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DIFENDIAMO QUEL POCO CHE RESTA

Scritto da  Francesco Semeraro - ELBA Salute Sabato, 19 Maggio 2012 14:50

 Non possiamo perdere il tribunale del Giudice di Pace e il collegio giudicante ordinario; uniamoci al Comitato Forense che lotta perché il Governo riconosca la nostra insularità. Perdere il tribunale sarebbe un colpo durissimo per la comunità Elbana, così com’è stato quando si è persa l’efficienza dell’ospedale. Per ogni piccola controversia dovremo recarci svariate volte a Livorno sprecando tempo e denari sia per la trasferta sia per le maggiorazioni legali.

 Non possiamo perdere il tribunale del Giudice di Pace e il collegio giudicante ordinario; uniamoci al Comitato Forense che lotta perché il Governo riconosca la nostra insularità.
Perdere il tribunale sarebbe un colpo durissimo per la comunità Elbana, così com’è stato quando si è persa l’efficienza dell’ospedale. Per ogni piccola controversia dovremo recarci svariate volte a Livorno sprecando tempo e denari sia per la trasferta sia per le maggiorazioni legali.
Il Comitato Forense si è rivolto alla Conferenza dei Sindaci per chiedere un sostegno politico e Istituzionale nei confronti della Regione e del Governo centrale decisi a cancellare le due sedi di Portoferraio. L’unica arma civile per noi Cittadini è unirci e protestare per far capire ai politici che i programmi studiati al tavolino non tengono conto delle difficoltà che incontrano quotidianamente le popolazioni insulari. La sanità e il tribunale sono servizi paralleli e decisivi per la vita della nostra Isola, per questo motivo ELBA Salute si fa parte attiva per salvaguardare un servizio istituzionale cui si ha diritto.
Ricordo che abbiamo già assistito passivamente alla chiusura di molti servizi ed enti quali: Telecom, ENEL, Poste, scuola della Finanza, presidi ospedalieri e territoriali, reparto psichiatrico, buona parte dell’ospedale e altri organismi di vitale importanza per chi vive su un’Isola.
BASTA!!!! Dobbiamo scendere in piazza a fianco degli avvocati per difendere con i denti e da incazzati il tribunale ordinario e del Giudice di Pace. Da Firenze e da Roma devono sentire la nostra voce di protesta e devono esaminare il nostro risentimento che non si limiterà alla sola indignazione di com’è trattato il popolo Elbano.
Al Comitato forense chiediamo di indire un’assemblea pubblica per informare chi ancora non si è reso conto della gravità di questo scippo, e di programmare una manifestazione per chiedere a chi ci rappresenta, Sindaci e Regione, a farsi promotori nei confronti del Governo Centrale proponendo di rivedere quanto fissato alla luce degli enormi disagi che devono sostenere le comunità insulari se è tolto Loro un servizio di estrema importanza quale il tribunale.
INDIGNIAMOCI E PREPARIAMOCI A DIFENDERE UN NOSTRO DIRITTO.
POLITICI, ALBERGATORI, ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, ASSOCIAZIONI SOCIALI, SINDACATI, COMITATI VARI, se ci siete battete un colpo.

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