipano in quanto gruppo o comunità, come dir si voglia.
Giusto per la cronaca, la vendita di Arance dell’AIRC, quest’anno trasformata in vendita di miele o marmellata, la vendita di Uova di Pasqua da parte della ENEA, iniziative di caratura nazionale od internazionale che NON VEDONO COINVOLTI IN NESSUN MODO I BAMBINI DELL’ASILO.
I prodotti vengono pagati dai genitori ai rappresentanti di classe, l’avviso viene veicolato attraverso le chat di gruppo e con un volantino esposto alla porta dell’asilo. I prodotti, quando arrivano, sono consegnati ai genitori escludendo ogni contatto e condivisione con i bambini.
Quanto sopra accade, ci ripetiamo, da sempre. Non ci stiamo a far passare il nostro asilo per il “mercato del tempio” e non ci stiamo a far passare le insegnanti di San Giuseppe Vecchio come megere che feriscono i bambini che non partecipano alla beneficienza, questo non accade, non è mai accaduto e anche noi ne siamo testimoni.
Nella lunga missiva si scrive che “i bambini sono il futuro”, suggeriamo all’estensore di far davvero sua questa frase. Prenda esempio dai bambini che amano la loro prima scuola e le loro prime insegnanti. Nessuno di noi genitori vuole apparire, avremmo ben altri modi per farlo, ad esempio scrivere lunghe lettere sui giornali. No, a noi sta a cuore il nostro asilo, stanno a cuore i nostri bambini e facciamo tutto quanto necessario per insegnare loro che, quando possibile, possiamo fare anche per gli altri, per i più bisognosi, per sconfiggere le malattie e soprattutto, insegniamo loro che non esiste un IO ma un NOI, l’essere una comunità pensante che, quando non concorda con gli altri, chiede, si confronta e magari, dal confronto, scopre che le sue teorie sono un castello in aria, che la maggior parte dei genitori non ha interesse ad apparire ma vuol comunque provare a costruire una comunità migliore.
Si chiamano scelte, c’è chi sceglie di apparire con lunghi articoli sulla stampe e chi sceglie l’Amore, per la propria comunità ed in primis per la prima scuola dei propri figli, quella che diverrà la linea guida del loro futuro.
Alle nostre insegnanti la profonda stima ed un enorme grazie per quanto, giornalmente, anche in momenti difficili come questi, cercate di dare ai nostri figli.

 

Una parte dei genitori della Scuola dell’infanzia di San Giuseppe Vecchio

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