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Unione dei Comuni all'Elba: "Ora basta, facciamo un passo in avanti"

Scritto da  Lorenzo Lambardi Mercoledì, 31 Luglio 2013 14:29

Una riflessione di Lorenzo Lambardi (PD) sulla riproposizione di un'Unione di Comuni dell'Elba, che prende spunto dall'articolo di Marchetti  http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/5670-elba-meglio-lunione-dei-comuni

Una riflessione di Lorenzo Lambardi (PD) sulla riproposizione di un'Unione di Comuni dell'Elba, che prende spunto dall'articolo di Marchetti  http://www.elbareport.it/politica-istituzioni/item/5670-elba-meglio-lunione-dei-comuni

 

 Caro Sergio,

leggo della proposta di Marchetti Lorenzo circa la riproposizione di un'Unione di Comuni dell'Elba per poter garantire la rappresentanza dell'Isola nel nuovo ente “gratuito” di gestione delle strade, scuole, rifiuti e trasporti. Leggo questa idea e sotto la tastiera ho ancora copia della delibera di Consiglio Comunale di Campo nell'Elba che approva l'ennesimo esborso di denaro per i debiti della ex Unione di Comuni e prima ancora della ex Comunità Montana. Molto sinceramente trovo fuori tempo massimo riproporre questo modello che ha portato le casse comunali di tutti i comuni elbani a esborsi di somme che oggi, più che mai, avrebbero fatto comodo per mettere in sicurezza il territorio o abbassare la pressione fiscale locale... 

Non la voglio fare lunga ne incamminarmi in discussioni senza fine sull'utilità o meno di forme di governo del territorio comprensoriale, da sostenitore del Comune Unico la mia posizione è fin troppo nota. Credo però che definire “inutile” una proposta che può veramente cambiare parte della vita concreta di alcune migliaia di cittadini elbani sia un po' troppo ingeneroso. Da un lato perché quando esponenti di diversi gruppi consiliari di diversi Comuni trovano la famosa “quadra” su una proposta credo sia di per sé un evento storico. Dall'altro lato perché trovo del tutto riduttivo avere come metro di paragone la gestione “provinciale” del territorio. Ma lo svincolo dal patto di stabilità per le fusioni, una porzione considerevole dell'Elba governata con regolamenti e tasse omogenee per tutti, una maggiore sinergia fra territori per il rilancio turistico e sopratutto sociale non sono di per sé buone motivazioni? Non basta questo per dire “Ora basta, facciamo un passo in avanti?” Io credo di sì, credo che la nostra gente sia stanca degli sprechi di denaro e della duplice/triplice gestione, regolamentazione e tassazione di un fazzoletto di terra che è possiamo definire l'Elba Occidentale. Come si fa a non capire che possiamo realmente fare quel balzo in avanti necessario per rispondere alla domanda di trasparenza, semplicità e praticità che tutti i nostri concittadini ci chiedono? 

Concludo dicendo che non siamo di fronte ad un “dibattito inutile tanto per rompere la calure estiva” ma ad una prima proposta per riflettere seriamente su cosa vogliamo lasciare alle generazioni future. Se vogliamo continuare a parlare e a mettere sul piatto rottamazioni, innovazioni, riforme ma sempre e solo a casa degli altri mi viene da rispondere come il cliente al cameriere quando seppe che a pagare il pranzo di famiglia era solo lui: “Alt!, ferma il tordo e porta il caffè”. 

 

 

Lorenzo Lambardi

 

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